
(AGENPARL) – Sat 04 October 2025 Malan (FdI) al Corriere della sera: “Protesta pro Gaza? No, era contro di noi Pericolosi certi slogan sul governo complice”
«Le manifestazioni sono rispettabilissime e difenderemo sempre il diritto a tenerle, a differenza di alcuni governi come quello dell’“illuminato” Macron che non le permette, e lo sono anche gli scioperi, costituzionalmente garantiti».
Quale è il ma, Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia?
«Ma queste mobilitazioni non sono di solidarietà per Gaza, sono per la Flotilla e contro il governo italiano, che al popolo palestinese non ha fatto nulla di male».
Non è lecito secondo lei anche contestare il governo?
«Certo che lo è, per un motivo esplicito però. Quale sarebbe la responsabilità del governo rispetto ad azioni di rappresaglia che più volte abbiamo fortemente criticato? E quale offesa è stata fatta alla Flotilla, visto che sono perfino partite navi per proteggere gli attivisti?».
Si può anche manifestare per Gaza a prescindere dal governo.
«Certo che si può, ma basta sentire gli slogan… Qui si dice, perfino in Parlamento a volte, che noi siamo complici di un genocidio. Alzando il livello dello scontro, perché c’è chi potrebbe sentirsi autorizzato ad attaccare, a uccidere perfino, chi è “complice di un genocidio”».
Ma in Parlamento il clima le sembra così bollente?
«C’è più cautela, ma per dire anche una persona serissima come il senatore del Pd Alfieri nel suo discorso pacato ha dato la solidarietà alla comunità ebraica colpita dall’attentato di Manchester ma ha aggiunto che chi mette davvero in pericolo gli ebrei sono “Smotrich e Ben Gvir con le loro parole incendiarie”. Brutto scivolone: il pericolo sono gli antisemiti che ritengono di ammazzare degli ebrei perché altri ebrei in altri Paesi esprimono idee inaccettabili. Si ha tutto il diritto di criticare prese di posizione, tanto più se estreme e inaccettabili, ma ritenere normale la reazione di uccidere persone pacifiche perché appartenenti alla stessa fede è cosa ben diversa».
Comunque la mobilitazione delle piazze per grandi guerre sentite come ingiustizie ci sono sempre state.
«Mi ricordo le manifestazioni contro la guerra in Vietnam. Ma allora a nessuno veniva in mente di prendersela col governo italiano, che pure era stretto alleato degli americani. Perché c’era un senso della realtà che oggi è andato completamente perso».
Finora sembra si sia svolto tutto piuttosto pacificamente.
«Beh, intanto anche oggi parecchi membri delle forze dell’ordine sono stati feriti: vergognoso ferire, in nome della pace, persone che fanno onestamente loro lavoro. Poi, una cosa sono gli scioperi annunciati e autorizzati, i cittadini lo sanno per tempo e si organizzano. Questo non lo era e si sono sommati altri disagi enormi: nessuno ha diritto di impedire la circolazione, bloccare tangenziali, limitare la libertà dei cittadini»
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