
MAMONE CAPRIA: L’EOLICO OFFSHORE È UN’OPPORTUNITÀ, NON UNA MINACCIA. LA SARDEGNA APRA UN CONFRONTO
“La Sardegna ha davanti a sé un’occasione unica: diventare un modello nazionale ed europeo di indipendenza energetica grazie anche all’eolico offshore. Ma per coglierla è necessario un cambio di prospettiva da parte della Regione. La contrarietà manifestata dalla Regione Sardegna verso una presunta invasione di progetti di impianti eolici offshore rischia gravemente di compromettere un futuro fatto di energia pulita, sviluppo economico e posti di lavoro qualificati” – è quanto ha dichiarato il Presidente dell’Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, Fulvio Mamone Capria, al termine del convegno “Analisi di possibili traiettorie per la transizione energetica in Sardegna”, tenutosi presso la Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari e voluto da Coordinamento FREE, Italia Solare e CIB – Consorzio Italiano Biogas, associazioni che hanno promosso e finanziato lo studio presentato, con la collaborazione anche di Sardegna Rinnovabile, Università degli Studi di Cagliari e del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura.
“La Sardegna potrebbe diventare un hub infrastrutturale per la produzione di galleggianti in cemento armato nell’area oristanese, un esempio virtuoso di filiera industriale favorendo l’inserimento di centinaia di figure professionali dedicate all’internazionalizzazione di questi manufatti, come sta accedendo nel vicino porto di Marsiglia a sud della Francia. Uno sbocco realistico professionale per i giovani che, al contrario, sono sempre più spesso costretti a lasciare l’isola per affermarsi altrove dopo i loro studi. Diamo una risposta a questa nuova generazione e ad un futuro green per un territorio ancora condizionato oggi dalle sue attive centrali a carbone e da progetti strategici vecchi” – prosegue Mamone Capria.
“L’eolico offshore non è una minaccia per il paesaggio né per il turismo. È una tecnologia matura, sicura e compatibile con l’ambiente, come dimostrano esperienze virtuose in tutta Europa. Con una pianificazione attenta e un dialogo trasparente con i territori, è possibile valorizzare le potenzialità dell’isola senza compromettere le sue bellezze naturali. Le fonti fossili pesano sui costi di cittadini e imprese e anche sull’ambiente in cui viviamo, accelerando i distruttivi cambiamenti climatici, mentre le rinnovabili possono offrire una via concreta per l’autonomia energetica. Chiediamo quindi alla Regione di aprire confronti costruttivi, per non limitare lo sviluppo sostenibile di questo territorio e non penalizzare i cittadini sardi già vittime di fake news e ricostruzioni surreali della realtà energetica che vogliamo offrire. La nostra Associazione ribadisce la disponibilità a collaborare con istituzioni, enti locali e comunità per costruire un futuro energetico sostenibile, sicuro e condiviso. La Sardegna ha tutto ciò che serve per guidare il cambiamento, e contribuire alla transizione energetica dell’intero Paese” – conclude il Presidente.