
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 PISA JAZZ REBIRTH 2025
1 – 28 GIARDINO SCOTTO, PISA
Martedì 01 luglio
ore 21:30
In collaborazione con Pisa Folk & Associazione The ThingNERO A METÀ EXPERIENCE La musica di Pino Daniele suonata dai suoi musicistiGigi De Rienzo: bassoErnesto Vitolo: tastiereAgostino Marangolo: batteriaJerry Popolo: saxCarlo Fimiani: chitarraEmilia Zamuner: voceSavio Vurchio: voceGreg Rega: voce
La musica di Pino Daniele continua a vivere e a respirare attraverso “Nero a metà Experience”, un progetto musicale che si propone di celebrare l’eredità dell’artista napoletano. “Nero a metà Experience” è più che un concerto; è un incontro intimo con l’anima della musica di Pino Daniele, eseguita da coloro che lo hanno conosciuto e accompagnato nel suo percorso artistico. Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo e Agostino Marangolo, collaboratori storici e parte integrante del suono unico che ha caratterizzato la carriera di Daniele, saranno al centro di questo progetto emozionante. Attraverso di loro, l’essenza delle canzoni di Daniele – con un focus particolare sull’iconico album “Nero a metà” – sarà rivisitata e arricchita da nuove interpretazioni. Sul palco con Jerry Popolo (sax), Carlo Fimiani (chitarra), Emilia Zamuner (voce), Savio Vurchio (voce), Greg Rega (voce). L’obiettivo dello spettacolo va oltre il ricordo, mira a mantenere viva la sua visione artistica, permettendo alla sua musica di evolversi e di continuare a toccare le corde dell’anima di ascoltatori vecchi e nuovi.
Lunedì 7 luglio
ore 20:45
“Portrait of a Moment” – Buster Williams, Tommaso Perazzo & Marcello CardilloBuster Williams: contrabbassoTommaso Perazzo: pianoforteMarcello Cardillo: batteria
L’iconico contrabbassista Buster Williams ha suonato, registrato e collaborato con giganti del jazz come Miles Davis, Art Blakey, Count Basie, Sarah Vaughan, Sonny Rollins, Chick Corea e Herbie Hancock e molti altri. Candidato ad un Grammy Award, continua ad essere una delle voci più autorevoli della scena jazz internazionale, grazie al suo suono inconfondibile dal timbro corposo e scuro e alla sua tecnica altamente raffinata. Per questa occasione sarà affiancato da due talentuosi musicisti italiani attualmente attivi nella scena musicale di New York: il pianista Tommaso Perazzo e il batterista Marcello Cardillo. L’intesa tra i due giovani artisti trova un completamento ideale grazie alla presenza di Williams, loro mentore durante gli studi presso la prestigiosa Manhattan School of Music. Il loro ultimo lavoro discografico, “Portrait of a Moment”, rende omaggio alla spontaneità e all’irripetibilità di ogni istante, tanto nella musica quanto nella vita. Attraverso un repertorio composto quasi interamente da composizioni originali e arricchito da alcune reinterpretazioni di brani standard, i tre musicisti guidano l’ascoltatore attraverso un dinamico viaggio musicale, fondendo l’essenza del tradizionale piano trio con un approccio avventuroso e imprevedibile.
ore 21:30
NICO GORI SWING 10TET – 10 YEARSNico Gori: leader, clarinettoMichela Lombardi: voceFederico Frassi: pianoforteMatteo Anelli: contrabbassoMattia Donati: chitarra, voceVladimiro Carboni: batteriaTommaso Iacoviello: trombaRenzo Cristiano Telloli: sax altoFrancesco Maria Felici: sax tenoreSilvio Bernardi: tromboneIacopo Crudeli: presentatore, voce
Il Nico Gori Swing 10tet, guidato dal clarinettista e sassofonista Nico Gori (tra i migliori al mondo secondo la prestigiosa rivista DownBeat), è un progetto esplosivo e al tempo stesso una delle formazioni più raffinate della scena jazz italiana. Nel 2025 il gruppo festeggerà i 10 anni dalla sua fondazione: una pietra miliare che segna un decennio di successi, esibizioni memorabili e collaborazioni importanti. La formazione si è esibita per la prima volta nel 2015 in occasione della prima edizione de Il Jazz Italiano per L’Aquila, ed è poi diventata resident band dell’Exwide. Molti i festival in cui il 10tet ha suonato: Umbria Jazz, JazzMI, Moncalieri Jazz, Ancona Jazz, Umbria Jazz Weekend, Crossroads, Ravenna Jazz, Barga Jazz, e Firenze Jazz Festival, solo per citarne alcuni. Questo gruppo, ideato da Nico Gori e prodotto in collaborazione con Pisa Jazz, ha ospitato in questi dieci anni artisti del calibro di Renzo Arbore, Stefano Bollani, Drusilla Foer, Rossana Casale, Adriano Giannini e Fabrizio Bosso, solo per citarne alcuni. Ha pubblicato quattro album: il live “Dancing Swing Party” (2016), il brillante “Swingin’ Hips” (2018) con Stefano Bollani e Drusilla Foer, il natalizio “The Tentet is Coming to Town” (2018) e l’elegante “Swing Classics” (2021). Nel febbraio 2025 il gruppo registrerà il nuovo disco dal titolo “Ten Years”.
