
(AGENPARL) – mer 09 ottobre 2024 “Aumentare lo smart working per i dipendenti capitolini è una manovra
tardiva che certifica un altro fallimento del sindaco Roberto Gualtieri
nell’organizzazione del Giubileo. Non siamo contrari a questa soluzione, ma
Roma Capitale non è smart: nulla si è fatto fino ad oggi per raggiungere la
piena e ottimale possibilità di lavorare lontano dagli uffici con adeguata
efficienza e nel pieno raggiungimento degli obiettivi che dirigenti e
funzionari dovrebbero condividere con tutta la struttura, sia che lavori in
presenza che da casa. È necessario dunque riflettere su come si
garantiranno i servizi ai cittadini, anche quelli offerti dalle aziende
capitoline e dagli uffici comunali, a partire da Ama, solo per citare
alcuni esempi concreti, dove non rispondono nemmeno alle pec per la
gestione della Tari e dei servizi cimiteriali costringendo gli utenti a
recarsi, sempre e comunque, agli sportelli. E poi Atac, alle prese con le
pratiche per i permessi disabili e le agevolazioni per i giovanissimi. Per
fare gli abbonamenti bisogna sempre e comunque recarsi alle stazioni
abilitate, neanche tutte. Il Giubileo è arrivato, ma non è un evento
imprevisto. E tantomeno lo sono i romani che lavorano e sono a casa loro,
comunque costretti a prendere i loro mezzi privati perché il servizio di
trasporto pubblico, metro e bus, fa acqua da tutte le parti. Con la città
in tilt, con un traffico peggiore di quello di Bogotà, è penoso constatare
che l’unica soluzione del sindaco Gualtieri è quella dello smart working”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio
Santori, intervenendo sulla questione dello smart working a Roma.
Roma, 9 ottobre 2024
*On. Fabrizio Santori*
*capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina*