
(AGENPARL) – gio 06 marzo 2025 ALLEGATO A
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Piano Strategico 2025-2027
per la tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro
Introduzione
A partire dal 2018, la Regione del Veneto ha introdotto una nuova modalità di lavoro fondata sulla
partecipazione attiva, nella programmazione delle attività, non solo dei componenti del Comitato
Regionale di Coordinamento (come previsto dalla normativa nazionale), ma di tutti gli Enti e le Parti
Sociali di livello regionale, per raggiungere la maggiore efficacia e capillarità possibile.
Ciò ha portato all’approvazione, grazie al contributo di tutti i partecipanti, di specifici documenti di
programmazione triennale, i cosiddetti “Piani Strategici”, frutto dell’impegno congiunto di Pubblica
Amministrazione e Parti Sociali.
Alla base dei Piani, c’è il concetto che la tutela della salute negli ambienti di lavoro contribuisce in
modo determinante a sostenere la ripresa economica e che la Pubblica Amministrazione deve
migliorare la propria attività di controllo e semplificazione della normativa, affiancando all’attività di
repressione, importante ma non esclusiva, l’attività di assistenza.
Ad oggi, sono stati avviati 2 Piani Strategici.
“Piano strategico 2018-2020 per il consolidamento e il miglioramento delle attività a tutela
della salute e della sicurezza dei lavoratori”
“Nuovo Piano strategico 2021-2023 per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro”
Il “Nuovo Piano Strategico 2021-2023 per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro”, in
considerazione di alcuni ritardi legati alla Pandemia da Sars-CoV-2, ha visto il protrarsi delle attività
fino all’anno 2024, durante il quale sono comunque iniziati i lavori di programmazione e stesura del
Piano Strategico successivo.
Alla luce di ciò, il presente documento intende illustrare il “Piano Strategico per la tutela della Salute
e della Sicurezza sul Lavoro” per il triennio 2025-2027, in continuità con i precedenti.
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Principali documenti strategici di riferimento
Unione Europea: Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro
2021-2027 – Sicurezza e salute sul lavoro in un mondo del lavoro in evoluzione
Anticipare e gestire i cambiamenti nel nuovo mondo del lavoro determinati dalle transizioni
verde, digitale e demografica
migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali
migliorare la preparazione in caso di potenziali crisi sanitarie future
Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 (Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province
Autonome di Trento e Bolzano, Rep. Atti n. 127/CSR del 6 agosto 2020) e, quale documento attuativo
regionale, Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 approvato con DGR 1858 del 29 dicembre
2021:
Macro-Obiettivo 1 – Malattie croniche non trasmissibili
PP3: “Luoghi di lavoro che promuovono salute”. Il Programma agisce su fattori non
tradizionalmente associati al rischio lavorativo, con un approccio orientato al modello
di Comprehensive Workplace Health-Total Worker Health. Esso, utilizzando la leva
della Responsabilità Sociale d’Impresa, mira a rendere il luogo di lavoro un ambiente
“favorevole alla salute”; propone un percorso strutturato che coinvolge le figure
aziendali strategiche (RSPP, Medico Competente, RLS, Rappresentanze Sindacali,
Risorse Umane, ecc.) ed i lavoratori stessi, nonché il Datore di lavoro, per mettere in
atto pratiche raccomandate in tema di comportamenti preventivi/salutari, in
particolare negli ambiti di Alimentazione, Tabagismo, Attività Fisica, Alcol e
Dipendenze.
Macro-Obiettivo 4 – Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
PP6: “Piano Mirato di Prevenzione”. Il Piano Mirato di Prevenzione è un nuovo
modello di intervento attivo che rappresenta l’evoluzione del controllo aziendale
mediante processi di prevenzione volti al miglioramento delle misure generali di
tutela e non alla sola verifica dell’applicazione della norma. I Comitati di
Coordinamento, regionale e provinciali, ai sensi dell’articolo 7 del d.lgs 81/2008,
costituiscono il principale contesto di pianificazione, confronto e monitoraggio degli
interventi, coinvolgendo in modo proattivo i datori di lavoro, le figure della
prevenzione e le associazioni di categoria. L’azione dei Servizi SPISAL si orienta
verso il supporto/assistenza al mondo del lavoro, al fine di raggiungere anche e
soprattutto le piccole e medie imprese, che costituiscono gran parte del tessuto
produttivo veneto.
PP7: “Prevenzione in edilizia ed agricoltura”. Il Programma prevede un percorso
strutturato, con riferimento ai gruppi di lavoro istituiti presso il Gruppo Tecnico
Interregionale SSL, in collaborazione con INAIL e con Ispettorato nazionale del
Lavoro (INL) coinvolgendo le figure strategiche della sicurezza per conto della
committenza (committenti, responsabili dei lavori, professionisti, CSP/CSE), quelle
aziendali (RSPP, Medico Competente, RLS, Rappresentanze Sindacali, ecc.), i
lavoratori stessi oltre che il Datore di lavoro, al fine di mettere in atto azioni efficaci e
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sostenibili basate su evidenze di efficacia e/o Buone Pratiche validate, in tema di
prevenzione degli infortuni nei cantieri edili e nel settore agricolo ed emersione delle
malattie professionali nei lavoratori dei relativi comparti.