Martedì 8 luglioore 20:45
Matteo Paggi “Giraffe”Matteo Paggi: trombone, compositionsLorenzo Simoni: alto saxVittorio Solimene: pianoAndrea Grossi: double bassAndrea Carta: drums
Vincitore del premio Top Jazz 2024 e membro dei Fearless Five di Enrico Rava, il trombonista e compositore Matteo Paggi è ora sotto i riflettori con “Giraffe”, il suo secondo album come bandleader, in uscita l’8 maggio 2025. Con “Giraffe”, Paggi presenta un progetto in equilibrio tra due forze: cuore e testa, istinto e riflessione. Nella simbologia, la giraffa è una creatura lungimirante: con la testa alta dal suolo, vede più lontano, mentre il cuore rimane a terra e al caldo. Questa immagine è diventata il punto di partenza per le composizioni originali di Paggi: una musica che pensa liberamente ma che suona con passione bruciante. “Mi piace l’idea della distanza tra la mente e il cuore: dà spazio alla chiarezza, ma anche alla possibilità di sentire tutto pienamente”, dice Paggi. “È esattamente quello che volevo che suonasse questa band”. Il risultato è un mix distintivo di improvvisazione jazz con l’orecchiabilità del pop, l’energia del rock e una sensibilità melodica che sembra diretta e senza pretese. È un suono costruito sul contrasto: la fredda precisione incontra l’emozione cruda.
ore 21:30
ISAIAH COLLIER & THE CHOSEN FEWIsaiah Collier sax tenoreJulian Davis Reid pianoMicah Collier contrabbassoJames Russell Sims batteria
Dalla vivace scena di Chicago, il polistrumentista, compositore, curatore, attivista ed educatore Isaiah Collier si è fatto un nome soprattutto come sassofonista, sia con i suoi progetti, sia come parte della Brotherhood di Angel Bat Dawid o al fianco di artisti come Chance The Rapper, Wadada Leo Smith III, Junius Paul e molti altri. “Cosmic Transitions”, la sua terza e ultima uscita con la sua band The Chosen Few, è uscita nel 2021, ottenendo una recensione a cinque stelle da Downbeat e più menzioni come ‘Album dell’anno’ tra le altre lodi. La potente suite è stata registrata nel leggendario studio di Rudy Van Gelder il giorno del compleanno di Coltrane, utilizzando alcune delle stesse apparecchiature analogiche utilizzate per la sessione di registrazione originale di “A Love Supreme”. Non solo mette in mostra l’ampia gamma musicale e il talento espressivo di Collier, ma riesce anche a onorare la tradizione in cui si iscrive, pur rimanendo decisamente lungimirante.
Mercoledì 9 luglioore 21:30
MAKAYA MCCRAVEN
Makaya McCraven, noto per la sua capacità di fondere jazz, folk e ritmi innovativi, presenta la sua ultima opera, “In These Times”. Questo album è il culmine di oltre sette anni di lavoro e rappresenta il trionfo di un progetto ambizioso e rivoluzionario all’interno della sua illustre carriera. Descritto da critici e pubblicazioni di prestigio come The New York Times, NPR e Rolling Stone come un “sintetizzatore culturale”, McCraven ha sempre sfidato i confini tradizionali del jazz, introducendo elementi di musica folk del 21° secolo e arrangiamenti post-genere. Il suo stile unico e la sua visione artistica hanno reinventato il modo in cui la musica jazz viene percepita e vissuta. Il concerto al Giardino Scotto sarà un’occasione unica per vivere l’esperienza del jazz contemporaneo eseguito da uno dei suoi più autorevoli interpreti. Uno spettacolo coinvolgente, capace di unire intrattenimento e profondità, offrendo al pubblico un’esperienza musicale ricca di significato.
