
(AGENPARL) – Wed 18 June 2025 L’Assemblea legislativa approva all’unanimità la mozione di Francesco
Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd). Il documento firmato anche da
Eleonora Pace (FDI)
(Acs) Perugia, 18 giugno 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
approvato all’unanimità la mozione di Francesco Filipponi e Maria Grazia
Proietti (Pd) sulla “Tutela del polo idroelettrico di Terni e opposizione
alla chiusura del posto di teleconduzione da parte di Enel”. Dopo la
discussione sull’atto, anche Eleonora Pace (FDI) vi ha apposto la propria
firma.
Illustrando l’atto di indirizzo, Filipponi ha spiegato che “è necessario
chiedere ad Enel Green Power la sospensione delle decisioni operative
annunciate in attesa di un nuovo confronto istituzionale, manifestando la
contrarietà della Regione Umbria alla chiusura del Posto di Teleconduzione
di Terni e sottolineando il rischio di perdita di un presidio strategico per
la sicurezza idraulica, ambientale ed energetica dell’intero territorio. Si
tratta di un’infrastruttura strategica per la supervisione e il controllo
in tempo reale di un vasto sistema di impianti idroelettrici. Uno dei pochi
presidi territoriali ancora operativi nel centro Italia che, inoltre,
costituisce un patrimonio di competenze tecniche, conoscenze ambientali e
responsabilità civili sviluppato in decenni. Enel di recente ha comunicato
di voler procedere alla chiusura definitiva entro il primo ottobre 2025 e
ciò comprometterebbe l’occupazione locale, la capacità di presidio e
gestione in loco di fenomeni idraulici e climatici estremi. Filctem-Cgil,
Flaei-Cisl e Uiltec-Uil hanno già espresso la loro contrarietà a questa
decisione aziendale e la Regione ha manifestato la volontà di promuovere un
tavolo istituzionale con Enel e Governo per evitare lo stop. La Regione ha
già comunicato la contrarietà a tale decisione di Enel ed ha promosso
diversi incontri con le parti, con i sindacati e con Enel, per un confronto
sul tema, ma sempre constatando la volontà di Enel di voler procedere con i
propri piani. Per queste ragioni chiediamo un ulteriore impegno alla Giunta,
utile a garantire l’istituzione del tavolo tecnico con la partecipazione di
sindacati, istituzioni locali, autorità di bacino e Protezione Civile,
coinvolgere il Governo nazionale per la permanenza di un presidio pubblico di
sicurezza e monitoraggio idraulico sul bacino Tevere-Nera, vigilare sulla
tutela del personale coinvolto per il mantenimento dei livelli occupazionali,
senza trasferimenti forzati o demansionamenti ed effettuare una ricognizione
dell’impiantistica in termini di sicurezza idraulica”.
INTERVENTI
Luca Simonetti (M5s): “Ovviamente pieno appoggio a questa mozione. La
questione del polo idroelettrico di Terni è contraddistinta da due fattori:
i lauti guadagni da parte di chi ha potuto gestirlo e le scarse ricadute
economiche sui territori. Non possiamo che condividere le preoccupazioni dei
sindacati e difendere un impianto strategico per tutta l’Umbria”.
Maria Grazia Proietti (Pd): “E’ un tema non solo industriale ma anche
profondamente civico: difendere il posto di teleconduzione vuol dire tutelare
la sicurezza energetica e anche quella occupazionale per il territorio. La
decisione è stata comunicata senza il dovuto consulto con le istituzioni e
le parti sociali. Dobbiamo scongiurare una regia da remoto, che ci priverebbe
dei necessari interventi tempestivi. La chiusura poi colpisce sia gli
operatori specializzati che l’indotto che ruota attorno al polo. Avremmo
una perdita di competenze tecniche. I processi industriali si evolvono ma non
desertificando i territori. Già passiamo da 150 a meno di 20 tecnici, queste
non sono statistiche astratte, vogliono dire meno presidi sulle dighe in un
momento in cui i cambiamenti climatici presentano difficoltà aumentate. Un
grave arretramento in termini di sicurezza. Quindi bene un tavolo
istituzionale con Enel e governo, serve un atto politico chiaro di questa
assemblea. Chiediamo la sospensione delle procedure di chiusura e il
riconoscimento di questo presidio come infrastruttura imprescindibile.
Riguarda le persone e il territorio. Non dobbiamo subire le decisioni altrui
ma governarle, coi nostri tecnici e le nostre risorse”.
Eleonora Pace (FDI): “Questo atto è in linea con le medesime
preoccupazioni che ho espresso nell’interrogazione di
stamani. https://tinyurl.com/muh4exys [1] Possiamo quindi votare in maniera
unanime. Vorrei anche sottoscrivere l’atto per rafforzare l’impegno su
questa vicenda”.
Francesco Filipponi (Pd): “Ben favorevoli ad accogliere la firma del
consigliere Pace, l’unanimità è importante per il territorio ternano e
anche nei confronti di Enel e dei lavoratori coinvolti”.
Thomas De Luca (assessore regionale): “Già stamani nel question time
abbiamo esaminato la questione nei vari aspetti. La Giunta vi pone la massima
attenzione. Ribadisco l’assoluta necessità di avere piena contezza e
ricognizione dell’impiantistica, della sicurezza idraulica e dello
sfruttamento delle acque. La legge 1/2023 mette al primo punto la
fruibilità, la conservazione degli ecosistemi e degli habitat, quindi anche
regolare questioni annose come le variazioni idrometriche del lago di
Piediluco, che viene svuotato ogni giorno e ha un impatto sulla stabilità
stessa dell’abitato, per cui bisogna anche garantire la sicurezza delle
persone. Non ultimo l’aspetto turistico, con la necessità di garantire che
la cascata delle Marmore possa essere fruita quanto più è possibile,
questione che riguarda anche i territori limitrofi e le varie problematiche
relative al fiume Nera, alle possibili esondazioni, al lago di Corbara, di
Alviano. Una questione che non può essere declassata come una gestione
informatica, c’è invece l’assoluta necessità di avere un presidio sui
territori”. PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80396
[1] https://tinyurl.com/muh4exys