PP8: “Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie
professionali dell’apparato muscolo-scheletrico e del rischio stress correlato al
lavoro”. Le attuali evidenze confermano la necessità di focalizzare l’attenzione su tali
tre aree di rischio particolarmente significative, ma allo stesso tempo fortemente
sottostimate. In particolare gli sforzi andranno indirizzati all’emersione delle
patologie di origine professionale, all’applicazione del modello di
prevenzione/vigilanza/assistenza tipico del piano mirato di prevenzione,
all’implementazione dei sistemi di raccolta e condivisione delle banche dati già
previste dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i.
La durata temporale del vigente Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e il prossimo avvio del
nuovo Piano Nazionale della Prevenzione, potrebbero comportare una rimodulazione delle attività del
presente Piano Strategico 2025-2027 in funzione delle eventuali nuove indicazioni di livello
nazionale.
Regione del Veneto: Piano Strategico 2018-2020 per il consolidamento e il miglioramento delle
attività a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori (DGR 1055/2018): in continuità col
precedente Piano Strategico, si confermano le linee strategiche generali di seguito riportate, che
definiscono la cornice degli interventi necessari, da realizzarsi integrando funzioni e responsabilità di
tutti i soggetti attivi del sistema pubblico e privato della prevenzione, in un impegno congiunto tra
Pubblica Amministrazione e Parti Sociali.
Tutela della salute e ripresa economica
La tutela della salute negli ambienti di lavoro contribuisce in modo determinante a sostenere
la ripresa economica: a tal fine, il sistema regionale della prevenzione deve migliorare la
propria attività di controllo e semplificazione della normativa, affiancando all’attività di
repressione, importante ma non esclusiva, l’attività di assistenza.
Aumento e miglioramento nella gestione delle risorse
La riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale avviata con la legge regionale 19/2016
rappresenta un’occasione importante per la diffusione delle migliori esperienze condotte e per
proporre una governance del sistema della prevenzione che contemperi esigenze di efficienza
e razionalizzazione delle risorse con l’aggiornamento delle competenze in linea con i nuovi
Livelli Essenziali di Assistenza. In questo contesto, si ritiene strategico il sostegno delle
professionalità presenti nei servizi SPISAL, per loro natura multidisciplinari, per poter essere
adeguate alla crescente complessità dei processi di lavoro e delle dinamiche che determinano
l’insorgere di infortuni e malattie professionali, afferenti a tematiche strutturali, di processo,
organizzative, procedurali e comportamentali.
Evoluzione del controllo negli ambienti di lavoro
La Regione del Veneto ha avviato negli ultimi anni un percorso di condivisione degli obiettivi
e delle attività di prevenzione del sistema degli SPISAL; tale percorso richiede tuttavia un
ulteriore impegno per superare le disomogeneità ancora presenti nella gestione delle risorse e
dei processi di lavoro. Si ritiene necessario valorizzare le attività di prevenzione effettuate dal
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sistema SPISAL (non solo vigilanza, ma anche assistenza), orientando l’esercizio dei compiti
istituzionali al risultato di prevenzione e riducendo il peso degli adempimenti a prevalente
valenza formale. Inoltre, assume una rilevanza strategica intensificare gli interventi rivolti a
migliorare nelle Imprese la gestione del rischio, promuovendo modelli di organizzazione per
la gestione della sicurezza sul lavoro. Infine, qualora nel corso delle attività di vigilanza si
rilevi il rispetto della legge e non ricorrano le condizioni per provvedimenti sanzionatori,
spesso emerge comunque la necessità di migliorare le condizioni di lavoro e/o la qualità della
valutazione e gestione dei rischi; pertanto si ritiene utile, in un sistema produttivo avanzato e
con alta sensibilità sui temi della prevenzione, stimolare i Servizi SPISAL a formulare
indicazioni per il miglioramento, ricercando l’impegno volontario della parte aziendale e
realizzare in un determinato tempo i miglioramenti proposti e la disponibilità a sottoporsi alla
verifica di quanto attuato.
Condivisione delle migliori esperienze
Il miglioramento dei livelli di tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori si realizza
anche attraverso la registrazione sistematica e la condivisione dei miglioramenti che le
Imprese attuano negli ambienti di lavoro, di propria iniziativa o indotti dall’intervento del
sistema SPISAL, raccogliendo soluzioni e buone prassi. Analogamente, si ritiene essenziale
anche la diffusione a livello regionale delle migliori esperienze realizzate dai singoli ambiti
locali.
