
(AGENPARL) – Tue 05 August 2025 Tiero (FdI): “Dopo Marche e Umbria estendere la Zes unica anche a basso
Lazio e reatino. Chiesto incontro al presidente Rocca e al vice Angelilli”
Roma, 5 agosto – “Prendiamo atto del via libera del Consiglio dei ministri
al disegno di legge con ‘disposizioni per il rilancio dell’economia nei
territori delle regioni Marche e Umbria’. Leggiamo che si tratta di un
provvedimento che istituisce sull’intero territorio delle due regioni la
Zona economica speciale (Zes), misura riservata fino a oggi al Meridione
d’Italia. Con la Zes, anche per queste due regioni del centro Italia
potranno beneficiare delle agevolazioni fiscali, degli sgravi contributivi
e delle procedure amministrative semplificate. La decisione assunta dal
governo può rappresentare una grande opportunità anche per i territori del
Lazio, che rivendicano lo stesso trattamento del sud ed ora di Marche e
Umbria. Come ha ben detto il segretario generale della Cisl Lazio Enrico
Coppotelli, la nostra regione deve poter accedere ai benefici previsti per
la Zes unica, condizione necessaria per scongiurare la perdita di
competitività soprattutto delle aziende del basso Lazio e del reatino,
rispetto alle imprese di Campania, Abruzzo e Umbria.
Intendo ricordare come il sottoscritto, insieme ai colleghi Daniele Maura e
Michele Nicolai, ha chiesto già nell’autunno 2023 di avviare una seria
discussione all’interno del Consiglio regionale. A tal proposito sottolineo
come sia stata depositata una mozione che chiede un impegno della Regione a
garantire al basso Lazio e alla zona di Rieti la creazione di un’area che
permetta l’accesso di queste aree ai benefici della Zes unica.
Si manifesta da tempo la richiesta di un trattamento equo nei confronti di
tutte le regioni. A tal proposito, la proposta di istituire una Zona
Economica Speciale (Zes), unica nel Mezzogiorno, solleva preoccupazioni
legate all’impatto potenziale sulle regioni confinanti. Il Lazio, in
particolare, condivide confini con tre delle regioni coinvolte nella Zes
Unica: Abruzzo, Molise e Campania. A queste ora si aggiungeranno anche
l’Umbria e le Marche. Tutto ciò potrebbe ulteriormente penalizzare le
Regioni già in difficoltà economica, creando uno squilibrio nell’attrazione
di investimenti produttivi.
Alla luce di questo quadro che presenta criticità, nonché rischi sulle
prospettive di sviluppo dei territori del basso Lazio, ritengo necessario
procedere con un confronto serrato sulle iniziative più urgenti da mettere
in atto. Occorre passare dalle parole ai fatti e per questo ho chiesto
un incontro urgente con il presidente Rocca ed il vice presidente e
assessore allo Sviluppo economico Roberta Angelilli, per discutere di idee,
proposte, indicazioni e iniziative che possano essere in linea con
l’obiettivo del rilancio economico delle province di Latina, Frosinone e
Rieti”.