
(AGENPARL) – Wed 14 May 2025 Ruotolo (PD): In Calabria violazione del diritto alla salute. Monitorare l’uso dei fondi europei e garantire l’accesso alle cure essenziali
“Dal 2010 la Calabria è sottoposta a un commissariamento sanitario che, lungi dal migliorare il sistema, ha aggravato disuguaglianze, inefficienze e sfiducia nelle istituzioni. Oggi, la Calabria presenta i peggiori indicatori sanitari d’Italia: nel solo 2023, oltre 70.000 cittadini sono stati costretti a curarsi fuori Regione, generando una spesa per mobilità sanitaria passiva superiore ai 300 milioni di euro. Gli indicatori di prevenzione sono tra i più bassi d’Italia: appena il 6,1% della popolazione ha effettuato il test per il sangue occulto nelle feci (media nazionale 34,9%), solo il 16,4% ha fatto una mammografia (Italia 55,4%) e appena il 27,2% ha avuto accesso a Pap test o HPV. I tempi medi di risposta delle ambulanze superano i 27 minuti, ben oltre lo standard nazionale di 18. L’indice di speranza di vita in buona salute è fermo a 55,4 anni, contro una media nazionale di oltre 60. La Calabria ha il più alto tasso di mortalità infantile in Italia. E un bambino che nasce in Calabria ha 4 anni in meno di aspettativa di vita rispetto a qualsiasi altra regione italiana”. Inizia così la lettera inviata da Sandro Ruotolo, europarlamentare del Partito democratico al Commissario europeo per la Salute e il Benessere degli animali Olivér Várhelyi sull’emergenza sanitaria in Calabria e la tutela del diritto alla salute nell’Unione europea.
“L’impatto di queste diseguaglianze non è solo sanitario, ma incide profondamente sulla coesione sociale e sull’uguaglianza tra cittadini europei – continua la lettera. Nonostante gli ingenti finanziamenti europei destinati alla sanità tramite fondi di coesione, PNRR e programma EU4Health, la capacità attuativa è drammaticamente insufficiente. Nessuno dei progetti della Missione 6 “Salute” del PNRR (20 ospedali di comunità e 61 Case della comunità) risulta completato; molti sono in stallo o a rischio obiettivo”.
Alla luce di questa situazione Ruotolo chiede al Commissario Várhelyi di “valutare l’attivazione di una procedura di monitoraggio rafforzata sull’uso dei fondi europei destinati alla sanità in Calabria, di promuovere un’iniziativa straordinaria nell’ambito del programma EU4Health, per supportare la capacità amministrativa e garantire l’accesso universale alle cure essenziali e infine di riferire pubblicamente al Parlamento europeo sulle azioni che la Commissione intende intraprendere per assicurare che in tutte le Regioni europee, compresa la Calabria, sia garantito il diritto alla salute”.