
(AGENPARL) – Wed 16 July 2025 Nota di Maria Grazia Proietti (PD)
(Acs) Perugia, 16 luglio 2025 – “Le audizioni in merito alla situazione
degli istituti penitenziari dell’Umbria che abbiamo tenuto ieri in Terza
Commissione confermano la gravità del quadro e la piena coerenza degli
obiettivi della mozione a mia prima firma, tesa ad attivare subito il
Provveditorato a Perugia, rafforzare organici e rete socio‑sanitaria,
realizzare la Rems e sostenere chi nelle carceri lavora e vive”: così
Maria Grazia Proietti (PD), prima firmataria dell’atto sul miglioramento
della gestione del sistema penitenziario umbro e pieno ripristino operativo
del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, firmato
anche dai consiglieri dem Francesco Filipponi e Stefano Lisci.
“Ringrazio il Garante regionale Giuseppe Caforio – prosegue Proietti – le
direttrici e i direttori degli istituti penitenziari umbri, i direttori
sanitari e le organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria per
l’importante contributo che hanno portato sul tavolo della Terza
Commissione. Dai dati illustrati emerge con nettezza un sovraffollamento
strutturale: a marzo 2025 le presenze complessive hanno toccato quota 1.593 a
fronte di 1.324 posti regolamentari; Terni 597 per 422, Capanne 437 per 363,
Spoleto 471 per 456, Orvieto 127 per 98. Criticità aggravate da un’alta
percentuale di detenuti con patologie psichiatriche e da carenze di personale
che rendono ogni gestione straordinaria. Sono numeri che parlano da soli e
chiedono risposte immediate. Questi elementi confermano punto per punto le
richieste contenute nella mozione che, insieme ai colleghi Filipponi e Lisci,
ho presentato e che l’Aula ha rinviato in Commissione proprio per
approfondirle: piena attivazione del Provveditorato regionale
dell’Amministrazione penitenziaria a Perugia, potenziamento degli organici
della Polizia penitenziaria (oggi largamente insufficienti rispetto alle
piante previste), sostegno alla sanità penitenziaria e, soprattutto,
realizzazione di una Rems che consenta di gestire adeguatamente i casi
psichiatrici più complessi, oggi spesso trattenuti negli istituti ordinari
con ricadute su tutti”.
“Ricordo che la nostra iniziativa in merito a questo provvedimento –
continua Maria Grazia Proietti – nasce da fatti drammatici, come il suicidio
del 1° maggio 2025 nel carcere di Terni, e da un crescendo di
autolesionismi, tentati suicidi e aggressioni segnalati dalle autorità
giudiziarie e dagli operatori. Non possiamo più permettere che la mancanza
di strutture intermedie e personale adeguato trasformi il carcere in un luogo
di abbandono, né che l’assenza di una catena di comando pienamente
operativa, il Provveditorato, rallenti decisioni vitali per la sicurezza e la
dignità di tutti. Già nei mesi scorsi avevamo denunciato la situazione
particolarmente critica di Terni: organici sotto stress, fabbisogni sanitari
insoddisfatti, condizioni logistiche difficili. Analoghi allarmi sulla
necessità di interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza carceraria
negli istituti umbri — mancanza di spazi adeguati, perfino problemi idrici,
presenze oltre i limiti — sono stati portati all’attenzione pubblica e
istituzionale. La Commissione ha ora sul tavolo testimonianze e dati che
rendono impossibile rinviare ancora. L’Aula ha scelto responsabilmente di
rinviare la mozione in Commissione per consentire approfondimenti tecnici.
Dopo le audizioni di ieri il quadro è chiaro, auspico quindi che l’iter di
questo atto proceda senza rallentamenti e che si arrivi rapidamente al voto,
perché ogni giorno di ritardo pesa su persone, famiglie e operatori. Sono
certa – conclude – che tutte le forze politiche dell’Assemblea legislativa,
a prescindere dalle appartenenze, sapranno convergere rapidamente su un testo
condiviso. È nostro dovere dare risposte concrete e celeri a chi è
detenuto, a chi ogni giorno garantisce la sicurezza e all’Umbria intera”.
RED/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80516