
La 14ª edizione dei Bandi Gilead, Fellowship Program e Community Award Program, premia la forza della collaborazione tra privato, pubblico e Terzo settore.
63 progetti di ricerca e socio-assistenziali premiati nelle aree delle malattie infettive, epatiche, oncologiche ed ematologiche.
Annunciati oggi a Milano i progetti vincitori della 14ª edizione dei Bandi Gilead – Fellowship e Community Award Program – che, grazie ai fondi stanziati attraverso le due iniziative, prenderanno vita nei prossimi 12 mesi. 63 progetti di carattere medico-scientifico e socio-assistenziale nelle aree delle patologie infettive, oncologiche, epatiche ed ematologiche realizzati all’insegna della collaborazione e della sinergia tra industria, ricerca e Associazioni di pazienti. Con un unico obiettivo: migliorare la salute individuale e collettiva del Paese.
Degli oltre 1.3 milioni di euro stanziati quest’anno, una parte sarà destinata alla realizzazione dei 32 progetti premiati al Fellowship Program, il Bando dedicato a progetti di carattere medico-scientifico presentati da ricercatrici e ricercatori italiani nelle aree dell’HIV, della Colangite Biliare Primitiva (CBP), malattia epatica rara e autoimmune, delle patologie oncologiche (carcinoma mammario) ed ematologiche (leucemie e linfomi). L’altra parte sosterrà i 31 progetti di natura socio-assistenziale premiati al Community Award Program e presentati da Associazioni di pazienti ed Enti del Terzo settore nell’ambito delle stesse patologie del Fellowship Program.
I progetti finanziati da questa 14ª edizione disegnano un’Italia dove ricercatrici, ricercatori e Associazioni di pazienti dimostrano ancora una volta di essere in grado di cogliere – con competenza, creatività e innovatività – le sfide di salute più importanti e attuali nell’ambito delle patologie oggetto dei due Bandi, abbracciando spesso le frontiere più avanzate dell’innovazione tecnologica. Progetti che aprono nuove opportunità di cambiamento, per migliorare la salute in un’ottica inclusiva e vicina a tutta la popolazione, rivolgendosi anche ai più giovani, alle donne, ai caregiver e alle comunità spesso ai margini in tutto il Paese.
La rosa dei premiati vede infatti progetti che ricorrono all’intelligenza artificiale e alla medicina di precisione per aprire nuove strade nella diagnosi e nelle cure del tumore al seno. Iniziative che creano originali percorsi di assistenza con al centro la persona con leucemie e linfomi – e non il paziente – con il suo vissuto, la sua dignità e i suoi bisogni. O che mirano a offrire un supporto alle donne con carcinoma mammario. Iniziative che spesso parlano anche ai caregiver di chi è colpito da una malattia grave come quella metastatica o un tumore del sangue. Progetti che prevedono il miglioramento dei percorsi di diagnosi e cura per i pazienti con Colangite Biliare Primitiva, alcuni dei quali con un’attenzione specifica sulle donne, che spesso sono le più esposte a questa patologia. Infine, programmi per educare alla prevenzione e moltiplicare le occasioni di prevenzione, soprattutto nell’area dell’HIV e delle infezioni sessualmente trasmesse, rivolti alle persone più a rischio.
“L’altissima qualità dei progetti premiati al Fellowship Program dimostra ancora una volta la preparazione e la capacità del comparto della ricerca italiana in ambito medico-scientifico, soprattutto quella rappresentata dalle ricercatrici e dai ricercatori più giovani – ha dichiarato nel corso dell’evento il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive, Policlinico Tor Vergata, Roma, Presidente Commissione giudicatrice Fellowship Program e Commissario per l’area HIV 2025 – In Università, Ospedali ed Enti di ricerca di tutto il Paese, esiste un capitale di talenti e di eccellenze con un grande potenziale per far progredire le conoscenze e migliorare la salute della popolazione. Il sostegno offerto da un’iniziativa come il Fellowship e la sinergia che così si viene a creare tra industria e settore pubblico della ricerca, libera questo potenziale, a vantaggio di tutta la collettività”.
A contribuire alla salute della collettività sono anche le Associazioni di pazienti, con un ruolo complementare a quello della ricerca e che il Community Award Program punta a sostenere come emerge dai progetti finanziati quest’anno.
