
A seguito di un’indagine su larga scala per frode IVA condotta dalla Procura pubblica europea (EPPO) di Colonia (Germania), nome in codice “Huracán”, questa settimana un individuo è stato condannato per frode IVA dal Tribunale regionale di Düsseldorf. Si tratta della nona condanna.
L’atto di accusa nei confronti di questo sospettato è stato trasmesso alla fine di febbraio di quest’anno al tribunale regionale di Düsseldorf (Germania), con l’accusa di una frode multimilionaria sull’IVA relativa al commercio internazionale di automobili.
Il tribunale ha ritenuto che l’imputato avesse collaborato con uno degli imputati principali, già condannato nell’ottobre dello scorso anno , per esportare veicoli dalla Germania verso altri paesi (principalmente il Portogallo) come cosiddette “auto a margine”. Ciò significa che i concessionari che hanno acquistato le auto hanno pagato l’IVA solo sul margine realizzato (la differenza tra il prezzo pagato per il veicolo e il prezzo a cui viene venduto), e non sul valore netto dell’auto. Questa condotta fraudolenta ha portato all’evasione dell’IVA nel paese del venditore finale e a una perdita IVA di 2,3 milioni di euro in Germania.
Il tribunale ha pronunciato la sentenza entro meno di sei mesi dalla presentazione dell’atto di accusa, poiché l’imputato aveva ammesso i reati. Si tratta della terza condanna nell’ambito dell’inchiesta Huracán.
L’imputato è stato condannato a tre anni e un mese di reclusione e il tribunale ha ordinato la confisca di beni per un valore di 800.000 euro come parte della pena.
L’imputato ha una settimana per presentare ricorso; in caso contrario, la decisione diventerà definitiva.
L’EPPO è la Procura pubblica indipendente dell’Unione europea. È responsabile delle indagini, del perseguimento penale e del rinvio a giudizio per i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE.
