
(AGENPARL) – ven 09 febbraio 2024 Alla cortese attenzione delle testate giornalistiche e degli organi di
stampa
COMUNICATO STAMPA DEL 9 FEBBRAIO 2024
Oggetto: Nel “Giorno del Ricordo” un pensiero anche ai Poliziotti
infoibati, Brugnano (Fsp Polizia): “Riteniamo necessario risaltare il
sacrificio dei nostri caduti.”
Nel Giorno del Ricordo, che si celebra ogni anno il 10 febbraio, un
pensiero particolare vada anche ai tanti poliziotti e a tutti gli
appartenenti alle forze dell’ordine che in quei tragici momenti della
storia d’Italia – tra il 1943 e il 1947 – furono infoibati dal dittatore
comunista Tito nelle terre della Venezia-Giulia.
Per rinnovare questa memoria, che deve diventare impegno civile contro ogni
forma di violenza, il Sindacato Fsp Polizia di Stato sarà presente col suo
Segretario Nazionale, Giuseppe Brugnano, all’iniziativa di Fratelli
d’Italia prevista a Catanzaro sabato 10 febbraio, per la deposizione di una
corona di fiori nel piazzale di località Giovino intitolato ai Martiri
delle Foibe, alla quale sarà presente anche il Sottosegretario di Stato
all’Interno l’onorevole Wanda Ferro.
Quella delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è una ferita sanguinante
per il nostro Paese, con almeno 10.000 persone ammazzate perché italiane,
fatte sparire nelle cavità carsiche delle foibe, e altre 350.000 costrette
ad un esodo biblico in altre regioni d’Italia o addirittura in altri
continenti. Finanzieri, Carabinieri e Poliziotti furono tra i primi ad
essere “selezionati” dal regime jugoslavo titino per essere infoibati. In
particolare non vanno dimenticati gli 89 poliziotti della Questura di Fiume
che dopo il 3 maggio 1945 – data della violenta occupazione della città da
parte delle milizie jugoslave– furono infoibati nei dintorni di quella
città, pur in assenza di qualsivoglia carico di accusa nei loro confronti.
È opportuno evidenziare che la Questura di Fiume non partecipò ad alcuna
azione di rappresaglia nei confronti di civili slavi né di partigiani;
ciononostante, come la storia ha ben chiarito, gli appartenenti alla
Questura di Fiume furono uccisi con un unico capo di imputazione ed
un’unica colpa: essere italiani! Fra l’altro, tutto questo accadde alla
Questura famosa per essere stata guidata dall’eroico Commissario Giovanni
Palatucci, il quale salvò moltissimi ebrei, perseguitati specialmente
all’indomani dell’arrivo nazista a Fiume dopo l’otto settembre del 1943.
Identica tragedia colpì gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine della
Questura di Gorizia, dove vennero prelevati non meno di 90 Poliziotti, poi
deportati in Slovenia dove le loro storie, le loro identità, le loro vite
incontrarono un atroce destino. Anche la Questura di Trieste diede il suo
tristissimo contributo alla prepotenza dell’invasione titina: qui si
contano oltre 150 poliziotti deportati e infoibati.
“Come Sindacato di Polizia – dice Brugnano – riteniamo necessario risaltare
il sacrificio dei nostri caduti. A loro rivolgiamo il nostro profondo
pensiero. Non li dimenticheremo.”
Con gentile richiesta di pubblicazione e consueta attenzione giornalistica