
(AGENPARL) – mar 04 febbraio 2025 Città tardo barocche del Val di Noto, nasce la Rete dei Festival. Il coordinatore
Simone Dei Pieri: “Un calendario comune da portare nelle fiere internazionali”.
Il sindaco Fabio Roccuzzo, presidente dell’Unità operativa Unesco:
“L’obiettivo è promuovere gli eventi e i territori e attrarre visitatori”
Nasce nel Distretto turistico del Sud-Est – direttore Paolo Patanè – la Rete dei Festival degli
otto comuni – Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide,
Ragusa e Scicli – che costituiscono il sito patrimonio dell’umanità de “Le Città tardo barocche del
Val di Noto” e che comprende pure i centri dell’area vasta del Sud – Est. Il primo atto è stata la
delibera con cui, lo scorso 24 ottobre, l’Unità operativa Unesco del sito, presieduta dal sindaco di
Caltagirone Fabio Roccuzzo, ha affidato la realizzazione e il coordinamento a titolo gratuito della
Rete a Simone Dei Pieri, giurista impegnato nel settore della comunicazione e direttore del Catania
Book Festival. Il secondo momento sarà rappresentato da un’imminente riunione tecnica per
mettere ulteriormente a punto obiettivi e strategie.
Hanno sinora aderito alla Rete i festival Sikelia e Bosco Colto di Caltagirone, il Catania
Book Festival, il Mast Fest di Scicli e il Marzamemi Book Festival, ma molti altri hanno
preannunciato la volontà di entrare a farne parte.
“In tempi brevi – informa Dei Pieri – coinvolgeremo tutte le realtà del territorio che
possano dare il loro contributo e rendersi co-protagoniste dell’iniziativa. L’idea base è quella di far
conoscere ciò che si fa in quest’area ed entrare in contatto con migliaia di persone. Lavoriamo a un
calendario comune, che sarà portato nelle varie fiere internazionali e che contribuirà a dare una
veste istituzionale a tanti eventi che già connotano le comunità di questo sito Unesco”.
“Con la Rete dei Festival – dichiara il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, presidente
dell’Unità operativa Unesco – intendiamo assicurare l’armonia dei calendari delle diverse
manifestazioni e la loro reciproca promozione nelle diverse città, generando pure una massa critica
che concorra ad attrarre finanziamenti sul territorio. Puntiamo inoltre a costruire una
comunicazione, anche su scala nazionale e internazionale, che aiuti ad attrarre viaggiatori nelle
comunità del Val di Noto”.
Negli intendimenti delle amministrazioni comunali del sito Unesco “Le Città tardo barocche
del Val di Noto” il coordinamento delle attività si configura come “laboratorio per un più ampio
coinvolgimento delle popolazioni e dei differenti target”. Inoltre, la formazione di una “cittadinanza
Unesco” è tra i principali scopi del Piano di gestione del sito. Infine, come indicato nella delibera
d’avvio dell’iniziativa, la Rete dei Festival può divenire strumento “per la realizzazione del già
approvato format del, finalizzato alla valorizzazione dei
patrimoni immateriali e ad ogni azione di coinvolgimenti delle comunità in uno spirito di
concretizzazione della cittadinanza Unesco”.