Piano Oncologico Nazionale 2023 – 2027 (documento di pianificazione e indirizzo per la
prevenzione e il contrasto del cancro) e, quale documento attuativo regionale, Approvazione del
Programma quinquennale di definizione degli obiettivi regionali per l’attuazione del Piano
Oncologico Nazionale (PON) 2023-2027 (DGR n. 273 del 21 marzo 2024):
Neoplasie Professionali
Linea Strategica 7 “Attuazione di Piani Mirati di Prevenzione (PMP) per la
gestione di rischi emergenti”. La gestione dei rischi cancerogeni emergenti può essere
sostenuta anche attraverso la modalità del Piano Mirato di Prevenzione in un
approccio completo che comprende il coinvolgimento di esperti del settore, parti
sociali e autorità competenti per garantire la massima efficacia nelle misure
preventive e protettive.
Linea Strategica 8 “Promozione della conoscenza, nel mondo della scuola, dei
principali cancerogeni professionali e dei rischi ad essi associati”. La diffusione di
conoscenze sui cancerogeni professionali in ambito scolastico è essenziale per far
maturare una consapevolezza di tali rischi nei futuri lavoratori. Destinare un percorso
formativo a docenti e studenti in tema di cancerogeni, ha lo scopo di trasmettere
informazioni importanti agli studenti, preparandoli a riconoscere i pericoli legati
all’esposizione a tali sostanze nei luoghi di lavoro al fine di adottare comportamenti
corretti e sicuri.
Linea Strategica 9“Perfezionamento delle attività di sorveglianza sanitaria degli
ex-esposti ad amianto garantite dal Sistema Sanitario Regionale”. La Regione del
Veneto garantisce la sorveglianza sanitaria dei soggetti con pregressa esposizione
professionale ad amianto in accordo con i Livelli Essenziali di Assistenza. Si intende
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inoltre migliorare ulteriormente l’erogazione di tali prestazioni, individuando le
modalità assistenziali più appropriate e favorendo l’accesso ai servizi in modo
tempestivo.
Le azioni descritte nel presente Piano concorrono anche al raggiungimento di uno degli
obiettivi definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile
Obiettivo 8 “Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile,
un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti”
Traguardo 8.8 “Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo
sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, in particolare le donne, e i
precari”
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Approfondimento: nuovi criteri per l’utilizzo dei fondi derivanti da sanzioni
La Regione del Veneto, nel rispetto della normativa statale che prevede che i fondi derivanti dal
pagamento delle sanzioni conseguenti a violazioni della normativa siano destinati a finanziare
iniziative di prevenzione negli ambienti di lavoro, ha inteso definire nuovi criteri e indirizzi per
l’utilizzo delle risorse, valorizzando tale meccanismo virtuoso.
Infatti, in applicazione della normativa statale, con Legge Regionale (LR) 23 novembre 2012, n. 43
era stato modificato l’art. 8 della Legge regionale 16 agosto 2007, n. 23 “Disposizioni di riordino e
semplificazione normativa, collegato alla legge finanziaria 2006 in materia di sociale, sanità e
prevenzione”, inerente lo sviluppo e miglioramento, tra l’altro, delle attività dei servizi di
prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) dei Dipartimenti di Prevenzione
delle Aziende ULSS, attraverso l’introduzione dei nuovi commi 1 e 1bis.
In particolare, l’art. 8, co. 1bis aveva sancito il criterio di riparto delle risorse presenti nel menzionato
capitolo regionale, alla luce del quale queste ultime venivano erogate con periodicità annuale a favore
delle Aziende ULSS, in proporzione all’ammontare delle sanzioni applicate dai rispettivi SPISAL,
con le seguenti modalità:
– un terzo da destinarsi alla realizzazione di progetti formativi in materia di tutela della salute e
della sicurezza sul lavoro;
– un terzo per garantire il raggiungimento dei livelli essenziali e assistenziali previsti dalla
normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
– un terzo da destinarsi alla realizzazione di progetti di sostegno alle imprese e ai lavoratori in
materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, in conformità alle linee di indirizzo
del Comitato regionale di coordinamento di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 81/2008.
Partendo da tale criterio di riparto, la Giunta regionale del Veneto inoltre, con DGR 14 maggio 2015,
n. 750 e successivamente con DGR 27 gennaio 2016, n. 56 aveva ulteriormente specificato i criteri
per l’attribuzione alle Aziende ULSS degli importi introitati e confluiti nel capitolo regionale,
incaricando la Fondazione Scuola di Sanità Pubblica – SSP della realizzazione di progetti formativi in
materia di salute e sicurezza sul lavoro a favore degli operatori.
La rigida ripartizione degli introiti definita dai criteri di cui alla LR n. 23/2007 (modificata dalla LR n.
