
La guerra in Ucraina entra in una fase critica, con l’avanzata russa sul campo di battaglia e la sospensione delle forniture di armi da parte degli Stati Uniti, un colpo durissimo per la difesa di Kiev. Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’Ucraina si trova in una posizione sempre più precaria, alle prese con una grave carenza di armamenti e manodopera, tanto da rischiare una potenziale sconfitta.
L’allarme arriva nel pieno di una nuova offensiva russa a est, che ha evidenziato le vulnerabilità ucraine dopo mesi di stallo e logoramento. La decisione di Washington di rivedere le proprie priorità militari e ridirigere parte delle scorte verso gli Stati Uniti stessi e Israele, mette ulteriormente a rischio la capacità difensiva dell’esercito ucraino.
Washington rivede le priorità
Come anticipato anche dal New York Times, gli Stati Uniti hanno sospeso le consegne di missili intercettori per i sistemi Patriot, missili guidati Hellfire, sistemi GMLRS (Guided Multiple Launch Rocket System), Stinger portatili e altre armi ad alta tecnologia. La motivazione ufficiale è legata all’esaurimento delle scorte di munizioni statunitensi e alla necessità di ribilanciare le forniture verso altre aree considerate strategiche, come Israele.
Il Washington Post sottolinea che l’interruzione delle forniture non è temporanea né simbolica, ma riflette un cambiamento concreto nell’approccio degli Stati Uniti al conflitto ucraino, dettato sia da limiti logistici sia da considerazioni geopolitiche più ampie.
Kiev in allarme: convocato il diplomatico USA
In risposta alla crisi, il Ministero degli Esteri ucraino ha convocato l’incaricato d’affari statunitense, John Ginkel, per chiedere chiarimenti e sollecitare un ripensamento. Kiev teme che l’interruzione degli aiuti militari possa accelerare il crollo di alcune linee difensive chiave sul fronte orientale e danneggiare ulteriormente il morale delle truppe.
Un conflitto in bilico
La situazione militare dell’Ucraina è da mesi sotto pressione. Dopo aver resistito all’offensiva russa nel 2022-2023 e aver condotto controffensive limitate nel 2024, le forze ucraine si trovano ora logorate, con una crescente difficoltà a reclutare nuovi soldati e sostenere il fabbisogno di munizioni e sistemi di difesa aerea.
L’interruzione dell’assistenza militare da parte del loro principale alleato occidentale rischia di segnare un punto di svolta negativo per Kiev, con ricadute potenzialmente devastanti sul piano strategico e umanitario.