“Le iniziative premiate al Bando dimostrano la capacità delle organizzazioni di pazienti non solo di intercettare i bisogni reali delle persone colpite da malattie gravi e di chi si prende cura di loro, ma di contribuire, e a volte vicariare iniziative di salute pubblica e di prevenzione, ad esempio nell’area delle malattie infettive. – dichiara Guendalina Graffigna, Professore Ordinario di Psicologia dei consumi e della Salute, Direttore di EngageMinds HUB, Università Cattolica del Sacro Cuore, Commissario unico del Community Award Program – In modo strutturato e concreto dimostrano capacità di intervento che li rende attori chiave nel sistema salute del Paese, un catalizzatore chiave delle innovazioni generate dalla ricerca scientifica per implementazione reale nella sanità pubblica. Un ruolo integrato che il Community rende possibile e facilita”.
Con i progetti finanziati quest’anno e nelle 13 edizioni passate, i Bandi Gilead, hanno sostenuto e reso possibile un totale di oltre 700 progetti grazie a finanziamenti totali per oltre 18 milioni di euro. Un “motore” di collaborazioni e sinergie tra industria, ricerca e non profit italiano nell’area di patologie gravi che negli anni ha avuto un impatto significativo sotto il profilo delle conoscenze, della prevenzione e dell’assistenza.
“Solo dall’unione dell’impegno di tutti gli attori del sistema salute possono nascere sinergie capaci di migliorare la salute individuale e collettiva. – sottolinea Frederico da Silva, General Manager e Vice President di Gilead Sciences Italia – Il paradigma One Health ci invita a considerare la salute come un ambito unico, globale e ci spinge ad affrontare le grandi sfide sanitarie con una visione integrata e sovranazionale. Per noi di Gilead, questo approccio si traduce in un impegno costante nel sostenere progetti che promuovano innovazione, equità e prossimità, anche nei contesti dove le malattie sono più difficili da eradicare. Il Fellowship e il Community Award Program, da 14 anni, rappresentano l’espressione più concreta di questa visione: strumenti di collaborazione virtuosa che, partendo da prospettive generali, generano ricadute positive e tangibili a livello locale, in ambiti cruciali come le malattie infettive, epatiche, oncologiche ed ematologiche”.
Gilead Sciences
Gilead Sciences è una società biofarmaceutica californiana che da quasi 40 anni ricerca e sviluppa farmaci innovativi per contribuire alla salute del mondo. L’azienda è impegnata sul fronte del progresso in medicina per la prevenzione e il trattamento di patologie come HIV/AIDS, malattie epatiche, COVID-19, patologie ematologiche e oncologiche. Gilead ha sede a Milano dall’anno 2000 e collabora con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e le comunità locali per ricercare, sviluppare e rendere disponibili le terapie anche per pazienti italiani. Ulteriori informazioni su http://www.gilead.it










Bandi Gilead 2025: dall’idea alla realtà
Dal 2011 Gilead promuove in Italia due Bandi di concorso, il Fellowship Program e il Community Award Program, rivolti rispettivamente a ricercatrici e ricercatori appartenenti a Enti di ricerca e cura italiani, pubblici e privati (Università, Ospedali, IRCCS, Asl, Fondazioni di ricerca, ISS e CNR) e Associazioni di pazienti, Federazioni, Fondazioni e Associazioni di Cittadini del Paese operanti nell’area delle malattie infettive (HIV, Infezioni Fungine Invasive), delle patologie epatiche (epatiti B, C e D; steatoepatite non alcolica, colangite biliare primitiva), delle malattie oncologiche (carcinoma mammario e carcinoma uroteliale), ematologiche (leucemie e linfomi).
Obiettivo delle due iniziative è quello di premiare e finanziare progetti di natura scientifica o socio-assistenziale, finalizzati a migliorare gli esiti della malattia e la qualità di vita dei pazienti o a favorire il raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica.
Dal 2011 sono stati premiati complessivamente 732 progetti, proposti da ricercatrici e ricercatori, Associazioni di pazienti e organizzazioni del terzo settore di tutta Italia e finanziati con un totale di oltre 18 milioni di euro.
La valutazione dei progetti e la selezione dei vincitori è avvenuta attraverso due Commissioni esterne composte da Esperti italiani in campo medico-scientifico e nell’area dell’associazionismo dei pazienti e del settore no profit.
