
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 RPT CHIMICA, MOZIONE M5S ALLA CAMERA: ENI CHIARISCA SU CHIUSURE BRINDISI E PRIOLO
rpt CHIMICA, MOZIONE M5S ALLA CAMERA: ENI CHIARISCA SU CHIUSURE BRINDISI E PRIOLO
Roma, 29 aprile 2025 – “I deputati del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Patty L’Abbate, Gianmauro Dell’Olio, Leonardo Donno, Marco Pellegrini, Carla Giuliano, Enrico Cappelletti e Antonio Ferrara hanno presentato alla Camera una mozione per chiedere al Governo di intervenire con urgenza sulla crisi che sta investendo il settore della chimica di base in Italia, a partire dagli impianti di Brindisi e Priolo, oggetto di un piano di dismissione da parte di ENI Versalis con assenza di riconversione green e continuazione di produzione con impianti a basso impatto ambientale. “Abbiamo presentato questa mozione per conoscere le reali intenzioni di ENI sulla chiusura degli impianti di cracking senza una riconversione green, per chiedere l’immediata audizione dell’amministratore delegato presso le competenti Commissioni parlamentari,” dichiarano i firmatari. “ENI è una società partecipata dallo Stato, e proprio per questo non può dismettere settori strategici senza rendere conto al Parlamento e al Paese. La mozione denuncia la grave mancanza di un piano di riconversione chiaro e coerente a tutela della salute dei cittadini e della continuità lavorativa, e sottolinea il rischio concreto di un colpo fatale alla filiera della chimica di base nazionale, fondamentale per settori strategici come sanità, alimentare, automotive, edilizia e green tech. Il disallineamento tra la chiusura degli impianti e l’avvio di nuove produzioni sostenibili non solo mette a rischio migliaia di posti di lavoro, ma compromette l’intero sistema industriale del Paese” – spiegano i deputati. “L’Italia rischia di essere il primo Paese europeo a uscire dalla produzione dell’etilene, con ricadute pesanti sulla nostra autonomia produttiva e climatica. La nostra mozione – i cui contorni sono stati definiti anche a seguito di un incontro con la Cgil, in prima fila al nostro fianco in questa battaglia – chiede al Governo di fare ciò che finora non ha fatto: esercitare il suo ruolo di indirizzo e controllo sulle società partecipate, soprattutto quando sono in gioco scelte strategiche che riguardano la tenuta economica, sociale e industriale del Paese. Non è più accettabile che lo Stato sia azionista silenzioso mentre si smantella un intero settore produttivo” concludono i deputati.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle