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(AGENPARL) – ven 13 dicembre 2024 **Diritto allo studio universitario, borse per oltre 16mila studentesse e
studenti**
/Scritto da Redazione, venerdì 13 dicembre 2024/
Tutte le domande “idonee” sono state coperte e ci sono 1.204 borse di
studio in più rispetto alle 15mila erogate lo scorso anno.
È quanto emerge dalla graduatoria definitiva, pubblicata alcuni giorni fa,
relativa al bando per l’anno accademico 24/25 dell’Azienda Regionale per il
Diritto allo Studio Universitario circa l’assegnazione della borsa di
studio e del posto alloggio.
Nel complesso sono 16.187 studentesse e studenti (con cittadinanza
italiana, UE o extra UE) iscritte e iscritti agli Atenei toscani che
beneficeranno dei servizi DSU. Rappresentano la totalità di coloro che
hanno fatto domanda e sono in possesso dei necessari requisiti.
La metà di esse ed essi ovvero 7.661, risulta vincitrice anche di un posto
alloggio gratuito nelle residenze universitarie.
Sono 6.922 le studentesse e gli studenti vincitrici e vincitori di borsa di
studio iscritti all’Ateneo di Firenze, 6.143 le borsiste iscritte e i
borsisti iscritti all’Ateneo di Pisa e 3.122 le iscritte e gli iscritti
agli Atenei di Siena che accederanno alle forme di contributi – tra borsa,
posto alloggio, mensa gratuita – previste dal diritto universitario.
L’incremento del numero di vincitrici e vincitori di borsa studio è dovuto
alla scelta di Regione Toscana di innalzare le soglie dell’indicatore della
situazione economica equivalente (ISEE) passato a 27mila euro da 25mila e
dell’indicatore della situazione patrimoniale (ISPE) portato da 57.187,53 a
60mila.
Anche gli importi delle borse saranno più “pesanti” dell’anno scorso,
con un aumento che si aggira intorno al 5,4%. Nella fascia intermedia di
reddito ISEE la borsa vale 7.016 euro per le/i fuori sede (dai 6.657 dello
scorso anno), 4.100 euro per le/i pendolari (da 3.890 euro), 2.828 euro per
chi studia “in sede” (rispetto ai 2.683 euro dell’anno accademico
2023/2024).
“In continuità con gli anni precedenti – spiega il presidente della
Regione Eugenio Giani – siamo riusciti grazie alle risorse regionali e al
lavoro dell’Azienda Dsu non solo a soddisfare tutti gli aventi diritto alle
provvidenze, ma anche ad aumentare la platea”. “Per la Toscana il
diritto allo studio universitario costituisce una priorità delle proprie
politiche attive. Per noi rappresenta un investimento fondamentale, per lo
sviluppo del capitale umano e del tessuto economico, produttivo, culturale.
La Toscana resta una delle principali Regioni erogatrici di servizi per il
diritto allo studio universitario con Giovanisì, il nostro progetto
regionale per l’autonomia dei giovani che viene preso a modello da tante
regioni d’Europa”.
“Sono orgogliosa della scelta di ampliare la platea di beneficiarie e di
beneficiari della borsa studio universitaria, di aver consentito a oltre
1.200 studentesse e studenti in più rispetto all’anno precedente di
accedere ai servizi che attraverso la nostra Azienda Regionale per il
Diritto allo Studio Universitario eroghiamo. Ancora una volta in Toscana
non esiste la figura della studentessa idonea non beneficiaria/dello
studente idoneo non beneficiario, ovvero tutte le studentesse e gli
studenti che hanno i requisiti per poter ottenere la borsa studio nella
nostra regione se la vedono garantita” sottolinea l’assessora
all’Università, ricerca e diritto allo studio universitario Alessandra
Nardini. “A questo si aggiunge l’aumento del valore delle borse studio, in
una fase in cui sono tantissime le famiglie in difficoltà”, prosegue
Nardini, che ricorda la maggiorazione della borsa per studentesse che
scelgono percorsi afferenti alle cosiddette materie STEM, “perché anche
questo può aiutarci a superare la segregazione orizzontale che le donne
vivono nel mondo del lavoro e che inizia persino nei percorsi di studio,
consentendoci così di evitare che la presenza femminile sia quasi
esclusivamente relegata ad alcuni ambiti e scarsissima in altri, come
appunto quelli scientifici e tecnologici a causa di pregiudizi, stereotipi
e ruoli di genere”. Così come ricorda “la maggiorazione per
studentesse e studenti con disabilità”, perché “il diritto allo studio
deve essere garantito a tutte e tutti, nessuna e nessuno escluso”. “Sul
fronte del diritto allo studio – torna a ribadire in conclusione
l’assessora – non vogliamo fare passi indietro, ma solo passi avanti. A
questo riguardo ci preoccupa la prospettiva di riduzione dei fondi che il
Governo metterà a disposizione del diritto allo studio in futuro: per il
prossimo anno accademico i fondi straordinari del PNRR non saranno più
disponibili e per l’anno accademico 2026/2027 si prevede una riduzione del
Fondo Integrativo Statale di 250 milioni di euro. Non accettabile che si
pensi di lasciare sole le Regioni che hanno ampliato la platea di
beneficiarie e di beneficiari e aumentato il valore delle borse”.
“Continuiamo a permettere a molti giovani capaci e meritevoli con redditi
familiari non elevati di raggiungere il massimo livello di istruzione – è
il commento del Presidente dell’Azienda per il Diritto allo Studio Marco
Del Medico – con una percentuale di borsisti fra le più alte d’Italia