43/2012), come specificati dai provvedimenti regionali sopra citati, tuttavia, non aveva portato sempre
ad un ottimale ed efficiente impiego delle risorse disponibili, tanto da indurre il Legislatore regionale,
con LR 24 gennaio 2020, n.1, a modificare tali modalità di riparto, per rispondere alle esigenze di
seguito sintetizzate:
– agevolare la realizzazione di iniziative a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, sia
di livello regionale che locale;
– centralizzare la gestione amministrativa – contabile delle somme introitate per il tramite di
Azienda Zero – Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto, secondo le
indicazioni programmatorie e i criteri annualmente definiti dalla Giunta regionale;
– valorizzare il ruolo del Comitato Regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e
vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, istituito ai sensi dell’art. 7 del d.lgs.
81/2008, rappresentativo di Enti e Parti Sociali;
– ripartire le somme introitate sulla base della distribuzione dei rischi lavorativi e delle
specifiche esigenze di ciascun territorio e non più in proporzione all’ammontare delle sanzioni
applicate dai rispettivi SPISAL.
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E’ importante sottolineare che nel complesso percorso di approvazione di tale nuova disciplina, è stato
determinante il confronto con le Parti Sociali, avvenuto nell’ambito del “Comitato Regionale di
Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
La Giunta Regionale, in data 6 agosto 2024, ha approvato la DGR 911 avente ad oggetto “Revisione
dei criteri di riparto dei fondi derivanti dalla riscossione delle sanzioni pecuniarie in tema di salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro”. LR n. 23/2007, come modificata dalla LR n. 1/2020”.
I nuovi criteri di riparto proposti presentano i seguenti elementi di novità:
1. incremento dei finanziamenti a sostegno dei Livelli Essenziali di Assistenza (sorveglianza,
prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) e dei progetti di formazione,
nonché a supporto di progetti di sostegno ad imprese, enti e lavoratori, definiti dai rispettivi
Comitati Provinciali di Coordinamento;
2. individuazione di strumenti volti a riconoscere, anche a livello economico, il ruolo degli
operatori SPISAL, stante la complessità delle funzioni attribuite e le responsabilità connesse
all’assunzione di decisioni complesse nel campo della tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori, in particolare nell’ambito di indagini giudiziarie finalizzate alla ricerca di profili di
responsabilità nel caso di malattie professionali e infortuni sul lavoro, anche alla luce di un
contesto di progressiva perdita delle risorse professionali e di depauperamento delle dotazioni
organiche;
3. individuazione di un finanziamento destinato al coordinamento e al sostegno di iniziative
centralizzate di livello regionale, per supportare la realizzazione di iniziative in materia di
salute e sicurezza negli ambienti di lavoro di livello regionale;
4. individuazione di un finanziamento destinato al supporto di attività di formazione,
prevenzione e promozione in materia di salute e sicurezza sul lavoro da realizzare nel sistema
educativo (scuole di ogni ordine e grado), a supporto delle attività gestite annualmente dal
SiRVeSS – Sistema di Riferimento Veneto per la Salute e sicurezza nelle Scuole.
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Analisi di Contesto: imprese, lavoratori, infortuni, malattie professionali
973.871 donne (fonte: Regione del Veneto – anno 2023). Il tasso di occupazione è 75,7 (età 20-64 aa).
nel 2022), poco meno della metà sono infortuni riconosciuti in occasione di lavoro.
Riguardo l’andamento temporale degli infortuni denunciati, riconosciuti, riconosciuti non in itinere e
gli infortuni riconosciuti in occasione di lavoro nel periodo 2010-2022, si osserva un considerevole
aumento delle denunce nell’ultimo anno.
Nel 2022 gli infortuni dovuti al Covid-19 rappresentano ancora una quota rilevante (soprattutto nella
prima parte dell’anno per il diffondersi della variante Omicron), mentre gli altri, pur in crescita
rispetto al 2020 caratterizzato dalla chiusura delle attività produttive durante il lockdown, si
mantengono ad un livello più basso rispetto al periodo pre-pandemico.
Gli infortuni in occasione di lavoro nel periodo pre-pandemia coinvolgevano nel 75% dei casi soggetti
di sesso maschile; con la comparsa degli infortuni dovuti al Covid-19 negli ultimi 3 anni questa
percentuale si è abbassata al 60% circa. Complessivamente l’età media è di 43,4 anni (45,2 per le
femmine, 42,5 per i maschi). Due infortuni su dieci si riferiscono a lavoratori nati all’estero: di questi
il 17,7% è nato in Romania, il 12,8% in Marocco, l’8,4% in Albania e il 7,2% in Moldavia.
Per quanto riguarda la gravità dell’infortunio, classificata in base alla durata della prognosi
temporanea e alle conseguenze permanenti/mortali, è caratterizzata nel 2022 dal 9% di infortuni
invalidanti/mortali, dal 18% di infortuni gravi T40 e dal 21% di infortuni gravi T30.