Il Fellowship Program,
Il sostegno alla ricerca italiana di eccellenza, un supporto concreto all’innovazione in campo medico-scientifico.
- È il Bando di concorso che Gilead riserva a ricercatrici e ricercatori di Enti di ricerca e cura, pubblici e privati, che operano nell’area delle malattie infettive (HIV, Infezioni Fungine Invasive), delle patologie epatiche (epatiti B, C e D; steatoepatite non alcolica, colangite biliare primitiva), delle malattie oncologiche (carcinoma mammario e carcinoma uroteliale) ed ematologiche (leucemie e linfomi). Attraverso una Commissione giudicatrice esterna, il Bando mira a identificare i migliori progetti – tra quelli presentati – che dimostrino di migliorare gli esiti della malattia e la qualità di vita dei pazienti o di favorire il raggiungimento di obiettivi di salute pubblica.
- 1.384 progetti presentati in 14 anni proposti da 792 ricercatrici e ricercatori appartenenti a Enti di ricerca e cura di tutto il Paese, dal nord al sud (Università, Ospedali, IRCCS, ASL, Fondazioni di ricerca, ISS e CNR)
- 479 progetti premiati
- Oltre 12 milioni assegnati
- Premi speciali
- Premio speciale all’Etica “Mauro Moroni” assegnato dal 2016 al 2024 a 30 progetti che si sono distinti per la gestione delle problematiche di natura etica (ad es. il rispetto della normativa sulla privacy, l’eventuale presenza di conflitti di interesse, l’equa rappresentanza di genere tra il personale di ricerca o il coinvolgimento di pazienti minorenni)
- Premio speciale per il “Coinvolgimento attivo del paziente” assegnato dal 2021 al 2024 a 12 progetti che hanno previsto la partecipazione del paziente nel loro disegno e nella loro realizzazione
- Circa il 90% dei progetti completati; i rimanenti in fase di completamento in base alle tempistiche previste dal Bando. Ad oggi, un’importante produzione scientifica con ricadute sulla pratica clinica, presentata a congressi, pubblicata o in corso di pubblicazione su riviste nazionali o internazionali. Progetti di rilevanza nazionale e locale per lo screening e il contrasto alle malattie infettive.
L’Edizione 2025
- 69 progetti presentati da altrettanti ricercatrici e ricercatori
- 32 i progetti premiati con oltre 790 mila euro
Il Community Award Program, la collaborazione con le Associazioni di pazienti e le organizzazioni del terzo settore italiane per progetti originali e a utilità diffusa
(www.gilead.it)
- Il Community Award Program è il Bando che dal 2012 seleziona e premia i migliori progetti proposti da Associazioni di pazienti e organizzazioni del terzo settore del Paese che, secondo una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone affette da HIV, patologie epatiche (epatiti B, C e D; steatoepatite non alcolica, colangite biliare primitiva), patologie oncologiche (carcinoma mammario) ed ematologiche (leucemie e linfomi).
- 479 progetti presentati da parte di 179 Associazioni. Al Bando hanno partecipato per la maggior parte dei casi realtà no profit locali/regionali (62%) ma anche le Associazioni nazionali più rilevanti (38%)
- Dei progetti presentati ne sono stati selezionati e premiati 253 caratterizzati spesso da forte originalità e innovatività. Per la maggior parte sono progetti di assistenza e supporto al paziente e ai caregiver. Non sono mancate però progettualità rivolte alla prevenzione delle malattie infettive e alla loro diagnosi precoce
- Quasi 6 milioni di euro le risorse assegnate per la realizzazione dei progetti premiati
- Premi speciali:
- Premio speciale all’Etica “Mauro Moroni” assegnato dal 2016 al 2022 a 4 progetti distintisi per la gestione delle criticità etiche
- Premio speciale “Inclusion” assegnato nel 2021 e nel 2022 ai 2 progetti che meglio si sono distinti per la sostenibilità e l’efficacia nella tutela delle popolazioni più vulnerabili
- Premio speciale “Innovazione Digitale” previsto nel 2022 per il progetto che ha dimostrato un utilizzo innovativo e originale della tecnologia digitale nella sua realizzazione
- Premio speciale “Innovazione Social Friendly” previsto nel 2023 e nel 2024 per i 2 progetti che hanno dimostrato un utilizzo innovativo e originale della tecnologia, e che si sono avvalsi dell’utilizzo dei social media (ad es. TikTok, Instagram, Facebook) per il raggiungimento delle community di riferimento
- Premio speciale “Growing Horizons” previsto nel 2023 e nel 2024 per i 2 progetti che hanno rappresentato la prosecuzione di uno o più progetti premiati in edizioni precedenti del Community Award Program e già conclusi con risultati positivi relativamente agli obiettivi prefissati
- Oltre il 75% dei progetti completati, con produzione di materiale educazionale, eventi formativi per il paziente o il caregiver, servizi assistenziali, iniziative di prevenzione e di screening. I rimanenti progetti sono in fase di completamento in base alle tempistiche previste dal Bando.
