
(AGENPARL) – Tue 24 June 2025 Gent.me/mi,
trasmetto il comunicato relativo a un congresso che si è svolto alcuni
giorni all’ospedale Santissima Annunziata dal titolo “Nuove frontiere nel
trattamento dell’ictus”.
In allegato alcune foto.
Nel ringraziarvi per l’attenzione, porgo cordiali saluti.
Giovanna Tuffu
Comunicato n. 0055/2025/US
*COMUNICATO STAMPA*
*“Nuove frontiere nel trattamento dell’ictus”: successo per il congresso
all’Ospedale Santissima Annunziata*
*Per intervenire sull’ictus, fondamentale la forte collaborazione tra i
diversi operatori e la connessione tra ospedale e territorio*
Sassari, 23 giugno 2025 – Si è svolto nei giorni scorsi nella sala
conferenze al settimo piano dell’Ospedale Santissima Annunziata, il
convegno dal titolo *“Nuove frontiere nel trattamento dell’ictus. Dalla
fase iperacuta alla riabilitazione”*, un’importante occasione di
aggiornamento e confronto tra specialisti del settore neurologico,
cardiologico, riabilitativo, infermieristico e della medicina d’urgenza.
L’evento ha richiamato l’attenzione di numerosi professionisti sanitari,
sottolineando quanto sia cruciale *un approccio multidisciplinare e
integrato nella gestione dell’ictus cerebrale*, patologia che rappresenta
ancora oggi una delle principali cause di morte e disabilità nel nostro
Paese.
«Lavoriamo tutti i giorni per migliorare la gestione dell’ictus in
Sardegna. L’ictus è tempo dipendente ed è un’emergenza medica che richiede
un immediato ricovero in ospedale perché è una delle principali cause di
disabilità, demenza e mortalità – ha dichiarato *Alessandra Sanna*,
responsabile scientifica del convegno e direttrice della Stroke unit
dell’Aou di Sassari – Questo incontro ha avuto come finalità principale
quella di mettere in rete le varie figure che si occupano dell’ictus e, in
particolare, di sottolineare una connessione tra ospedale e territorio. Per
l’ictus è importante che ci sia una forte collaborazione, appena il
paziente arriva in ospedale, fra i vari operatori che si occupano di
emergenza- urgenza, il medico del Pronto soccorso, il medico della Stroke
unit, il radiologo, il radiologo interventista, l’anestesista e poi,
durante la degenza, il fisiatra, il fisioterapista e una volta che il
paziente viene dimesso, è necessaria una *presa in carico territoriale*».
Dopo i saluti istituzionali di *Mario Palermo*, Commissario straordinario
dell’Aou di Sassari, *Carlo Doria*, direttore del Dipartimento di Scienze
motorie, neurologiche e riabilitative e *Salvatore Lorenzoni*, presidente
dell’Ordine dei medici della Provincia di Sassari, ha preso inizio il
convegno.
Tra i temi affrontati, grande rilievo è stato dato alle nuove terapie
farmacologiche e interventistiche disponibili nella fase iperacuta, ai
percorsi di accesso rapido ai centri specializzati, nonché ai modelli di
riabilitazione precoce e personalizzata in grado di migliorare
significativamente la prognosi dei pazienti. Nella seconda sessione si è
affrontato il tema della gestione della fase acuta e post acuta dello
stroke ischemico e del percorso del paziente dall’ospedale al territorio.
«Si sta per avere un cambio epocale perché da poco è stato autorizzato un
nuovo farmaco salvavita che invece di essere somministrato in un’ora,
agisce in pochi secondi – ha sottolineato *la dottoressa Sanna* – Il tempo
è fondamentale perché per salvare il cervello bisogna agire
tempestivamente. In pochi minuti, in seguito a un ictus, possono essere
persi milioni di neuroni, ma se si interviene in fretta si hanno maggiori
possibilità che il paziente abbia salva la vita o che abbia una disabilità
ridotta».
L’ictus non è più una condanna irreversibile. L’iniziativa si inserisce nel
più ampio impegno dell’*Azienda ospedaliero universitaria di Sassari *per
la formazione continua del personale e per la promozione della cultura
della prevenzione, del riconoscimento precoce dei sintomi e della rapidità
di intervento, fattori determinanti nel trattamento dell’ictus. Questo
convegno ha permesso di condividere esperienze e strumenti clinici
all’avanguardia per affrontare ogni fase del percorso, dall’emergenza alla
riabilitazione, con un unico obiettivo: restituire ai pazienti la miglior
qualità di vita possibile.
* Alcuni numeri*
*17 milioni* di eventi per anno nel mondo
*200-250.000* nuovi casi per anno in Italia
*4000 dimissioni* per anno in Sardegna (2000 ictus all’anno nel Sud Sardegna
*400.000* pazienti con ictus acuto trasportati dai servizi di
Emergenza-Urgenza ogni anno
—-
*Giovanna Tuffu*
Funzione organizzativa – Comunicazione e Urp
Ssd Affari generali, legali, Comunicazione e Urp
Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari
sito web: http://www.aousassari.it