Malattie Professionali
Nella Regione del Veneto, il numero di denunce di malattie professionali ha subito un considerevole
incremento dal 2012 al 2015, assestandosi poi fino al 2019 attorno alle 3.400 denunce l’anno. Nel
2020 si è registrato un decremento del -17% rispetto al 2019, a causa dell’emergenza pandemica,
mentre l’anno 2021 si è caratterizzato per il notevole aumento delle denunce rispetto al 2020 (+28%).
I dati relativi alle malattie professionali insorte nel 2022 sono da considerarsi ancora provvisori e
quindi, al momento, sottostimati. La proporzione di malattie professionali riconosciute supera il 50%
a partire dall’anno 2016. Riguardo la distribuzione delle denunce per tipologia, il 71% di esse riguarda
patologie muscoloscheletriche, nel 12% sindrome del tunnel carpale e nel 7% ipoacusia da rumore
(7%).
Riguardo poi i tumori professionali riconosciuti dall’INAIL, la metà di essi è rappresentata da
mesoteliomi che come noto sono oggetto di rilevazione da parte del registro regionale dedicato.
Attualmente nel registro sono inclusi 3.131 mesoteliomi diagnosticati nel periodo 1987-2022;
dall’analisi della documentazione raccolta, è stata attribuita un’esposizione lavorativa ad amianto in
quasi due terzi dei casi (46,6% certa, 4,9% probabile e 11,7% possibile).
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Aree di intervento
1. RISORSE
2. CONTROLLO E ASSISTENZA
3. CONOSCENZA
4. OMOGENEITÀ
5. FORMAZIONE
6. SEMPLIFICAZIONE
7. ORGANIZZAZIONE
8. COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE
9. EQUITÀ
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Principali interventi
RISORSE
Assegnazione dei fondi derivanti dalle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro
Descrizione
Stanziamento dei fondi derivanti dalle sanzioni, nel rispetto della disciplina nazionale
e regionale (D.lgs. 81/2008; LR 23/2007, come modificata dalla LR 1/2020; DGR
911/2024), per sostenere le attività di prevenzione negli ambienti di lavoro.
Indicatore
Approvazione degli atti di assegnazione ai beneficiari previsti dei fondi derivanti
dalle sanzioni introitate per il tramite dei Servizi Prevenzione Igiene e Sicurezza negli
Ambienti di Lavoro.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.12 di ogni anno)
Indizione di bandi regionali per progetti per la salute e sicurezza dei lavoratori
Descrizione
Al fine di sostenere progetti di livello regionale, per innalzare ulteriormente i livelli di
salute e sicurezza sul lavoro, si intende strutturare la metodologia dei bandi per
l’assegnazione di finanziamenti ad imprese e associazioni, secondo gli indirizzi del
Comitato Regionale di Coordinamento, incaricando Azienda Zero della loro gestione
amministrativa accentrata.
Tale modalità consente di coniugare efficacia ed efficienza per il pieno utilizzo delle
somme derivanti dalle sanzioni per la sicurezza sul lavoro.
Indicatore
Indizione dei bandi di assegnazione dei fondi regionali secondo gli indirizzi prodotti
dal Comitato Regionale di Coordinamento.
Monitoraggio dell’utilizzo dei finanziamenti stanziati
Descrizione
Si intende monitorare l’effettivo utilizzo dei fondi derivanti dalle sanzioni, nel
rispetto della disciplina nazionale e regionale (D.lgs. 81/2008; LR 23/2007, come
modificata dalla LR 1/2020; DGR 911/2024), anche al fine di una eventuale revisione
dei criteri di ripartizione dei fondi come previsto dalla normativa regionale.
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Indicatore
Produzione di un report annuale delle attività svolte dalle Aziende ULSS e dagli altri
beneficiari, al fine di monitorare l’effettiva spesa dei fondi assegnati.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.03 di ogni anno)
Potenziamento degli organici dei Servizi SPISAL
Descrizione
Proseguire il percorso per l’assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato,
assicurando in ogni caso l’impegno all’incremento minimo del 10% del personale in
Indicatore
Produzione di un report annuale sull’andamento del personale in servizio e dei bandi
di concorso per l’assunzione di personale.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 30.06 di ogni anno)
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CONTROLLO E ASSISTENZA
Programmazione delle attività di controllo
Descrizione
In attesa della piena operatività del SINP – Sistema Informativo Nazionale per la
Prevenzione negli ambienti di lavoro, si rende necessario, anche alla luce del Decreto
Legge del 21 ottobre 2021, n.146 convertito in Legge 17 dicembre 2021, n. 215,
concordare nell’ambito dell’ufficio operativo del Comitato Regionale di
Coordinamento la programmazione preliminare delle attività tra gli Enti preposti al
controllo (in particolare SPISAL, Ispettorato Nazionale del Lavoro e Vigili del
Fuoco), al fine di uniformare il più possibile l’approccio preventivo ed ispettivo,
evitare il sovrapporsi delle verifiche in tema di salute e sicurezza sul lavoro e
contrasto del lavoro irregolare, incrementare la copertura e la presenza sul territorio,
nonché migliorare l’utilizzo delle risorse umane.
