
(AGENPARL) – ven 12 luglio 2024 ausl di piacenza
comune di piacenza
ufficio scolastico regionale per l’emilia-romagna ufficio ix – ambito territoriale di parma e piacenza – sede di piacenza
fimp piacenza
per la promozione dell’attività fisica e della mobilità sostenibile a scuola
protocollo di intesa tra
ausl di piacenza
comune di piacenza
ufficio scolastico regionale per l’emilia-romagna ufficio ix – ambito territoriale di parma e piacenza – sede di piacenza
fimp piacenza
per la promozione dell’attività fisica e della mobilità sostenibile a scuola
PROTOCOLLO DI INTESA TRA
Azienda Unità Sanitaria di Piacenza, con sede legale a Piacenza, via Anguissola n. 15, rappresentata dal Direttore Generale dott.ssa Paola Bardasi
Comune di Piacenza, con sede legale a Piacenza, Piazza Cavalli n. 2, rappresentato dal Sindaco e legale rappresentante Katia Tarasconi
Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Ufficio IX Ambito territoriale di Parma e Piacenza Sede di Piacenza, con sede legale a Piacenza, Corso Garibaldi n. 50 rappresentato dal Dirigente dott. Maurizio Bocedi
Federazione Italiana Medici Pediatri sezione provinciale di Piacenza, con sede legale a Piacenza, via Conciliazione n. 45, rappresentata dal Segretario dr. Roberto Sacchetti
PER LA PROMOZIONE dell’attività FISICA E
della mobilità SOSTENIBILE A SCUOLA
PREMESSO
L’inattività fisica è, con la scorretta alimentazione, il fumo di sigaretta e l’abuso di alcool, una delle più rilevanti minacce alla salute, rappresentando uno dei maggiori fattori di rischio di disabilità e mortalità sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che, per mantenere uno stato di buona salute, i bambini svolgano un minimo di 60 minuti al giorno di attività fisica da moderata a vigorosa (MVPA): questo può includere sia attività sportive strutturate che, soprattutto, il gioco libero. Percorsi a piedi o in bicicletta di 15-30 minuti per andare e tornare abitualmente da scuola possono coprire gran parte del fabbisogno di movimento dei giovani.
Nelle bambine e nei bambini sono diversi i vantaggi alla salute evocati dall’attività fisica. Già Maria Montessori (1870-1952) intuì l’importanza del movimento fisico a scuola: contrappose il valore dell’attività fisica all’immobilità delle lezioni frontali, avanzando una nuova concezione di scuola nella quale i bambini potessero studiare e muoversi. Passando ai giorni nostri, numerosi studi hanno evidenziato i vantaggi di tipo fisico, cognitivo, comportamentale del movimento introdotto a scuola sul benessere dei bambini e dei ragazzi; esso migliora il sistema muscolo-scheletrico, previene l’obesità e l’ipertensione arteriosa.
Tuttavia i benefici non sono solo fisici: oltre a migliorare le abilità linguistiche, anche il benessere psicologico è rafforzato; infatti uno studio del 2021 ha evidenziato come l’attività fisica scolastica apporti ai bambini e agli adolescenti benessere emotivo riducendo il senso di ansia somatica, di personalità e sociale; in più essa può essere un elemento chiave per ridurre le disparità sociali.
Inoltre è più probabile che bambini e ragazzi più attivi divengano adulti con uno stile di vita attivo che potranno beneficiare dei relativi vantaggi di salute nel corso della vita.
L’indagine “Okkio alla salute” – edizione 2019 ha evidenziato che le bambine e i bambini della nostra provincia fanno poca attività fisica. Si stima che 1 bambino su 3 sia fisicamente inattivo, maggiormente le femmine rispetto ai maschi. Soltanto poco più di 1 bambino su 20 ha un livello di attività fisica raccomandato per la propria età, anche per ragioni legate al trasporto a scuola con mezzi motorizzati, giocare poco all’aperto e la mancanza di una sufficiente attività sportiva strutturata. Quanto al trasporto a scuola, solo il 33% dei bambini si reca a scuola a piedi o in bicicletta/monopattino/pattini; invece, il 66% utilizza un mezzo di trasporto pubblico o privato.