Venerdì 11 luglioore 21:30
BILLY COBHAM’S TIME MACHINEBilly Cobham: drumsGary Husband: keysRocco Zifarelli: guitarVictor Cisternas: bassBjorn Arko: saxAntonio Baldino: trumpetAndrea Andreoli; trombone
Il leggendario batterista jazz Billy Cobham presenta una performance esclusiva che fa parte del tour celebrativo di “Time Machine”, un progetto rivoluzionario che riporta in vita pezzi storici della sua carriera. Acclamato pioniere del jazz fusion e artista di fama mondiale, porterà a Pisa una serata di musica straordinaria, con brani che raramente sono stati eseguiti dal vivo. “Time Machine” non è solo un concerto, ma un viaggio attraverso cinque decenni di musica innovativa. Il repertorio includerà pezzi iconici come “Solarization”, “Total Eclipse” e “Moon Germs”, che hanno definito il genere jazz-fusion, ma sono rimasti in gran parte inesplorati nelle recenti produzioni di Cobham. Nato a Panama e cresciuto a New York, Billy Cobham ha avuto un impatto profondo sulla scena musicale mondiale, collaborando con artisti del calibro di Miles Davis, George Benson e i Mahavishnu Orchestra. Cobham continua a ispirare con la sua straordinaria tecnica e la sua continua innovazione.
Domenica 13 luglioore 20:45
Andrea Glockner 4tet “Across the lines”
Across the lines è un quartetto internazionale nato da un incontro all’Accademia Nazionale Italiana di Jazz, il cui primo album è uscito nel 2025 con l’etichetta discografica Dodicilune. Il quartetto è composto dal trombonista e tubista franco-italiano Andrea Glockner, dal pianista e tastierista italo-dominicano Santiago Fernandez, generoso e sensibile, da Silvia Bolognesi al contrabbasso e al basso elettrico, simbolo della libera improvvisazione in Italia e membro dell’Art Ensemble di Chicago, e dal batterista italo-svizzero Alessandro Alarcon, attivo tanto sulla scena jazzistica svizzera quanto su quella contemporanea. Il nome del progetto evoca le linee che attraversiamo, così come la musica che ci libera e ci aiuta a superare i confini di qualsiasi tipo quando diventano vettori di confinamento e divisione. Il jazz del quartetto è un miscuglio di tradizione e modernità, influenzata da altri stili musicali come il rock e il funk per l’energia e la libera improvvisazione, ma anche l’hip hop per la fluidità e la leggerezza. Andrea Glockner suona una serie di ottoni non convenzionali, simili al trombone a coulisse, con l’obiettivo di sfruttarli al meglio. L’album è stato registrato tra il 14 e il 16 giugno dall’ingegnere del suono dei Griffin Alan Rodriguez nel suo studio di Siena.
ore 21:30
LYDIAN NEW CALLdir & arr. Riccardo BrazzaleGaia Mattiuzzi: voceManuel Caliumi: sax alto e sopranoGiovanni Fochesato: sax tenoreGiulia Barba: sax baritono, clarinetto bassoMichele Tedesco: tromba e live electronicsGlauco Benedetti: tubaMarcello Abate: chitarraNazareno Caputo: vibrafonoSalvatore Maiore: violoncelloFederica Michisanti: contrabbassoBernardo Guerra: batteria
Dopo trentacinque anni di attività (1989-2024), densa di dischi, concerti, premi e riconoscimenti, in cui – soprattutto nei primi due decenni del 2000 – si è a lungo distinta come un punto di riferimento nel panorama italiano e internazionale delle medium band, la Lydian Sound Orchestra cambia pelle e dal 2025 diventa “Lydian New Call”. Riccardo Brazzale, storico direttore, compositore e arrangiatore principale del gruppo, noto anche per il suo lavoro di studioso, docente e promoter, ha totalmente rifondato l’ensemble coinvolgendo giovani musicisti, tutti già avviati singolarmente in percorsi di qualità. Il repertorio, sostanzialmente nuovo e originale, prenderà spunto, com’è nella storia della Lydian, dai riferimenti più diversi dell’ultimo secolo, sia classici che jazz e dei linguaggi contemporanei. Dopo l’anteprima al festival Vicenza Jazz, il programma musicale pensato per Pisa Jazz ha il suo focus nella fase ritmica come forza strutturante, mettendo in contatto la batteria jazz (focale la figura di Paul Motian) con il percussionismo accademica (da Béla Bartók a Steve Reich) ma non dimenticando la storia del jazz moderno, passando per Ornette Coleman e Thelonious Monk.