Indicatore:
Stesura di un documento programmatorio preliminare che tenga conto degli obiettivi
regionali nonché degli accordi provinciali di controllo e vigilanza integrata/coordinata
e congiunta tra SPISAL, Ispettorato Nazionale del Lavoro e Vigili del Fuoco.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 30.11 di ogni anno)
Prosecuzione della metodologia del Piano Mirato di Prevenzione
Descrizione
Il Piano Mirato di Prevenzione (PMP) è un modello di intervento attivo che si basa
sull’attuazione di un processo preventivo per supportare/assistere il mondo del lavoro
e facilitare le aziende a valutare e gestire correttamente tutti i rischi.
Si rende necessario, al termine di 2 anni di avvio di tale metodologia caratterizzati da
un forte coordinamento regionale, che tale modalità di controllo e assistenza alle
imprese diventi parte integrante dell’attività degli SPISAL, rappresentando una delle
modalità ordinarie per valutare autonomamente l’effettuazione di un intervento di
prevenzione, anche in specifiche situazioni di rischio emergente, quali a titolo
esemplificativo: agenti cancerogeni/altre sostanze chimiche con effetti a lungo
termine (es. silice, polveri di legno/cuoio, etc), ergonomici, agenti fisici (es. stress
termico), rischi infortunistici, etc.
Fondamentale per la riuscita di tale attività sarà il coinvolgimento di tutte le parti
sociali nell’ambito dei Comitati Provinciali di Coordinamento (CPC).
Indicatore
Produzione di un report annuale relativo alle attività svolte nell’ambito dei PMP
avviati a livello locale (almeno 1 PMP per ULSS) ad integrazione dei PMP di livello
regionale, con particolare evidenza delle singole fasi caratterizzanti tale metodologia
(incontri CPC, produzione strumenti, seminari di presentazione alle imprese, invio dei
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questionari, restituzione e valutazione delle risposte, attività di controllo, produzione
report finale).
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 28.02 di ogni anno)
Sportelli di assistenza
Descrizione
Ad ulteriore valorizzazione delle attività effettuate dagli SPISAL a beneficio delle
imprese e degli enti con particolare riguardo alle figure della prevenzione (es. Datore
di Lavoro, RSPP, MC, RLS/RLST, CSE/CSP), si intende valorizzare le attività di
assistenza già garantite in materia di salute e sicurezza sul lavoro da personale tecnico
e sanitario, a partire da un monitoraggio delle attività attualmente realizzate, con
l’obiettivo di definire, anche attraverso il coinvolgimento di uno specifico gruppo di
lavoro, un modello organizzativo omogeneo sull’intero territorio regionale.
Indicatore
Definizione di un modello organizzativo omogeneo di sportello di assistenza e
relative modalità di accesso.
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CONOSCENZA
Progettazione di un nuovo report periodico per il monitoraggio degli infortuni
sul lavoro con esito mortale e grave
Descrizione
Il report periodico mensile per il monitoraggio dell’andamento degli infortuni sul
lavoro con esito mortale verrà esteso, con cadenza trimestrale, anche al monitoraggio
degli infortuni con esito grave. Inoltre, una volta l’anno, i dati così raccolti saranno
posti a confronto con i dati INAIL (Open Data).
Indicatore
Produzione, con il supporto di Azienda Zero, di un bollettino periodico relativo agli
infortuni mortali e gravi occorsi nella Regione del Veneto.
OBIETTIVO: PERIODICO
Implementazione e ulteriore sviluppo del gestionale SIPRAL – Sistema
Informativo Prevenzione Regionale Ambienti di Lavoro
Descrizione
In collaborazione con Azienda Zero, sta proseguendo l’implementazione
dell’applicativo SIPRAL, finalizzato a migliorare la programmazione delle attività,
garantire la buona amministrazione delle risorse e accrescere l’efficacia degli
interventi (sia a livello regionale, sia a livello locale).
Si intende ora implementare ulteriormente il cruscotto di monitoraggio e favorire la
corretta e tempestiva registrazione delle attività svolte dai Servizi SPISAL.
Indicatore
Produzione del Rapporto annuale delle attività svolte dai Servizi SPISAL derivanti dal
cruscotto di monitoraggio da presentare al Comitato Regionale di Coordinamento.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 30.06 di ogni anno)
Analisi dei rischi associati a sostanze con effetti a lungo termine
Descrizione
Avvio di ulteriori approfondimenti specifici finalizzati alla conoscenza e alla
caratterizzazione del rischio professionale associato all’utilizzo in ambito lavorativo
di sostanze cancerogene e altre sostanze chimiche con effetti a lungo termine (es.
PFAS).
