
(AGENPARL) – Tue 17 June 2025 Carabinere ucciso: dalla Chiesa (FI), “Inaccettabile poliziottii indagati”
“Il brigadiere Legrottaglie ha trovato la morte l’ultimo giorno in cui indossava la divisa da Carabiniere. La mattina seguente sarebbe andato in pensione. Solo chi ha vissuto in mezzo alle divise può comprendere ciò che quel brigadiere e la sua famiglia hanno provato in tanti anni di fatica, sacrifici, assenze da casa per proteggere i cittadini — per poi essere ucciso in quel modo”.
Lo ha detto Rita dalla Chiesa, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, intervenendo a Quarta Repubblica. “I due poliziotti che, nel conflitto a fuoco, hanno ucciso l’assassino del brigadiere sono stati indagati. È un’Italia che non mi piace. Ma è anche un’Italia che si sta ribellando. Per la prima volta ho visto un Paese reagire al fatto che due poliziotti siano stati messi sotto inchiesta. Cosa significa, per un poliziotto, essere indagato? Significa, intanto, uno stop alla carriera. Siamo abituati all’idea che chiunque possa ferire o uccidere un poliziotto o un carabiniere riuscendo comunque ad avere ragione. Ma questo non lo accetto più. E non lo accetta più nemmeno una parte sempre più ampia del Paese. A Bari c’è stata una mobilitazione, un urlo di dolore. Le auto dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili del Fuoco, tutte insieme, con le sirene accese a urlare la loro sofferenza, la loro richiesta di dignità e di rispetto da parte dello Stato. Un rispetto che, purtroppo, troppo spesso viene a mancare”. Dalla Chiesa ha poi letto in studio una lettera che un Carabiniere ha scritto ai due colleghi indagati. “A chi oggi processa, giudica, indaga da dietro una scrivania, chiediamo una sola cosa: provate a stare cinque minuti nei nostri stivali. Noi non chiediamo impunità. Noi chiediamo comprensione vera. Giustizia vera. E rispetto. (…). Carlo è morto da servitore dello Stato. Voi avete agito per onorare quel sacrificio. E oggi ci ritroviamo a dover spiegare perché in Italia fermare un assassino può costarti non solo la vita…ma anche un’indagine. Questo non è più solo uno Stato che non protegge i suoi servitori. È uno Stato che li giudica prima ancora di capire. A noi che ancora crediamo nel dovere restano solo due strade: resistere o arrenderci. Ma chi porta la divisa non si arrende mai”.
Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente
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