Lunedì 14 luglioore 20:45
Francesco Saporito & The Real Estate
Luna in piena, la palma domina l’orizzonte e le voci popolano il grande giardino d’estate, tutto si manifesta in un ballo spontaneo; il movimento dei tacchi sulla pista, l’accenno di un sorriso e poi avanti ancora verso un altro incontro indimenticabile. Let Your Soul Go On… C’è chi dice di aver visto l’amore faccia a faccia, chi vuole colonizzare tutti i luoghi e chi desidera diffondere una sola parola (il verbo) tra la gente di questa città. A dirvi qualcosa di più saranno Francesco Saporito & the Real Estate con le loro composizioni originali nella formazione del trio elettroacustico. La band suona stabilmente da due anni, propone musiche originali che alludono ad atmosfere jazz/funk e arrangiamenti inediti di composizioni tratte dal repertorio italiano e americano dove non manca l’improvvisazione.
ore 21:30
EMMET COHEN 4TET feat. PATRICK BARTLEYEmmet Cohen: piano Philip Norris: contrabbassoJoe Farnsworth: batteriaPatrick Bartley: sax
Il rinomato pianista e compositore jazz Emmet Cohen è noto per la sua abilità tecnica e la profonda connessione emotiva. Guida il suo “Emmet Cohen trio” ma è anche un apprezzato solista e un ricercato sideman. È particolarmente noto per la “Masters Legacy Series”, un progetto che onora i leggendari musicisti jazz attraverso registrazioni e interviste, consolidando la trasmissione intergenerazionale del jazz. È particolarmente noto per la “Masters Legacy Series”, un progetto che rende omaggio ai grandi maestri del jazz attraverso registrazioni e interviste, contribuendo così a preservare e trasmettere l’eredità del jazz alle nuove generazioni. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso premio Cole Porter Fellow assegnato dall’American Pianists Association nel 2019. La sua musica ha risuonato nei principali festival jazz del mondo e in locali leggendari, tra cui il Village Vanguard e il Blue Note. La formazione con cui si esibisce a Pisa sarà arricchita dalla presenza di Patrick Bartley, sassofonista, polistrumentista e bandleader di Hollywood: già candidato ai GRAMMY, Bartley è noto per la sua illimitata versatilità, tecnica virtuosistica e suono espressivo simile a quello vocale.
Martedì 15 luglioore 20:45
Ze in the Clouds
Ze in the Clouds è un pianista, compositore e produttore d’avanguardia con base a Milano. Sostenuto da Paolo Fresu e JazzRe:Found fin dai primi passi, in continua evoluzione ha creato la propria visione compositiva radicando le sue origini nel jazz contemporaneo, base di partenza per il linguaggio elettronico-rinascimentale che ne è derivato negli ultimi lavori. Co-compositore nell’ultimo album di Dardust ‘Urban Impressionism’, negli anni ha collaborato con Paolo Fresu, Lndfk, Meg, Willie Peyote, Bassolino, Uri Caine, Fabrizio Bosso, Jesse Davis, altri. Nel 2021 esce per Jazz Re:Found l’album d’esordio ‘Magical’, mentre nel 2023, per Tuk Music di Paolo Fresu l’album ‘Oportet 475’, un riassunto del lascito artistico musicale europeo dal 1450 ad oggi, con un crossover tra musica classica ed elettronica, sempre connesso alle sonorità meta jazzistiche caratteristiche del progetto. Opening act per Thundercat (Milano 2022), Anderson Paak (La Prima Estate 2022, LNDFK tour), Nu Genea (The Island Festival 2022), PJ Morton (Roma 2019). Dall’età di 15 anni svolge attività concertistica in Italia ed Europa, dove si è esibito in Belgio, Serbia, Romania, Ungheria, Francia, Slovenia, sui palchi numerosi festival.
ore 21:30
KNOWERGenevieve Artadi: voceLouis Cole:batteriaSam Wilkes: bassoEldar Djangirov: tastiereThom Gill: chitarra elettrica
I Knower sono un dinamico duo musicale di Los Angeles che guida un nuovo movimento sonoro. Il duo rappresenta al meglio i talenti del batterista e produttore nominato ai Grammy Louis Cole e della cantante Genevieve Artadi. Il loro ultimo album, “Knower Forever”, è stato il vinile più acquistato su Bandcamp ed è stato celebrato come uno dei dischi jazz più innovativi del 2023. I Knower hanno suonato in tour con band come The Red Hot Chili Peppers, Thundercat e hanno partecipato ai principali festival elettronici e jazz a livello internazionale. In questo tour, il duo sarà affiancato da musicisti di grande talento, provenienti dalla loro rete musicale di Los Angeles. Preparati a un funk energico, accordi straordinari, melodie avvolgenti e voci che trasporteranno il pubblico in un’esperienza live indimenticabile.