Indicatore
Documento tecnico informativo sui rischi potenziali associati a sostanze con effetti a
lungo termine
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OMOGENEITÀ
Prosecuzione del Sistema per la valutazione delle performance degli SPISAL
Descrizione
Ad integrazione degli attuali sistemi di valutazione delle performance attivi a livello
nazionale (es. Sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali
del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna),
prosecuzione del percorso del Sistema di indicatori per valutare performance e qualità
degli interventi attuati dagli SPISAL.
Indicatore
Formalizzazione del Sistema di valutazione delle performance e della qualità delle
prestazioni effettuate dagli SPISAL.
Produzione di procedure operative quali standard regionali di riferimento
Descrizione
In ottica di un progressivo miglioramento e al fine di aumentare l’omogeneità delle
attività di prevenzione, vigilanza e assistenza degli interventi effettuati dagli SPISAL,
si intende produrre procedure operative di livello regionale relative alle principali
aree di intervento in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Indicatore
Approvazione di almeno 3 procedure regionali con funzione di standard di
riferimento per i servizi SPISAL.
Avvio del sistema di audit regionale
Descrizione
In prosecuzione dell’attività descritta al punto 4.2, si intende avviare un sistema di
audit regionale per verificare la qualità e l’efficacia degli interventi effettuati e
l’adesione alle procedure regionali da parte degli SPISAL, anche al fine di aumentare
l’omogeneità delle attività di prevenzione, vigilanza e assistenza.
Indicatore
Istituzione di una commissione tecnica regionale, espressione della Regione del
Veneto e degli SPISAL, e individuazione delle sue modalità operative.
ALLEGATO A
Proposta n. 2094 / 2024
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FORMAZIONE
Prosecuzione del Piano Formativo regionale Tutela Salute e Sicurezza sul lavoro
Descrizione
Il Piano Formativo è destinato principalmente al personale SPISAL, al personale di
altri Enti che concorrono alla tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori
nonché a soggetti attivi del sistema aziendale della sicurezza (es. Datori di Lavoro,
RSPP, RLS e Medici Competenti) e alle loro associazioni. Inoltre, il Piano Formativo
è esteso anche agli operatori di altri servizi del Dipartimento di Prevenzione che
collaborano in attività di natura trasversale a tutela della salute pubblica e
dell’ambiente.
Indicatore
Produzione annuale del Piano Formativo regionale.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.12 di ogni anno)
Avvio della formazione periodica in merito al ruolo dell’UPG
Descrizione
Organizzazione del Corso di formazione regionale periodico, in collaborazione con la
Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, in merito al ruolo dell’Ufficiale di Polizia
Giudiziaria destinato al personale SPISAL, con particolare attenzione al personale di
nuova assunzione/assegnazione, al fine di fornire conoscenze e competenze di base
necessarie allo svolgimento delle funzioni di UPG nei luoghi di lavoro.
Indicatore
Formare il 100% del personale tecnico e medico neo-assunto (nell’anno precedente).
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.12 di ogni anno)
Revisione del percorso abilitativo regionale per gli addetti alla bonifica amianto
Descrizione
Coerentemente con gli indirizzi del Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione
2020-2025, si rende necessario aggiornare contenuti e modalità organizzative del
percorso abilitativo regionale per gli addetti all’attività di bonifica e smaltimento
amianto. I contenuti e le modalità organizzative saranno oggetto di approfondimento
in sede di Comitato Regionale di Coordinamento, a partire dagli esiti del lavoro dello
specifico Gruppo tematico regionale, al fine di dare avvio all’iter di approvazione.
Indicatore
Approvazione della DGR relativa al nuovo percorso di formazione.
ALLEGATO A
Proposta n. 2094 / 2024
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SEMPLIFICAZIONE
Avvio del nuovo Portale per la trasmissione delle relazioni annuali amianto
Descrizione
E’ stato avviato, in collaborazione con Direzione ICT e Agenda Digitale di Regione
del Veneto, un percorso per la realizzazione del portale destinato alla trasmissione alla
Regione del Veneto, ai sensi dell’art.9 L. 27 marzo 1992, delle relazioni prodotte
annualmente dalle imprese addette allo smaltimento o alla bonifica dei materiali
contenenti amianto.
Indicatore:
Attivazione del Portale.
Promozione del sistema per il pagamento telematico delle sanzioni
Descrizione
In ottica di semplificazione, si intende favorire il ricorso al pagamento telematico
delle sanzioni elevate dai Servizi SPISAL mediante sistema MyPay. In particolare, i
Servizi SPISAL informeranno le imprese su tale modalità di pagamento, e ne
promuoveranno l’utilizzo.