L’Edizione 2025
- 58 progetti presentati da altrettante Associazioni di pazienti ed Enti del Terzo Settore
- 31 i progetti premiati con oltre 550 mila euro
I 32 progetti premiati al Fellowship Program 2025
Area HIV
# | Responsabile del progetto | Ente | Titolo Progetto |
1 | Maria Vittoria Cossu | ASST Fatebenefratelli Sacco | Riorganizzazione del Percorso Assistenziale per Persone con HIV |
2 | Vincenzo Esposito | Azienda Ospedaliera dei Colli – Presidio Ospedaliero D. Cotugno | Riorganizzazione delle attività assistenziali per i PLWH: management del paziente con infezione da HIV. Transizione dal modello assistenziale in Day Hospital a quello in Ambulatorio Infettivologico |
3 | Rozen Esvann | Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS | PEP2PrEP: Programma di accesso immediato alla profilassi pre-esposizione (PrEP) dopo il completamento della profilassi post-esposizione (PEP) |
4 | Antonio Cascio | Università degli Studi di Palermo | TRANS*SAFE – Modello di sensibilizzazione digitale e screening per la promozione della PrEP tra sex worker transgender a Palermo |
5 | Stefania Bernardi | Ospedale Pediatrico Bambino Gesù | Supporto all’allattamento al seno per mamme HIV positive (LACTA study) |
6 | Andrea Gori | Università degli Studi di Milano | Implementazione dei Servizi di Testing Territoriale Comunitario per l’Incremento dell’Accesso alla PrEP nella Popolazione Transgender |
7 | Simona Di Giambenedetto | Università Cattolica del Sacro Cuore | PROGRESS-HIV/PreP/MST |
8 | Emanuela Zappulo | Azienda Ospedaliero Universitaria Federico II | SAPEREH: Supporto Avanzato per la Profilassi e l’Educazione sul Rischio di Esposizione ad HIV tramite intelligenza artificiale conversazionale |
9 | Leonardo Calza | IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna | Personalizzazione del follow-up clinico e laboratoristico delle persone con HIV (PWH) con intervallo tra le visite sino a 9 mesi in base a uno score prognostico comprendente i parametri immuno-virologici e clinici, la barriera genetica del regime antiretrovirale e l’aderenza al percorso di cura |
Area Colangite Biliare Primitiva
# | Responsabile del progetto | Ente | Titolo Progetto |
1 | Laura Cristoferi | Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori | Characterization of non-responders to first-line therapy in primary biliary cholangitis: delays in assessment and access to second-line therapies in the Italian population |
2 | Loreta Kondili | Istituto Superiore di Sanità | Studio pilota per la raccolta dei dati sui costi diretti per il Sistema Sanitario Nazionale in pazienti affetti da Colangite Biliare Primitiva (PBC) in differenti step della cascata di cura |
3 | Nora Cazzagon | Università degli Studi di Padova | La cura dei pazienti con Colangite Biliare Primitiva in Triveneto: stato attuale e strategie di miglioramento |
4 | Alba Rocco | Università degli Studi di Napoli Federico II | Ruolo delle alterazioni del microbioma intestinale nella “fatigue” in pazienti con colangite biliare primitiva |
5 | Cristina Rigamonti | Università degli Studi del Piemonte Orientale | Diagnosi precoce di CBP nelle donne: uno screening mirato in ospedale |
6 | Vincenzo Ronca | Humanitas Mirasole S.p.A. | Valutazione prospettica della composizione corporea, salute ossea e rischio fratturativo in pazienti affetti da colangite biliare primitiva |
7 | Francesca Fianchi | Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli | Utilità di un test reflex (ALP-AMA/ANA) per la diagnosi precoce della Colangite Biliare Primitiva in una popolazione di pazienti epidemiologicamente a rischio |
8 | Antonietta Romano | Università degli studi di Padova | Health project |