Mercoledì 16 luglioore 21:30
AMBROSE AKINMUSIRE “Honey from a Winter Stone”
Ambrose Akinmusire: trumpetKokayi: rap Sam Harris: piano & keyboardsJustin Brown: drums Reggie Washington: electric bassMivos Quartet: Olivia De Prato: violinWilliam Overcash: violinVictor Lowrie Tafoya: violaNathan Watts: cello
Dall’inizio della sua carriera alla fine degli anni 2000, Ambrose Akinmusire si è distinto come un brillante trombettista e ambizioso compositore, attivo nell’ambito del jazz ma anche capace di interagire con l’hip-hop e la musica classica contemporanea. Questi elementi si sono fusi nel 2018 nell’acclamato “Origami Harvest”, dove l’ensemble di jazz elettroacustico di Akinmusire ha dialogato con le rime del rapper Kool A.D. e le corde del rinomato ensemble di New Music, il Mivos Quartet. Il suo ultimo lavoro che presenterà a Pisa Jazz, “Honey from a Winter Stone”, è un’evoluzione di questo percorso di collaborazione con i Mivos (per i quali ha composto “May Our Centers Hold” nel 2023) e di fusione con l’hip-hop e l’elettronica grazie alla partecipazione del vocalist Kokayi e della tastierista Chiquitamagic, insieme ai collaboratori abituali Sam Harris al pianoforte e Justin Brown alla batteria.
Giovedì 17 luglioore 21:30
ERIC MINGUS & SILVIA BOLOGNESI “Is That Jazz?”Celebrating the influences of Gil Scott-HeronEric Mingus: voce e bassoSilvia Bolognesi: voce e bassoNoemi Fiorucci: voceLusine Sargsyan: voceEmanuele Marsico: voce e trombaIsabel Simon Quintanar: sax tenoreAndrea Glockner: tromboneGianni Franchi: chitarraSantiago Fernandez: pianoMatteo Stefani: batteriaSimone Padovani: percussioni, vocePeewee Durante: tastiere, voce, trombone
Gil Scott-Heron – scrittore, musicista, compositore ed attivista afroamericano – è l’ispirazione che muove il progetto della formazione “Is that Jazz?”. Tra le produzioni dell’artista, il brano “Revolution will not be televised” è il filo conduttore dell’esecuzione, con collegamenti attraverso il testo ad altri brani del repertorio, in un flusso continuo che vede momenti sia improvvisati che arrangiati. L’organico del gruppo (il cui nome è ripreso da un noto brano di Scott-Heron) spinge la realizzazione musicale verso uno spirito free-disco-funk. Revolution will not be televised, Madison Avenue, Shut ‘em down, 1980, the Prisoner, Home is Where the Hatred is, Vildgolia, We almost lost Detroit, Lady Day & John Coltrane, sono solo alcuni dei brani in repertorio, a cui si aggiungono originali di Silvia Bolognesi. Il progetto si avvale della straordinaria voce di Eric Mingus, figlio d’arte, sicuramente uno degli interpreti più autentici del repertorio di Scott-Heron.
Venerdì 18 luglioore 20:45
GET WETLorenzo Bagnoli: chitarraAlessandro Cianferoni: bassoDaniele Cianferoni: batteria
Get Wet è il nuovo progetto musicale di Lorenzo Bagnoli, chitarrista fiorentino, formato dai gemelli Alessandro e Daniele Cianferoni basso e batteria. Dopo 6 anni di concerti, il trio registra un disco di 8 brani originali, a fine Novembre 2021, al Parsifal Studio di Sesto Fiorentino mixed by F. Felcini, pubblicato da Emme Record Label. L’album del trio suona groovy, cosmopolita, con profumi di Medioriente e Sudamerica, ritmi Black e Funk, ma con un suo filo conduttore: ideato e registrato “di pancia”, senza esser troppo ragionato di testa (da li il titolo “DeepStorming”, in contrapposizione a BrainStorming). I live di Get Wet sono caratterizzati dalla forte componente di intesa fra i musicisti e dalle dinamiche più estreme, rendendo il concerto fruibile ed accattivante a tutte le tipologie di pubblico.
