
(AGENPARL) – Mon 26 May 2025 CONFERENZA STAMPA 26 maggio 2025
I° edizione PREMIO STAMIRA- Comune di Ancona
In continuità con le numerose e diverse iniziative di comunicazione, prevenzione, formazione ed informazione della cittadinanza per contribuite al contrasto di ogni forma di discriminazione e di stereotipo “di genere”, e accogliendo la proposta del Forum della Donne del Comune di Ancona, l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ancona ha ideato un nuovo riconoscimento mirato a creare maggiore consapevolezza e ammirazione nei confronti di figure femminili di ieri e di oggi della nostra Comunità, di donne che hanno creduto in se stesse raggiungendo gli obiettivi cui aspiravano, quali modelli autorevoli ed efficaci da prendere ad esempio.
L’idea maturata è quella di istituire un “premio al valore civico” intitolato a Stamira, l’eroina anconetana che nell’assedio di Ancona del 1173 si ribellò ai soldati imperiali del Barbarossa a difesa della città e dedicato a quelle donne che, nate o vissute su questo territorio, stanno hanno lasciato- o stanno lasciando- un segno, a livello locale, nazionale ed internazionale.
L’oggetto del Premio, sancito da una delibera comunale, è specificamente “la celebrazione di una figura femminile del territorio anconitano, che con la propria virtù o attività disinteressata abbia concorso allo sviluppo del territorio, ovvero alla promozione della crescita civile ed alla coesione sociale della propria comunità, attraverso un impegno concreto nel campo del sociale, del lavoro, dell’industria, della ricerca, dell’arte, della cultura, della scuola, dello sport, del volontariato e dell’associazionismo o tramite atti di particolare valore sociale e umanitario, assistenziale e filantropico, distinguendosi pertanto nell’anno di riferimento”
Il riconoscimento- che consiste in una statuetta raffigurante Stamira accompagnata da un formale attestato di benemerenza- sarà assegnato annualmente nel corso della ricorrenza annuale della tradizionale “Festa del Mare”, che cade nel mese di settembre. E’ proprio il mare -difatti- lo scenario nel quale si muove Stamira, aggirandosi nottetempo negli accampamenti nemici a breve distanza dalla costa, per dare fuoco alle polveri scatenando esplosioni che getteranno nel caos gli assedianti.
“Gli obiettivi del Premio Stamira – spiega l’assessore alle pari Opportunità, Orlanda Latini- sono molteplici: valorizzare le storie di donne e le differenze di genere di cui sono portatrici, dato che il riconoscimento delle stesse differenze è alla base del riconoscimento di pari opportunità; valorizzare e rafforzare il ruolo della donna nei diversi ambiti della società e promuovere un approccio di genere nel sensibilizzare la società sulle potenzialità femminili e sulle relazioni umane e sociali positive messe in atto da donne anconitane, spesso invisibili nella Storia e ignorate nella contemporaneità. Inoltre, stimolare una riflessione sul ruolo delle donne nella comunità di appartenenza e diffondere e favorire la conoscenza di storie femminili straordinarie nell’ordinario”. Condivide in pieno i presupposti dell’iniziativa Antonella Azzaloni presidente del Forum delle Donne che si è insediato esattamente un anno fa e che tra le prime idee condivise, ha maturato quella di un riconoscimento pubblico per le donne che lasciano un segno nel territorio. “Siamo un gruppo formidabile di donne -ha detto la presidente- impegnate fortemente nel tessuto economico, culturale e sociale, eppure sempre disponibili a portare energie, proposte, progetti all’interno di questo organismo, la cui partecipazione è a titolo volontario. Divise in Commissioni- tra le quali si colloca quella denominata Gioia e Bellezza che intende valorizzare il contributo di sentimenti ed emozioni che le donne donano alla comunità (piuttosto che, viceversa, sposare il modello maschile per fare carriera) – abbiamo realizzato già svariate iniziative e in particolare un convegno dedicato all’urbanistica di genere con una esperta straordinaria che ci ha regalato grande soddisfazione”.
La partecipazione al Premio Stamira- per il quale è stato coniato uno specifico logo- sarà disciplinata da relativo Avviso Pubblico, che verrà pubblicato il 12 giugno.
Le candidature possono essere liberamente presentate da associazioni, enti, organismi o privati cittadini che vogliano segnalare, sostenere e valorizzare una figura femminile – anche alla memoria- ritenuta avere i requisiti per l’assegnazione . La candidatura deve essere accompagnata da una presentazione in cui siano esposte le motivazioni alla base della proposta oltre che da una breve biografia della candidata.
Successivamente alle segnalazioni pervenute verrà effettuata una istruttoria da parte dell’Assessorato alle Pari Opportunità sulla base di un apposito disciplinare.
Per il sostenimento dei costi l’Amministrazione Comunale potrà fare ricorso ad eventuali contributi e/o sponsorizzazioni di enti e fondazioni. Il premio sarà unico e assegnato- si diceva- alla Festa del Mare durante al quale si vorrebbe anche proporre un convegno dedicato a personaggi e ruoli femminili.
Nota storica: Stamira di Ancona è una figura leggendaria della storia medievale italiana, nota per il coraggio mostrato durante l’assedio della città di Ancona nel 1173. In quel periodo, Ancona era sotto attacco delle truppe imperiali guidate da Cristiano di Magonza, alleato dell’imperatore Federico Barbarossa. La città, schierata contro l’impero, resistette strenuamente. Spesso descritta come una donna anziana, Stamira –ma anche Stamura– svolse un ruolo cruciale nella difesa della città. Secondo la leggenda, durante uno degli assalti più critici, « discende, prende un tizzo acceso nella sinistra, nella destra ruota una scure, e colle trecce che gli scappavano fuori dell’elmo arriva nel campo e grida: —« uomini, vi avranno dunque ad insegnare le donne come per la patria si debba morire? —E che v’arrestano dall’ incendiare quelle macchine, che saranno la rovina d’Ancona nostra, pochi sassi lanciati ed alcune saette? Guerrieri, guerrieri, seguite me che son donna, guerrieri, guerrieri, seguite Stamura ». — E detto si slancia agitando il tizzo infiammato, fra mezzo ad un inferno di balestrati proiettili, s’avvicina alla torre, a difesa della sua testa fa mulinello della scure, il tizzo appicca ai travami, e tanto e tanto quivi lo tiene, che la fiamma s’apprende, si dilata ed investe la macchina fatale.» 1)
La devastante esplosione fece poi ritirare gli assedianti. Il gesto eroico contribuì a salvare Ancona, anche se a costo della sua vita.
1) Govean F., Stamura d’Ancona, Torino, 1848, p.10