In merito alle conseguenze della scarsa attività fisica e della scorretta alimentazione, il 26% dei bambini e bambine presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso che obesità.
Secondo l’indagine “HBSC” anche tra i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni si osserva complessivamente una percentuale del 17% di sovrappeso e obesi. I dati raccolti in Emilia-Romagna mostrano che solo una piccola parte dei giovani tra gli 11 e i 17 anni della raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati: il 10,7% degli undicenni, l’8,4% dei tredicenni, il 5,5% dei quindicenni e il 5,2% dei diciassettenni. Al di sotto dei livelli raccomandati, l’attività fisica svolta determina comunque un parziale beneficio per la salute, tuttavia, una quota non trascurabile di giovani (10,7%) riferisce di non svolgere mai alcun tipo di attività fisica.
A fronte di tali dati e considerato che l’attività fisica in classe è uno dei sei domini esplicitamente elencati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel modello di una scuola globalmente orientata al movimento per la salute fisica e psico-sociale, [WHO, 2021 School] si rende ancora più necessaria una collaborazione tra istituzioni finalizzata a realizzare condizioni e iniziative che incrementino la naturale predisposizione dei bambini e dei ragazzi all’attività fisica.
Intorno a questi temi, sul nostro territorio anche in virtù di precedenti protocolli di intesa, sono consolidati il progetto “Pedibus”, che dal 2006 al 2023 è giunto ad attivare complessivamente 19 linee (fra attive e latenti) a servizio di dieci scuole della città, e le attività del progetto “Liberi di Muoversi”, che prevede lo sviluppo delle competenze trasversali per l’orientamento in ambito urbano e per l’attività fisica ed è stato riconosciuto come buona pratica nazionale di promozione della salute. Sono inoltre presenti numerose attività condotte dal CEAS INFOAMBIENTE e/o promosse dall’Ufficio Scolastico territoriale per le scuole di ogni ordine e grado, anche in collaborazione con i mobility managers scolastici.
Più recentemente, il progetto del Centro per il Controllo della Malattie del Ministero della Salute “WAHPS”, che ha visto coinvolti il Comune di Piacenza e l’Ausl di Piacenza a partire da dicembre 2019, ha offerto un modello di intervento volto a rendere strutturato il movimento nella routine scolastica, nell’ottica di una concezione innovativa e di una riorganizzazione dell’attività didattica. In particolare, le attività motorie sulle quali si fonda il progetto sono:
“Breaks attivi” (“pause attive”), brevi interruzioni della lezione in aula con attività di tipo ludico-motorio, della durata di pochi minuti (5 minuti), di solito inserite durante la didattica della classe;
“Pedibus”;
“Marked playgrounds”, aree in cui i bambini giocano guidati da segni colorati riprodotti sulla superficie: forme geometriche (quadrati, cerchi, linee, etc.), simboli (lettere, numeri, punteggiatura, etc.), immagini (animali, piante, strade, etc.), orme (mani e piedi di umani e di animali) sui quali i bambini possono muoversi camminando, correndo, saltando.