9 | Eleonora Sfreddo | FROM – Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo | ePro Diary – Il paziente al centro: la rilevazione e valutazione dei sintomi nel percorso di diagnosi e cura dei pazienti con PBC |
10 | Alessandra Mangia | Fondazione Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza IRCCS | Rilevanza dell’identificazione delle manifestazioni extraepatiche nella colangite biliare primitiva (CBP) |
Area patologie oncoematologiche
# | Responsabile del progetto | Ente | Titolo Progetto |
1 | Sabrina Manni | Università degli Studi di Padova | Exploring the role of Protein kinase CK2 and epigenetic modulators to predict immunotherapy response in Mantle Cell Lymphoma |
2 | Giulia Regazzo | Istituti Fisioterapici Ospitalieri – IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena | Identificazione di miRNA come biomarcatori prognostici e predittivi di risposta a approcci immunoterapici e terapie cellulari innovative, per la caratterizzazione di specifici sottotipi di linfoma diffuso a grandi cellule B |
3 | Daniele Mannina | IRCCS Humanitas | Study proposal: Prognostic Impact of p53 Alterations on Outcome After Anti-CD19 CAR-T Cell Therapy in Patients with Diffuse Large B-Cell Lymphoma: An Observational Study |
4 | Gianluca Gaidano | Università degli Studi del Piemonte Orientale | A multilayered approach leveraging tumor- and host-related biomarkers to enhance precision medicine in B-cell tumors undergoing CAR T-cell therapy |
Area patologie oncologiche
# | Responsabile del progetto | Ente | Titolo Progetto |
1 | Lucia Del Mastro | IRCCS Ospedale Policlinico San Martino | A radiomic-based prediction model for drug-related interstitial lung disease risk in patients with HER2-negative advanced breast cancer |
2 | Cocco, stefania | INT IRCSS Fondazione G. Pascale | Identification of predictive biomarkers of response and resistance to new Antibody Drug Conjugates in breast cancer |
3 | Gerratana, Lorenzo | Università degli Studi di Udine | COMPASS-PAM50: A Proof-of-Principle Study to Dissect Swarm Resistance via Liquid Biopsy–Based PAM50 Subtyping for Personalized Second-Line Therapy |
4 | Lucchetti, Donatella | Università Cattolica del Sacro Cuore | Exploring the Spatial Dynamics of Neutrophils and other Immune Cells in Primary and Brain Metastatic Triple Negative Breast Cancer |
5 | Pagliuca, Mena Ilaria | Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli | Deprescribing nelle pazienti fragili con Carcinoma Mammario HER2 negativo: Un percorso verso il miglioramento della qualità di vita |
6 | CHIURI, VINCENZO EMANUELE | PO “SACRO CUORE DI GESU”_GALLIPOLI (LE)_ASL LECCE | RESPIRO E MOVIMENTO – PERCORSI DI BENESSERE PER L’ANIMA E IL CORPO |
7 | Bottosso, Michele | Istituto oncologico veneto | Detection of germline BRCA1/2 mutations through liquid biopsy in patients with breast cancer |
8 | Falzone, Luca | Università degli Studi di Catania | Impatto della Dieta e dell’Esercizio fisico sulle Alterazioni ESR1 e sulla Resistenza all’Endocrinoterapia nel carcinoma mammario: evidenze dallo studio DEDiCa – IDEARE-ESR1 |
9 | Gadaleta Caldarola, Gennaro | Ospedale Mons. Dimiccoli | Supporto nutrizionale integrato e personalizzato per pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico HER2 negativo |
I 31 progetti premiati al Community Award Program 2025
Area HIV
# | Responsabile del progetto | Associazione | Titolo Progetto |
1 | Paolo Meli | Don Giuseppe Monticelli Società Cooperativa Sociale | #cHIVuoleconoscere – Let’s Talk, Let’s Test |
2 | Vincenzo Cristiano | Associazione A.L.A. Milano Onlus | Sex Workers Transgender – Screening e prevenzione dalla strada al domicilio e nei luoghi di aggregazione |
3 | Filippo Leserri | Plus Roma APS | SEX CHECK 26 |
4 | Marco Falaguasta | Equality Cooperativa Sociale | Padova Check Point 2.0: l’evoluzione dei servizi community based a Padova |