Indicatore
Rilevazione del progressivo incremento percentuale della quota pagata mediante
l’utilizzo del sistema MyPay sul totale degli introiti delle sanzioni comminate dai
Servizi SPISAL.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.05 di ogni anno)
ALLEGATO A
Proposta n. 2094 / 2024
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ORGANIZZAZIONE
Pianificazione e monitoraggio dell’attività dei Gruppi tematici regionali
Descrizione
Si rende necessario, trascorsi 2 anni dalla riorganizzazione dei Gruppi tematici
regionali, migliorare le modalità operative tramite le attività di programmazione
preliminare delle attività e il monitoraggio finale degli esiti, anche al fine di informare
periodicamente il Comitato Regionale di Coordinamento, secondo le previsioni del
Indicatore
Presentazione al Comitato Regionale di Coordinamento di un programma preliminare
di attività per l’anno successivo e della relazione annuale delle attività svolte da
ciascun Gruppo tematico regionale, secondo il modello definito a livello regionale.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.12 di ogni anno, documento
programmatorio; entro il 31.03 di ogni anno, relazione annuale delle attività)
ALLEGATO A
Proposta n. 2094 / 2024
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COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE
Prosecuzione della campagna di comunicazione regionale
Descrizione
La campagna di comunicazione regionale, coerentemente con l’avvio avvenuto nel
2023, verrà rinnovata mediante una seconda fase che prevede il forte coinvolgimento
del Comitato Regionale di Coordinamento, con la costituzione di un gruppo tecnico
ristretto costituito da un rappresentante della Regione del Veneto, uno dei Servizi
SPISAL, un rappresentante delle altre Istituzioni (INAIL, INPS, INL, Vigili del
Fuoco, etc.) nonché un rappresentante delle associazioni sindacali e di quelle
datoriali.
Per lo sviluppo della campagna vi sarà il supporto amministrativo di Azienda Zero.
Indicatore
Presentazione di almeno una iniziativa di comunicazione in occasione della settimana
europea della sicurezza e salute sul lavoro.
OBIETTIVO: ANNUALE (in occasione della settimana europea della sicurezza
e salute sul lavoro)
Produzione di materiale sulla gestione dei principali rischi lavorativi
Descrizione
In tema di assistenza e supporto a Imprese e Lavoratori, si intende proseguire nella
realizzazione di materiale informativo relativo ai principali rischi professionali e alle
loro corrette modalità di gestione, da divulgare a livello regionale e locale mediante i
canali di comunicazione esistenti.
Indicatore
Approvazione di almeno 3 documenti regionali destinati a imprese, enti, figure della
prevenzione e lavoratori.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.12 di ogni anno)
ALLEGATO A
Proposta n. 2094 / 2024
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EQUITÀ
Miglioramento della sorveglianza sanitaria degli ex-esposti a cancerogeni
Descrizione
In Regione del Veneto, la sorveglianza sanitaria dei soggetti con pregressa
esposizione professionale a cancerogeni (es. amianto, radon, CVM, etc.) è già
garantita, in accordo con i Livelli Essenziali di Assistenza. Si intende migliorare
ulteriormente l’erogazione di tali prestazioni, individuando le modalità assistenziali
più appropriate e favorendo l’accesso ai servizi in modo tempestivo.
Indicatore
Produzione, in collaborazione con Azienda Zero, di un rapporto annuale delle attività
di sorveglianza sanitaria per gli ex-esposti a cancerogeni effettuate dagli SPISAL.
OBIETTIVO: ANNUALE (entro il 31.05 di ogni anno)
Avvio del Programma di Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro
Descrizione
Il Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione promuove la salute e il benessere
nei Luoghi di Lavoro tra i suoi principali obiettivi. Si intende rilanciare e sostenere il
Programma di Promozione della Salute nella Regione Veneto attraverso la
sottoscrizione di uno specifico Protocollo da parte dei soggetti interessati nell’ambito
del Comitato Regionale di Coordinamento.
Indicatore
Sottoscrizione del Protocollo per la Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro.
Avvio del percorso per la revisione della Legge Regionale 8/2010
Descrizione
A circa 15 anni di distanza dall’approvazione della LR 8/2010, si rende necessaria la
revisione dei suoi contenuti e delle modalità organizzative per la prevenzione e
contrasto dei fenomeni di mobbing e per la tutela della salute psico-sociale della
persona nel proprio ambiente di lavoro, anche in considerazione del mutato assetto
delle strutture del Servizio Sanitario Regionale.
Indicatore
Revisione della Legge Regionale.
ALLEGATO A
Proposta n. 2094 / 2024
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Monitoraggio
Il monitoraggio periodico dell’avanzamento delle azioni previste dal Piano Strategico 2025-2027
avverrà con cadenza trimestrale e in particolare in occasione delle riunioni del Comitato Regionale di
Coordinamento. La U.O. Prevenzione Sanità-Pubblica illustrerà l’andamento delle diverse azioni
anche con riguardo alle scadenze previste e, se del caso, saranno valutate eventuali rimodulazioni.
Parallelamente, saranno individuate, sempre nell’ambito del citato Comitato, le modalità per
effettuare, al termine dello sviluppo del Piano Strategico, una valutazione dell’impatto delle azioni
concluse in termini di livelli di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.