
(AGENPARL) – Fri 27 June 2025 *RAI: Graziano (PD), governo occupa servizio pubblico con Tele-Meloni tax e
tagli a informazione *
“Quello che sta accadendo alla RAI è uno scempio che non possiamo più
tollerare. Alla cosiddetta Tele-Meloni Tax – la sanzione per la mancata
attuazione del Freedom of Information Act – si aggiungono scelte editoriali
e occupazionali gravissime. Si tagliano i programmi che funzionano, si
riduce l’approfondimento, si svuotano le redazioni. Una strategia
deliberata per ridurre l’informazione e aumentare l’intrattenimento di
facciata”.
Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo del Partito Democratico in
commissione di Vigilanza, a margine della protesta dei giornalisti RAI a
Napoli contro i tagli ai programmi di informazione.
“Nel frattempo – sottolinea l’esponente dem – è in corso una selezione
capestro che colpisce i precari e chi da anni lavora in RAI senza un
contratto giornalistico. Più di 200 professionisti rischiano di essere
esclusi dai programmi d’approfondimento, costretti a scegliere tra
precarietà o ricollocazione nei Tg regionali. Per non parlare della
necessità di una maggiore trasparenza anche nell’assegnazione degli
appalti. Insomma, si sta distruggendo il know-how della più grande azienda
culturale del Paese, con effetti devastanti su qualità, libertà e
pluralismo”.
“Ma a preoccupare è anche l’atteggiamento dei parlamentari del centrodestra
che per ben otto volte hanno fatto mancare il numero legale nella
commissione di Vigilanza RAI, non consentendo di votare il presidente della
Tv pubblica. Un sabotaggio consapevole, che paralizza un organo di garanzia
e controllo fondamentale. Serve vigilanza, non silenzi istituzionali”.
“La somma di tutto questo non può che essere letta come una vera e propria
occupazione della RAI da parte del governo. Ma il Partito Democratico –
conclude Graziano – resta al fianco dei lavoratori, dei giornalisti, dei
cittadini, di chi ogni giorno contribuisce a garantire un’informazione
libera e di qualità. Siamo dalla parte dei governati, non dei governanti, e
continueremo a sostenere tutte le mobilitazioni in difesa del pluralismo e
del servizio pubblico. Perché senza informazione libera non c’è democrazia”.
Roma, 27 giugno 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
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