
(AGENPARL) – lun 16 maggio 2022 Ufficio stampa Cnr
Emanuele Guerrini
Responsabile
Marco
Ferrazzoli,
06.4993.3383
P.le Aldo Moro 7, Roma
Venezia come paradigma dell’allagamento costiero
In una ricerca dell’
Istituto di scienze marine del Cnr
, in collaborazione con l’Università del
Salento e l’Università di Zagabria, la città di Venezia è usata come modello per comprendere la
è stato pubbl
icato
ientific Reports
La particolare intensità dell’evento di allagamento del 12 novembre 2019 che ha interessato Venezia
e le coste del Nord Adriatico è dovuta alla sovrapposizione di diversi fenomeni (marea, mareggiata,
un livello anomalo del
Mar Adr
iatico
ed il passaggio di un ciclone in veloce movimento) che operando
Venezia, chiamata localmente Acqua Granda.
costiere.
Uno studio pubblicato su
Scientific Reports
condotto dall’Istituto di scienze marine del Consiglio
nazionale delle ricerche (Cn
Ismar), in collaborazione con l’Università del Salento e l’Università di
Zagabria rileva che gli eventi di allagamento non sono da attribuire esclusivamente a forti mareggiate,
ma sono riconducibili anche ad altri processi che agiscono su diverse scale t
emporali (da poche ore a
diversi anni) e spaziali (da pochi a migliaia di km) e possono verificarsi contemporaneamente
(compound events). “A causa dell’aumento del livello medio relativo del mare (che risulta dalla
subsidenza della superfice su cui sorge l
a città e dall’innalzamento del livello medio del mare), la
di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr
Ismar). L’analisi della serie storica delle
misure del livello del mare ha inoltre evidenziato una tendenza all’aumento dell’intensità e/o
principalmente dovuta a processi a lunga scala temporale (stagionale, interannuale e interdecadale)
particolarmente allo studi
o in quanto dal 1872 il livello del mare viene monitorato e la città è
frequentemente esposta ad eventi di allagamento la cui frequenza è aumentata nel tempo. La città
ed è un caso studio di rilevanza internazionale in quanto sito protetto dall’UNESCO”, aggiunge il
ricercatore Cnr
Ismar.
L’analisi statistica ha evidenziato una significativa anticorrelazione tra la marea causata
dall’attrazione gravitazional
e che i corpi celesti esercitano sulla massa d’acqua (marea astronomica) e