
(AGENPARL) – Wed 18 June 2025 Non ammessa all’ordine del giorno la mozione urgente presentata da Fabrizio
Ricci (Avs) e Maria Grazia Proietti (Pd)
(Acs) Perugia, 18 giugno 2025 – La mozione “Assistenza umanitaria e
corridoi umanitari per la popolazione di Gaza. Interruzione dei rapporti di
cooperazione militare con Israele”, presentata da Fabrizio Ricci (Avs) e
Maria Grazia Proietti (Pd), non è stata ammessa all’ordine del giorno dei
lavori odierni dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, avendo ottenuto 10
sì della maggioranza – 8 no dell’opposizione, inferiori al quorum
necessario.
L’atto di indirizzo, presentato in Aula dal primo firmatario, chiedeva alla
Giunta regionale di “attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei
ministri affinché vengano urgentemente istituiti dei corridoi umanitari per
l’evacuazione di civili bisognosi di cure urgenti, seguendo il modello già
sperimentato con successo dal 2015 che ha permesso l’arrivo sicuro di
migliaia di persone vulnerabili. Di fare pressioni, insieme alle altre
Regioni italiane, affinché: il Parlamento approvi un atto formale che
finalmente riconosca lo Stato di Palestina quale Stato libero e sovrano,
mettendo fine alle scorribande, che sono veri e propri atti criminali del
governo Netanyahu; il nostro Governo pretenda l’accesso sicuro degli
operatori umanitari nella Striscia e cessi immediatamente la vendita di armi
ad Israele, con il blocco di ogni esportazione di materiale militare o
dual-use; il Governo sospenda e non rinnovi il Memorandum d’intesa tra Italia
e Israele nel settore della difesa, attivo dal 2003, la cui scadenza
rappresenta un’opportunità per interrompere i rapporti di cooperazione
militare tra i nostri paesi. Ad intercedere affinché il Governo italiano si
faccia promotore, anche presso le istituzioni europee, dell’introduzione di
pesanti sanzioni economiche verso lo Stato di Israele, incluse restrizioni
commerciali e finanziarie, fino al rispetto del diritto internazionale e alla
cessazione delle violazioni dei diritti umani. A convocare un tavolo di
coordinamento regionale al fine di strutturare un programma di ‘accoglienza
integrato e diffuso’ per le persone che l’Umbria si renderà disponibile
a ricevere, coinvolgendo: le USL e le strutture sanitarie umbre disponibili
ad offrire assistenza psicofisica a feriti e malati, in particolare minori e
loro famiglie; le organizzazioni del terzo settore con esperienza in
emergenze umanitarie, valorizzando in particolare il ruolo di quelle realtà
– laiche e religiose – che hanno già gestito con successo l’accoglienza
dei profughi siriani in Umbria; l’Anci e gli Enti locali disponibili
all’accoglienza temporanea di famiglie evacuate, sulla base del modello già
sperimentato con successo nei comuni umbri per i profughi siriani. A
promuovere una rete di città e regioni europee per i corridoi umanitari,
utilizzando i gemellaggi esistenti (come quello Assisi-Betlemme), allo scopo
di coordinare l’accoglienza sanitaria a livello europeo; condividere best
practices e risorse; aumentare la pressione politica per l’apertura di canali
umanitari legali e sicuri; promuovere iniziative congiunte per il ripristino
del rispetto del diritto internazionale”.
Prima del voto Maria Grazia Proietti ha sottolineato “il rischio di un
allargamento del conflitto e di un ulteriore incremento delle già numerose
vittime civili. Non possiamo restare in silenzio. La nostra Costituzione
ripudia la guerra e il nostro Statuto ci impegna alla cultura della pace.
Servono dunque corridoi umanitari sicuri per evacuare minori e malati. Una
accoglienza diffusa, sostenuta dal volontariato, funziona bene e può
contribuire a salvare vite riducendo anche i costi per la collettività.
Votiamo oggi questa mozione, per la speranza che la politica possa essere
ancora strumento di salvezza”.
Per Nilo Arcudi (Tesei presidente – Umbria civica): “Sono temi che
colpiscono, al di là delle appartenenze politiche e delle valutazioni
ideologiche e culturali. Serve equilibrio e razionalità nell’affrontare
certe questioni internazionali. Grandi statisti e presidenti hanno tentato in
molte occasioni di trovare soluzioni per quell’area ma non ci sono
riusciti. Ci sono elementi importanti in questa mozione, come i corridoi
umanitari, il sostegno alle associazioni umanitarie, il tema degli aiuti che
non sempre arrivano dove dovrebbero e dell’accoglienza anche in Umbria. Ma
questioni di così grande rilevanza e delicatezza internazionale debbono
essere affrontate dal ministero degli Esteri. Nella mozione manca una cosa
fondamentale, ossia il riferimento al 7 ottobre e all’attentato
terroristico che ha scatenato tante delle dinamiche successive. Per questi
motivi siamo obbligati a non votare l’urgenza, per poter approfondire
queste tematiche, per avviare l’interlocuzione con i nostri rappresentanti
al Governo e per valutare le modifiche al testo utili a votarlo insieme”.
MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80389