5 | Alessandra Bianchi | ASA Associazione Solidarietà AIDS Onlus | Offerta di test su strada e promozione della salute sessuale per i sex workers nel territorio milanese terzo anno |
6 | Rosario Galipò | Anlaids Sezione Laziale Onlus | Percorso Salute |
7 | Sabrina Penon | Fondazione Lega Italiana Lotta contro l’AIDS | TelePrEP 4 – Affiancare gli ambulatori PrEP territoriali per garantire l’accesso alla profilassi |
8 | Massimo Farinella | Circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli” | Ruota viva |
9 | Carlo Oneto | Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli | “PrEP, Test e Peer Support: un servizio integrato dalla prevenzione alla gestione di HIV/IST |
10 | Maria Viscoli | ANLAIDS Sezione Regionale Ligure | PrEPariamoci! |
11 | Daniela Masci | Fondazione Villa Maraini | HIV/HCV continuum of care per gruppi vulnerabili: dallo screening al linkage to care e follow-up |
12 | Rachele Giuliano | Arcigay Roma Gruppo ORA | Care 360: Inclusive Health for LGBTQIA+ Communities |
13 | Daniel Pietro Cumia | Arcigay Pegaso Catania | OpenDrop |
14 | Luca Saracini | Opere Caritative Francescane | Time to connect |
15 | Mario Raspagliesi | Associazione Terra Amica Catania | Peer for health – prevenzione HIV/AIDS e HCV |
Area Colangite Biliare Primitiva
# | Responsabile del progetto | Associazione | Titolo Progetto |
1 | Ivan Gardini | Associazione Epac-ETS | Realizzazione di una Road Map come guida nel percorso dalla diagnosi alla gestione e trattamento dei pazienti con diagnosi di Colangite Biliare Primitiva (CBP) |
Area Patologie oncoematologiche
# | Responsabile del progetto | Associazione | Titolo Progetto |
1 | Martina Pitea | AIL Reggio Calabria – Vibo Valentia sez. “Alberto Neri” | Sviluppo app mHealth per assistenza e gestione servizi AIL per pazienti oncoematologici |
2 | Chiara Tuscano | Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma – AIL onlus | Mobilità solidale: verso eque opportunità di cura |
3 | Giovanna Ferrante | Fondazione Renata Quattropani Onlus | Il tuo sostegno, la mia forza: il medical coaching per nuovi orizzonti di vita |
4 | Linda Peli | Lega Italiana Lotta Tumori sezione di Brescia | Progetto Sport Therapy: studio su pazienti affetti da patologie oncoematologiche in età pediatrica in previsione di attività motoria adattata di supporto |
5 | Valentina Elisabetta Di Mattei | Salute allo Specchio ETS | Avere cura di chi cura |
Area Patologie oncologiche
# | Responsabile del progetto | Associazione | Titolo Progetto |
1 | Valentina Ceccarelli | Cittadinanzattiva APS | I CARE National Edition |
2 | Marialuisa Quaglieri | I.O.M. Jesi e Vallesina ODV ETS | “Casa IOM – la voce delle donne” |
3 | Marco Alloisio | Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Milano | AI4BreastCare: Intelligenza Artificiale e diagnosi precoce al servizio della comunità |
4 | Raffaella Pannuti | Fondazione ANT Franco Pannuti ETS | Vogliamoci bene: dalla prevenzione al sostegno psicologico per le pazienti oncologiche e i loro cari |
5 | Annamaria Motta | ACTO Sicilia | LABIA Madri d’Amore07 |
6 | Anna Mancuso | Salute Donna Onlus | Essere protagonista della tua salute si può |
7 | Monica Marina Zancani | Braccialetti Bianchi O.d.V. | Più vita ad ogni giorno nel tempo di cura con arteterapia, yoga, Qigong, tecniche di rilassamento |
8 | Maria Campanella | aBRCAdabra ETS | Sedute di psico-oncologia a supporto delle donne con tumore al seno metastatico e alle loro famiglie |
9 | Donatella Autore | Associazione viva | Sostegno delle pazienti oncologiche nella loro bellezza |
10 | Gloria Nicola | Progettiamo il presente ETS | Trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale nelle pazienti affette da carcinoma mammario |