
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 Nota dei Gruppi consiliari dell’opposizione
(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – “In merito a quanto accaduto nel corso
della seduta dell’Assemblea legislativa del 6 maggio scorso, riteniamo
doveroso ristabilire la verità rispetto alle dichiarazioni rilasciate dalla
Governatrice Proietti. La presidente ha cercato di giustificare la propria
assenza in Aula affermando di essere stata convocata a Roma per partecipare a
una seduta della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, impegno
che, a detta della Proietti, sarebbe sopraggiunto in un secondo momento
rispetto alla convocazione del Consiglio. I fatti però, supportati da
documenti ufficiali, raccontano una realtà ben diversa. La seduta del
Consiglio regionale, inizialmente prevista per giovedì 8 maggio, è stata
anticipata al 6 maggio ore 10 per assecondare, così ci è stato riferito,
l’agenda della Presidente. Peccato che l’impegno istituzionale a Roma non
solo fosse già stato formalmente comunicato alla Regione alle ore 12.54 del
30 aprile, ma addirittura gli assessori alla sanità di tutte le Regioni
erano stati preavvisati il giorno precedente, 29 aprile, con una
comunicazione via mail ricevuta alle ore 12.36. La convocazione del Consiglio
per il 6 maggio è avvenuta solo nel pomeriggio del 30 aprile scorso, alle
ore 17.30, pertanto, quando la maggioranza ha stabilito di anticipare la
seduta, era perfettamente consapevole che la Presidente sarebbe stata assente
in Aula”, così, in una nota i consiglieri regionali dell’opposizione,
Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria Civica), Enrico
Melasecche Germini (Lega), Matteo Giambartolomei (FdI), Eleonora Pace (FdI),
Laura Pernazza (FI), Andrea Romizi (FI), Donatella Tesei (Lega).
“Ma non è tutto – continuano -: durante la riunione dei capigruppo,
svoltasi nella mattinata del 29 aprile, non era stato raggiunto alcun accordo
unanime sullo spostamento della data della seduta del Consiglio regionale
dall’8 al 6 di maggio. La decisione è stata imposta dalla maggioranza, che
ha ignorato ogni richiesta di buonsenso e collaborazione istituzionale. La
ricostruzione fornita successivamente dalla presidente Proietti – spiegano
-, secondo cui l’impegno a Roma sarebbe intervenuto dopo la convocazione
del Consiglio, è una palese mistificazione dei fatti, e lo dimostrano prove
concrete e ufficiali”.
“Con questo comportamento la Presidente ha deciso consapevolmente di
sottrarsi al confronto in Aula su temi cruciali, come le problematiche legate
al punto nascita di Spoleto. Non solo: la maggioranza ha negato al Consiglio
un confronto pieno e trasparente con la Giunta, dal momento che nemmeno gli
assessori presenti sono stati delegati a rispondere. È inaccettabile che si
pretenda di svuotare il ruolo dell’Assemblea legislativa e di ridurla a
mero strumento nelle mani dell’Esecutivo, evitando il dibattito sui temi
che toccano la vita quotidiana dei cittadini umbri, ed è ancora più grave
che si tenti di coprire tali scelte con dichiarazioni false”.
“Il nostro dovere – concludono – è difendere la verità e la dignità
delle istituzioni: lo abbiamo fatto lasciando l’Aula in segno di protesta e
continueremo a farlo ogni volta che sarà necessario per impedire derive
autoritarie e opache nella gestione dei lavori dell’Assemblea
legislativa”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80222