ore 21:30
VINCEN GARCIAVincen Garcia: basso Andoni Narvaez: chitarra Manuel Pardo: trombaDavid Cases: saxJairo Ubiano: batteria
L’artista spagnolo Vincen García è riconosciuto come uno dei bassisti più illustri sulla scena del jazz moderno e del funk a livello globale. Si posiziona tra i bassisti con il maggior numero di ascolti in streaming nel mondo, avendo accumulato centinaia di migliaia di seguaci e milioni tra visualizzazioni e interazioni. García ha avuto un impatto significativo nel genere, esibendosi in festival di rilievo come il Montreux Jazz Festival in Svizzera, il North Sea Jazz Festival nei Paesi Bassi e il Pori Jazz Festival in Finlandia. Il suo ultimo album, intitolato Ventura, sta riscuotendo un’accoglienza straordinariamente positiva in città internazionali quali Madrid, Parigi, Londra, Los Angeles e New York. Collabora inoltre in tour con artisti di fama internazionale come Cory Wong e Jesús Molina. Questi successi lo hanno consacrato come uno degli artisti spagnoli più influenti e significativi a livello internazionale.
Domenica 20 luglioore 20:45
Iacopo Teolis “The Moving Forest”Iacopo Teolis: tromba, flicorno, composizioniLivia De Romanis: violoncelloMarco Taraddei: fagottoVittorio Solimene: pianoforte, RhodesStefano Zambon: contrabbassoLuca Caruso: batteria
Questo progetto nasce dalla necessità di Iacopo Teolis di creare un ponte personale che colleghi il mondo del Jazz moderno e contemporaneo alla musica classica. Dall’età di 9 anni lo studio della tromba e l’amore per il Jazz sono continuati ininterrottamente. La passione per la musica sinfonica è nata nel 2018 quando ha iniziato a frequentare i concerti dell’ “Orchestra e Coro nazionale di Santa Cecilia” avendo così modo di ascoltare molti brani del repertorio classico per orchestra. A questo si aggiunge la scoperta di Miguel Atwood-Ferguson: violinista, compositore e arrangiatore Americano di estrazione classica che ha collaborato con personalità del mondo Hip-Hop come Quest Love e Bilal creando un legame tra i due generi molto più saldo di quanto non lo fosse in precedenza. Il lavoro di Iacopo Teolis è stato influenzato dall’attenta analisi e dai decisivi spunti di Dave Douglas con il quale ha approfondito i corali di Bach, le composizioni di Monk e la musica di Douglas stesso. Pensata e plasmata per questo organico e per questi musicisti, la musica eseguita è originale sia nella composizione che nell’arrangiamento di uno standard della tradizione Jazz (‘I remember Clifford’ – Benny Golson).
ore 21:30
KISMET – Dave Holland, Chris Potter, Kevin Eubanks, Obed CalvaireDave Holland: bassChris Potter: saxophoneObed Calvaire: drums
Dave Holland e Chris Potter presenteranno il loro nuovissimo quartetto, KISMET, in anteprima europea a luglio 2025, affiancati dagli straordinari musicisti Kevin Eubanks e Obed Calvaire. Colleghi di lunga data con esperienze musicali diverse e una solida collaborazione in vari contesti, uniscono le forze per offrire al pubblico una nuova conversazione musicale, fondendo il loro ampio repertorio comune in un’esperienza concertistica unica ed eccezionale. Questo potente ensemble attinge dall’esperienza collettiva del lavoro iconico di Holland ed Eubanks su Extensions e Another Land, insieme ai contributi fondamentali di Potter al celebre Dave Holland Quintet. Calvaire, noto per la sua versatilità e il suo acclamato lavoro con Wynton Marsalis e il SFJAZZ Collective, porta una energia dinamica e una tecnica magistrale al quartetto. Insieme, Kismet offre un coinvolgente viaggio musicale, combinando armonie complesse, groove incalzanti e una profondità improvvisativa che celebra il ricco passato del jazz, tracciando al contempo una nuova ed entusiasmante rotta verso il futuro.
