
(AGENPARL) – sab 09 marzo 2024 Puglia, Deputati PD: Zullo delirante contro Emiliano. Sua insipienza
dispiacerà a suoi elettori.
Bari, 9 Mar. “Come fa l’On. Zullo ad avere così tanta esperienza politica e
al contempo così poca capacità di comprensione della realtà? È questa la
domanda da porsi davanti all’ultima delirante uscita contro Emiliano.
Anzitutto, da quello che ci risulta, l’On. D’Alema non è mai stato iscritto
nel registro degli indagati dell’inchiesta “Arcobaleno”. E solo per questo
Zullo meriterebbe una bella querela. In secondo luogo, dimostra (anche qui,
malgrado i tanti anni di politica alle spalle) di sapere ben poco di
Costituzione. D’Alema era presidente del Consiglio quando fu modificato il
Titolo V e inserita la possibilità (e non certo l’obbligo) di riconoscere
ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia in costituzione. Fu
il Parlamento – perchè è sempre il Parlamento – a modificare e approvare
quella riforma costituzionale. Pensavamo che Zullo fosse almeno su questo
un po’ più ferrato e invece, pur facendone parte, non conosce le
prerogative del Parlamento. Una notizia che forse non farà piacere ai
cittadini che lo hanno votato ed eletto.”
“Riguardo al dibattito interno al centrosinistra, l’On. Zullo dice
l’ennesima consapevole bugia. Fa finta ad esempio di non sapere che il
Partito Democratico è compattamente contrario alla riforma Calderoli, anche
il presidente Bonaccini che infatti non ha mancato di dirlo proprio durante
la campagna per la segreteria nazionale del PD. Certo, questo allineamento
è avvenuto dopo un dibattito che ha visto contrapporsi posizioni diverse
(sull’autonomia in sé, non sul mostro giuridico di Calderoli). Forse è
questo l’aspetto – quello della democrazia – che stranisce di più Zullo,
considerato che dalle sue parti a decidere per tutti è sempre uno.
Quanto poi alla delibera della Regione Puglia di avvio della procedura per
richiedere la autonomia differenziata dimostra ancora una volta – qualora
ce ne fosse bisogno – tutta la sua insipienza politica. Pur di fronte ad un
istituto non condiviso dalla maggioranza di governo della Puglia, la giunta
aveva avviato l’Istruttoria per adottare tutte precauzioni possibili di
fronte alla richiesta di autonomia differenziata di Veneto e Lombardia che,
ove accettata dal Governo, avrebbe consentito a queste Regioni di
appropriarsi di competenze legislative e di finanziamenti in danno anche
della nostra regione. Spalle al muro, senza alcuna altra alternativa, la
Puglia richiese altrettanto per non trovarsi gravemente danneggiata
rispetto alle altre regioni.“
“A ciò si aggiunga che il Presidente della Regione Puglia non ha formulato
critiche alla legge Calderoli durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario
del Tar Puglia a Bari di oggi. Emiliano si è limitato a considerare,
davanti ai magistrati amministrativi, tutti i rischi di inevitabile aumento
del contenzioso giudiziario che seguirà all’autonomia differenziata di una
o più regioni. Per un motivo molto semplice: se le regioni saranno libere
di legiferare a modo proprio su tante materie, sarà lecito aspettarsi che
lo facciano in maniera anche molto diversa tra loro. Cosa vorrà dire in
termini di legittimità di tutti gli atti amministrativi che saranno
adottato sulla base di queste leggi? Solo un aumento esponenziale delle
ragioni di controversia per contrasto con le leggi statali e le direttive
europee. Ma anche su questo tema non pretendiamo che Zullo abbia le
capacità di comprendere ed esprimersi in maniera pertinente. L’unico
suggerimento che ci consentiamo di fare al Senatore è di misurare il tenore
della parole che utilizza perché talvolta travalica il limite che separa
un’opinione da una diffamazione.”
Così in una nota congiunta i deputati pugliesi del Partito Democratico
Claudio Stefanazzi, Ubaldo Pagano e Marco Lacarra.