RICHIAMATI
il “Global action plan on physical activity 2018-2030”, redatto dall’OMS;
l’articolo 33, ultimo comma, della Costituzione “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” (comma introdotto con Legge Costituzionale 26 settembre 2023, n. 1 ed entrato in vigore il 22/10/2023);
Il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, e in particolare il Programma Predefinito 1 (PP1) “Scuole che Promuovono Salute” e il Programma predefinito 2 (PP2) “Comunità Attive”;
Il Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 che recepisce i programmi predefiniti previsti dal Piano nazionale e li declina nel contesto della Regione Emilia-Romagna;
La L.R. 19/2018 “Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria”;
Il Protocollo d’intesa tra AUSL di Piacenza, Comune di Piacenza, Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Ufficio XIV – Ambito territoriale di Parma e Piacenza – sede di Piacenza, FIMP Piacenza per la promozione della mobilità attiva e sostenibile lungo i percorsi casa-scuola nel Comune di Piacenza del 22/11/2016
CONSIDERATO
che i sottoscrittori, dati i buoni esiti delle precedenti collaborazioni, concordano nella volontà di garantire la diffusione capillare e durevole delle esperienze sopra citate e di individuare ulteriori modalità di diffusione di occasioni di attività fisica in ambito scolastico e di costruzione di percorsi casa-scuola sicuri e basati sulla mobilità attiva e sostenibile, facilitandone l’accessibilità a un numero sempre crescente di bambine/bambini e ragazze/ ragazzi, garantendo un’attenzione specifica alle fasce più deboli,
tutto ciò premesso, SI CONVIENE E SI STIPULA quanto segue
OBIETTIVI
Obiettivo generale
Supportare la diffusione del modello di “scuola che promuove salute” disseminando l’adozione di buone pratiche per promuovere la mobilità sostenibile nei percorsi casa-scuola e l’attività fisica nel setting scolastico agendo sul “miglioramento dell’ambiente strutturale e organizzativo” e sul “rafforzamento della collaborazione comunitaria intersettoriale”, in continuità con i protocolli precedenti, con il progetto “Pedibus”, che promuove la mobilità autonoma dei bambini nei loro percorsi casa-scuola ed è attivo e consolidato sul territorio dal 2006, con il progetto di sviluppo di competenze trasversali per l’attività fisica “Liberi di Muoversi” e con il progetto WAHPS (Whole Active Health Promoting Schools), avviato nel 2019.
Obiettivi specifici
Attivare i gruppi di lavoro intersettoriali di Scuole che Promuovono Salute (scuole, enti locali, associazioni, ecc.) presso le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado del Comune di Piacenza e raccordare le attività di promozione dell’attività fisica e della mobilità sostenibile di dette scuole con la rete delle scuole che promuovono salute.
Progettare e realizzare attività formative rivolte al personale scolastico per la creazione delle competenze finalizzate alla realizzazione e alla trasferibilità di interventi di sviluppo delle competenze trasversali e alla promozione dell’attività fisica e della mobilità sostenibile nelle scuole che promuovono salute.
Allestire e rendere routinaria/strutturata, nelle scuole primarie, l’utilizzazione dei marked playgrounds (durante l’orario scolastico ed extra-scolastico), il trasporto attivo (pedibus), l’inserimento di breaks attivi nelle ore curriculari.
Individuare nuove modalità di intervento per:
coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado in attività di promozione dell’attività fisica in ambito scolastico, tenendo conto della sempre più incisiva propensione delle scuole dell’infanzia, e non solo, a promuovere attività outdoor come ambito privilegiato per sviluppare percorsi ed attività didattiche in contesti naturali e adatti anche all’attività fisica e sportiva;
sostenere la creazione di percorsi pedonali e ciclabili stradali sicuri, condizione imprescindibile per meglio favorire lo spostamento casa-scuola in autonomia e compensare in parte quel deficit di attività fisica che gli orari di scuola e gli impegni delle famiglie non riescono a garantire ai nostri bambini/ ragazzi;
sostenere la diffusione di spazi all’aperto dove i ragazzi possano svolgere attività ludico-sportive in autonomia, anche senza l’intermediazione di società sportive avendo queste attività lo stesso valore del gioco libero in cortile, assai importante nel favorire il movimento dei ragazzini;
Realizzare momenti di comunicazione sulle finalità del presente protocollo di intesa e sulle azioni conseguenti.
GRUPPO DI LAVORO
Le attività per realizzare gli obiettivi di cui sopra sono concordate nell’ambito di un gruppo di lavoro, che si riunisce almeno una volta all’anno prima dell’inizio dell’anno scolastico, e che è così composto:
per l’Azienda USL di Piacenza:
Direttore U.O. medicina dello Sport e Promozione della Salute e collaboratori
per il Comune di Piacenza:
Assessore alle Politiche educative, sport, benessere della persona, stili di vita
Assessore alle Politiche ambientali, partecipazione e identità territoriale
Coordinatrice di Infoambiente, CEAS