Martedì 22 luglioore 21:30
SIENA JAZZ ORCHESTRAdiretta da ROBERTO SPADONIFrom Silence to Peace
Siena Jazz Orchestra presenta per il 2025 un concerto che si sviluppa su due filoni. La prima parte, “From Silence to Peace”, è una riflessione in musica sui tormentati scenari internazionali di questo scorcio di secolo. Il filo conduttore di questa suite per orchestra sono due straordinarie composizioni il cui titolo è un manifesto: “Silence” del contrabbassista Charlie Haden, omaggio alla Liberation Music Orchestra, esempio seminale di multiculturalismo, impegno civile e politico e a Carla Bley che ne fece un arrangiamento straordinario, e “Peace”, evocativa lirica del pianista di origine capoverdiana Horace Silver. A completare il racconto alcuni episodi di scrittura originale come Noise e The Rainbow a firma di Roberto Spadoni, direttore della Siena Jazz Orchestra dal 2012. Con questo progetto Siena Jazz intende promuovere un messaggio di connessione e cooperazione dall’interno di una pratica, quella jazzistica, che per definizione è globale e meticcia, imperniata sui valori della collaborazione, della tolleranza, della condivisione. Nella seconda parte sarà presentato Tribute to Benny Golson, omaggio al grande sassofonista e compositore recentemente scomparso che ha lasciato una enorme eredità. In programma arrangiamenti originali di composizioni quali “Stablemates”, “Whisper Not”, “Along Came Betty”.
Lunedì 28 luglioore 21:30
In collaborazione con Borderline Club
MATTEO MANCUSO
Matteo Mancuso, enfant prodige della chitarra, ha suonato, fin dalla più tenera età, con i maggiori musicisti siciliani. Nel 2017 fonda il trio “Snips” con cui propone arrangiamenti standard in chiave jazz-rock e fusion, con Salvatore Lima alla batteria e Riccardo Oliva al basso. La loro versione di “The Chicken” raggiunge in breve oltre un milione di visualizzazioni. Chitarrista poliedrico, spazia dalla chitarra classica, alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva con le dita, che gli permette un linguaggio musicale originale. Il suo canale YouTube ha oltre centomila iscritti ed è molto seguito da un vasto pubblico internazionale. Nel 2020, Matteo fonda un nuovo trio con Stefano India e Giuseppe Bruno, componendo brani originali ed esibendosi in vari concerti. Nel 2022, il tour lo porta in Italia ed Europa, tra cui al Festival di Brema e all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Duetta con Al di Meola all’Eddie Lang Jazz Festival, suona al Lugano Estival Jazz con la PFM e al New Ross Guitar Festival in Irlanda. A settembre è ospite di Stefano Bollani e suona ai festival di Uppsala (Svezia) e Spoleto. Nel luglio 2023 esce il suo primo album “The Journey”, accompagnato da un tour europeo e numerosi elogi internazionali.
Domenica 28 settembre
Città del teatro di Cascina
ore 21:00
In collaborazione con Pisa Folk & Associazione The ThingMULATU ASTATKE
Mulatu Astatke è considerato il padre dell’Ethio Jazz, un genere musicale che ha cambiato per sempre il panorama musicale etiope e mondiale. Nato in Etiopia, Mulatu ha studiato musica a Londra e negli Stati Uniti, perfezionandosi al Berklee College of Music di Boston. Negli anni ’60 e ’70, ha fuso il jazz con la musica tradizionale etiope, creando un suono unico che mescolava ritmi locali con influenze del jazz latino e del funk. Nel 1969, tornando in Etiopia, ha dato vita al movimento Ethio Jazz, utilizzando strumenti tradizionali etiiopi in nuovi modi, come il krar, la masenqo e il washint, unendo sonorità moderne e tradizionali. Ha collaborato con giganti del jazz come Duke Ellington e Alice Coltrane, consolidando la sua reputazione internazionale. Nonostante le difficoltà politiche del suo paese, Mulatu ha continuato a innovare, producendo album iconici come Yekatit Ethio Jazz (1974) e partecipando a progetti globali, influenzando anche il mondo dell’hip hop con campionamenti di artisti come Kanye West. Oggi, a più di 50 anni dall’inizio della sua carriera, Mulatu continua a esibirsi in tutto il mondo, portando il suo Ethio Jazz in ogni angolo del globo. Il suo farewell tour e il nuovo album Mulatu Plays Mulatu (2025) segneranno la fine di un’epoca, celebrando una carriera che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica.
