
(AGENPARL) – Mon 14 April 2025 DOMANI IN PIAZZA UMBERTO LA CERIMONIA DI INTITOLAZIONE
A SABINA ANEMONE DELLA PALAZZINA “GOCCIA DEL LATTE”
Si terrà domani, martedì 15 aprile, alle ore 11, in piazza Umberto, alla presenza del sindaco e della consigliera comunale e metropolitana delegata alla pianificazione territoriale e del paesaggi metropolitano, l’intitolazione della storica palazzina “Goccia del latte” a Sabina Anemone, prima donna medico pediatra laureata e specializzata all’Ateneo barese, professionista capace e generosa che ha messo la sua esperienza al servizio della cura dei bambini e delle mamme in condizioni di disagio economico e sociale.
Alla cerimonia interverranno la presidente del Municipio I e gli alunni delle classi quinte della scuola primaria Mazzini.Sabina Anemone è una donna che ha precorso i tempi lavorando come medico e sfidando i pregiudizi che al tempo volevano le donne esclusivamente mogli e madri e che, con il suo lavoro, ha contribuito alla crescita della città occupandosi con grande attennzione specie dei bambini e delle mamme in condizioni di povertà.
Per queste ragioni l’amministrazione comunale ha scelto di intitolarle il fabbricato noto come “Goccia del latte” – tutelato ope legis dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari-: non solo per perpetuare la memoria di una donna che ha lasciato un segno tangibile nella storia della comunità locale, ma anche per celebrare il suo coraggio e la sua determinazione.
CENNI BIOGRAFICI
Sabina Anemone nasce a Giovinazzo il 12 dicembre del 1913. Nel 1937, è la prima donna a conseguire la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari, specializzandosi poi in pediatria nel 1940.
Spinta dalla passione verso i bambini, per tutto il periodo bellico svolge la sua attività presso l’Ospedale Sanatorio Cotugno, curando i neonati affetti da tubercolosi e prestando, nel contempo, visite gratuite alle mamme in difficoltà presso l’ambulatorio comunale “Goccia del latte”, in piazza Umberto, suscitando ammirazione da parte di tutta la comunità.
Direttrice del reparto infettivi dell’Ospedaletto dei Bambini, nel 1971 diventa insegnante di Igiene e Anatomia all’Istituto Tecnico Femminile di Bari fino al raggiungimento della pensione.
Muore a Bari all’età di 91 anni.