
(AGENPARL) – Fri 27 June 2025 **Toscana 2050, Giani: “Guardare al futuro inseguendo un nuovo umanesimo”**
/Scritto da Pamela Pucci, venerdì 27 giugno 2025 alle 13:26/
La Toscana guarda al futuro ma nel farlo non può e non deve prescindere
dalla sua storia, dalla sua tradizione e dal ruolo che da sempre ha avuto
nella formazione della cultura mondiale: l’umanesimo, la messa al centro
della persona, che porta al Rinascimento. A dirlo il presidente della
Regione Toscana Eugenio Giani intervenuto questa mattina all’evento
‘Toscana 2050′, organizzato dal Consiglio regionale toscano al teatro La
Compagnia di Firenze.
“Ho apprezzato molto – ha detto Giani – la scelta del Consiglio regionale
di impostare e portare avanti una visione programmatica di ‘prospettiva’.
Dal lavoro di Toscana 2050 riceviamo spunti di grande interesse e
significato, che credo potranno avere interessanti risvolti concreti. Penso
ad esempio all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e della tecnologia a
fini positivi per l’umanità, per combattere l’inquinamento e il
cambiamento climatico, per sviluppare le energie rinnovabili e migliorare
la sanità pubblica. Spero anche che si tiesca sempre più a ripristinare
la fiducia verso chi amministra e capire che spesso è l’amministratore
pubblico ad essere portatore degli interessi collettivi”. “Tuttavia –
ha aggiunto il presidente – per quanto riguarda la Toscana io credo che sia
essenziale il concetto del ritorno ciclico della storia: la Toscana deve
lavorare per un nuovo Umanesimo e, di conseguenza, un nuovo Rinascimento.
Questo significa, ad esempio, non soldi per le guerre e il riarmo, ma soldi
per le Accademie, lo sviluppo del pensiero, l’arte e le scienze. La Toscana
ha fatto da sempre scelte valoriali che hanno fatto progredire la civiltà
mondiale, sempre partendo dalla centralità della persona, dalla
valorizzazione del singolo che porta al benessere collettivo”.
“Bene che il Consiglio regionale – ha concluiso Giani – abbia avuto la
capacità di portare avanti una dimensione strategica di ampio raggio,
soprattutto perché spesso la politica è fatta di momenti contingenti e
insegue la cronaca. Invece dobbiamo imparare a vederle gli orientamenti e
le linee generali, proprio come hanno fatto i gruppi di lavoro di Toscana
2050”.