EVENTI COLLATERALI
Venerdì 4 luglio
Spazio Arno Vivo
ore 22:00IL MAGO DEL GELATO
Funk, afrobeat e jazz, questi fondamenti de Il Mago Del Gelato, una miscela sensuale e movimentata dove i sapori del mediterraneo e lo spirito di via Padova si fanno strada tra fiati avvolgenti, groove trascinanti e melodie cariche di freschezza. Il Mago del gelato sono quattro musicisti, affascinati dal mondo e dalla sua trasversalità e questa forte curiosità, sia musicale che culturale, è sintetizzata nel loro lavoro. Rubano il nome ad un bar di Via Padova, dove loro come il resto del quartiere si ritrova per bere un caffè in una mescolanza di lingue e culture diverse. Da quel bar i ragazzi osservano, toccano, si impastano con gli altri, trovando ispirazione e spunti per la loro musica. Dopo aver conquistato il cuore del pubblico e degli addetti ai lavori, esibendosi agli eventi più underground di Milano e dopo aver collezionato diverse date in Italia e all’estero, ad aprile, senza neanche un singolo pubblicato, vengono inseriti nella Classe 2023 di Rolling Stone: l’elenco delle promesse dell’anno secondo la redazione. A maggio dello stesso anno si esibiscono al MI AMI, in concomitanza con la loro prima pubblicazione Zenzero, seguita a giugno da Elisir. Entrambi i singoli anticipano la pubblicazione ad ottobre 2023 del loro primo Ep Maledetta Quella Notte, prodotto da Marquis. Questa prima pubblicazione afferma il loro sound funk colorandolo di jazz, musica per il cinema italiano anni ’60 e disco music, dove qualità ed esperienza danzereccia dell’ascoltatore sono al primo posto. Con Il Mago del Gelato rischia di tornare di moda la musica.
Lunedì 7 luglio
Bastione Sangallo
ore 18:00JAZZ AL BASTIONE
COME SWING WITH ME: il jazz dell’era dello swing
con Francesco Martinelli
Storia, suggestioni, popolarità e revival di una stagione in cui il jazz era la colonna sonora degli Stati Uniti e il ritmo rimbalzava tra palco e pista da ballo. Un decennio fondamentale per la storia del jazz raccontato attraverso video, ascolti e aneddoti.
Sabato 12 luglio
Bastione Sangallo
ore 22:00 e 23.00SIMONI:TEOLIS IN CONCERTOLorenzo Simoni – sassofono
Iacopo Teolis – tromba
Nato nel 2022, il duo propone un repertorio che spazia da composizioni originali a improvvisazioni ispirate, con influenze che vanno da Bach a Stravinsky, fino a sonorità contemporanee. Il concerto si svolgerà nella sala grande del Bastione Sangallo, parte della storica Cittadella Nuova di Pisa. Restaurato nel 2016, il Bastione offre 700 metri quadrati di spazi antichi, caratterizzati da un’acustica naturale che esalta le performance musicali.
Giovedì 17 luglio
Bastione Sangallo
ore 18:00JAZZ AL BASTIONE
IS THAT JAZZ?
con Francesco Martinelli
Un omaggio a Gil Scott-Heron: poeta, musicista, militante, precursore di nuove forme musicali e figura centrale della cultura afroamericana. Un viaggio nella sua poetica e nella complessità della sua vita, tra testi, immagini, filmati e ricordi.
Domenica 20 luglio
Bastione Sangallo
ore 18:00JAZZ AL BASTIONE
DAVE HOLLAND: il viaggio di un contrabbasso
con Francesco Martinelli
Dalle cantine di Londra agli stadi americani, dall’accompagnamento alla composizione e alla leadership di gruppi fondamentali per il jazz contemporaneo. Un ritratto di Dave Holland e del suo straordinario percorso accanto a giganti come Derek Bailey, Miles Davis, Anthony Braxton, Chick Corea e perfino Thelonious Monk, in una carriera luminosa lunga sessant’anni.
Venerdì 25 luglio
Villa del Gombo
ore 18:00SALISSOLO Antonello Salis – fisarmonica, pianoforte
I giochi, i numeri, il virtuosismo mai fine a se stesso. La forza, la provocazione, l’impeto puro. Antonello Salis ha sempre abituato il suo pubblico a uno show dal vivo veramente efficace, emotivamente coinvolgente. Antonello è la musica, nel suo corpo c’è musica, riempie ogni spazio, sovrasta ogni rumore superfluo. Alterna al pianoforte la fisarmonica, l’uno e l’altro li suona, li percuote, li possiede come fossero un corpo. Il repertorio è il più misto possibile e immaginabile: si va da sue composizioni originali a tracce che vanno dal jazz rock all’avanguardia più totale, dai Beatles a tanto altro. Il tutto condito con una dose massiccia di improvvisazione, che per Antonello è una regola d’arte, molto più della composizione. Stordisce il piano solo di Antonello Salis. Stordisce chi spera di ascoltare un pianoforte solitario, stile jazz; stordisce ancora di più chi crede di conoscere bene il musicista, sardo di nascita e romano di adozione. Salis è un pianista e fisarmonicista jazz, però usate questa definizione soltanto se andate a cercare i suoi dischi nei negozi, altrimenti rischiate non vi creda nessuno. Compone, esegue, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia.
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Ufficio stampa CP Plus