
(AGENPARL) – lun 26 agosto 2024 Prot. n.______ Federico Marini
TURISMO MONTAGNA – 22mila presenze per il turismo di montagna
in Sardegna ma il tasso di turisticità è ancora basso: solo 1,1%. Meloni e
Serra (Confartigianato Sardegna): “Quello della montagna è un turismo di
serie A ma deve essere valorizzato e studiato meglio. Fondamentale il
coinvolgimento delle imprese artigiane”.
Associazioni Sono state più di 22mila le presenze turistiche, italiane e straniere, che nel 2023
Territoriali hanno scelto la montagna sarda come meta per le loro vacanze. Il 55% di queste, più di
Sud Sardegna
12mila persone, è costituito da sardi mentre il restante 45%, 10mila presenze, ha
Cagliari raggiunto uno dei 34 comuni montani isolani dal resto d’Italia e del Mondo. Numeri in
Via Riva Villasanta 241
Sono questi alcuni dei dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato
Oristano
Via Campanelli, 41 Imprese Sardegna, attraverso il Rapporto “Economia e imprese della montagna della
Nuoro imprese artigiane nei comuni montani e nelle aree interne dell’isola, attraverso
Via Brig.Sassari, 37 l’elaborazione dei dati ISTAT 2023.
Le presenze registrate in montagna rappresentano lo 0,2% di quelle censite
Sassari nell’Isola, con un tasso di turisticità (rapporto tra numero di notti trascorse dai turisti
Via Alghero, 30
residenti) dell’1,1% mentre quello del resto della Sardegna è stato del 12,7%.
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 “Il turismo montano in Sardegna è un turismo di serie A e consente di ravvivare
rincalzo – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – se
gestito in modo sostenibile, ha il potenziale per aumentare i redditi delle comunità locali
e aiutare a preservare le loro risorse naturali e culturali. Soprattutto ha dimostrato di
essere un’ancora di salvezza per molte comunità in difficoltà”. “I numeri delle presenze e
delle imprese di quei territori – prosegue Meloni – ci dicono come si siano tante
opportunità per ripensare questo tipo di turismo di montagna ma anche di gestirlo
meglio e di sfruttare il suo contributo verso un ambiente più resiliente, inclusivo, e futuro
sostenibile”. “Nel cuore delle nostre montagne – aggiunge – i piccoli borghi
rappresentano un tesoro inestimabile di cultura, tradizione e bellezza naturale.
Valorizzare il turismo in questi luoghi non significa solo promuovere una destinazione,
ma anche preservare e celebrare un patrimonio unico che merita di essere scoperto e
apprezzato”.
Allargando il perimetro anche alle zone collinari, secondo il rapporto di
Confartigianato Sardegna, si scopre come siano ben 318 i comuni montani, e
parzialmente montani, della Sardegna, i cui abitanti superano le 835mila unità, che
ospitano oltre 104mila imprese, di cui quasi 26mila artigiane, con oltre 61mila addetti.
Più di 11mila aziende sono situate in territori parzialmente pianeggianti, 13mila in
collina e solo 1.200 in montagna. Il valore aggiunto delle produzioni supera gli
Confartigianato Imprese Sardegna
11miliardi, con un valore aggiunto per addetto di 34mila euro.
Attorno alle località montane o collinari di tutta l’Isola, infatti, vi è un elevato
numero di piccole imprese artigiane, con altrettante figure professionali, che operano
nei più svariati settori. Tantissime sono, infatti, quelle che, oltre all’alloggio e alla
ristorazione, svolgono attività nei trasporti, nei servizi culturali e nello svago, nell’attività
di manutenzione dei mezzi e degli immobili, nella vendita di abbigliamento e
attrezzature, nella realizzazione e commercializzazione dell’artigianato tradizionale
locale e dei prodotti dell’enogastronomia tradizionale senza contare il numeroso indotto
di supporto e, non per ultimo, l’importante gettito economico che affluisce nelle sempre
più asfittiche casse delle Amministrazioni Comunali.
Per Confartigianato Sardegna, anche l’arrivo dei turisti può aiutare i piccoli centri
a fermare la lenta emorragia che sta portando le famiglie a trasferirsi verso centri più
attrattivi. Il legame con la terra d’origine merita di essere preservato; il territorio ha
tradizioni, cultura, storia e tipicità produttive che devono essere tutelate e valorizzate.
Questo può avvenire le imprese artigiane con tutto il loro enorme potenziale di
produzione e servizi.
“Sicuramente dobbiamo conoscere ancora meglio il flusso dei visitatori che si reca
li per quel tipo di vacanze – aggiunge Daniele Serra, Segretario Regionale di
Confartigianato Sardegna – abbiamo necessità di dati ancora più approfonditi per
controllare meglio l’impatto dei visitatori, sostenere un’adeguata pianificazione,
migliorare la conoscenza dei modelli di turisti, costruire prodotti sostenibili in linea con
le esigenze dei consumatori e creare politiche adeguate che promuovano lo sviluppo
sostenibile e assicurino che le attività turistiche vadano a beneficio delle comunità locali.
Un’efficace pianificazione e gestione del turismo di montagna richiede una migliore
comprensione delle sue dimensioni e dei suoi impatti economici, sociali e ambientali.”
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT