
(AGENPARL) – Thu 03 July 2025 *Comunicato stampa*
*Clima, Ceccardi (Lega): “Sacrifici imposti a cittadini e imprese europee
ma problema è globale”*
*L’europarlamentare a ‘4 di sera’ su Rete 4: “Cina, India e Usa inquinano
di più. Europa colpevolizza sé stessa, così perde lavoro e industria.
Servono tecnologia e tempistiche di buon senso”*
Bruxelles, 3 lug. – “Se davvero il cambiamento climatico fosse causato
esclusivamente dalle attività umane, come molti sostengono, allora dovremmo
almeno avere l’onestà di guardare ai dati globali. L’Europa non è il
continente che inquina di più. Cina, India, Stati Uniti hanno un impatto
sull’inquinamento più rilevante del nostro. In Europa si impongono ai
cittadini e alle imprese sacrifici enormi in nome di una transizione
ecologica che non tiene conto del contesto globale e rischia di impoverirci
senza produrre risultati concreti per l’ambiente, proprio perché il
cambiamento climatico è un fenomeno globale”. Così l’europarlamentare della
Lega Susanna Ceccardi intervenendo a ‘4 di sera’, su Rete 4.
“Il vero problema di questa transizione ‘green’ – ha aggiunto
l’eurodeputata – è che si fonda su obiettivi irrealistici, imposti in tempi
troppo brevi. Le nostre aziende sono costrette a inseguire continuamente
nuove direttive e regolamenti emanati a Bruxelles senza un’adeguata
valutazione delle conseguenze sull’occupazione e sulla sostenibilità
economica. Così molte imprese, invece di adeguarsi a standard sempre più
elevati e spesso irraggiungibili, scelgono di delocalizzare. Il risultato è
sotto gli occhi di tutti: perdita di posti di lavoro, desertificazione
industriale, impoverimento del nostro tessuto economico”.
“L’Europa ha perso competitività, ha rallentato la crescita economica. Si
parla di emergenza climatica ma ci si dimentica di un’altra emergenza:
quella del lavoro e della sopravvivenza delle nostre imprese. La sinistra
propone la solita ricetta: produrre meno, imporre più vincoli, frenare
l’economia. Ma la soluzione non è la decrescita infelice, non è smettere di
produrre, che significa smettere di lavorare. La soluzione è innovare,
investire nella tecnologia, puntare sull’efficienza. Oggi abbiamo strumenti
avanzati per ridurre l’impatto ambientale, energie più pulite, tecnologie
di risparmio energetico. Usiamoli. Scommettiamo su ciò che il progresso
tecnologico occidentale ha già reso possibile, senza farci del male da soli
con ricette ideologiche e autolesioniste” ha concluso Ceccardi.