
(AGENPARL) – mer 07 febbraio 2024 Cari colleghi,
ecco alcune considerazioni della sindaca Tarasconi sull’indagine resa nota
oggi dalla Polizia di Stato che ha coinvolto numerosi giovanissimi.
Resto a disposizione
buona serata
“E’ sempre sconfortante leggere di giovani e giovanissimi che si muovono in
città come fossero gangster, tra risse, bullismo, rapine, droga, tirapugni
e coltelli. Quel che conforta, invece, è il messaggio forte e chiaro che
oggi arriva dalla Questura di Piacenza e quindi dalle istituzioni
direttamente rivolto a queste bande di delinquenti, perché di questo si
tratta. E il messaggio è che a Piacenza questi comportamenti non vengono
tollerati, che non esiste una zona franca solo perché chi sceglie certe
condotte criminali va ancora a scuola. Le nostre forze dell’ordine, alle
quali come Comune abbiamo fornito e continueremo a fornire massima
collaborazione, hanno dato un segnale inequivocabile. Un segnale non solo
per i 45 giovanissimi coinvolti direttamente nell’indagine della polizia,
ma per tutti quanti. E spero sinceramente che venga colto, che i ragazzi e
le ragazze – magari affascinanti da modelli aggressivi, rabbiosi, violenti
che purtroppo vanno per la maggiore anche nella musica – si rendano conto
che alcune azioni generano reazioni. E la reazione delle istituzioni è
prendere provvedimenti. Dovrebbero bastare i valori del rispetto, della
legalità, della pacifica convivenza, ma a quanto pare per alcuni non è così.
Il fenomeno era già purtroppo ben noto, non solo a Piacenza, e ha avuto
un’impennata notevole dopo il periodo Covid. Comportamenti sempre più
prepotenti, violenti, aggressivi si sono diffusi tra ragazzi e anche tra
ragazze spesso ancora minorenni. Dinamiche deviate di cui fanno parte
l’esibizione sui social e l’ostentazione di look e linguaggi che sembrano
emulare certi trapper.
E’ una deriva pericolosa che, come comunità, non possiamo sottovalutare.
Come amministratori il nostro dovere è fare tutto il possibile per
sensibilizzare sulla gravità di certe condotte, favorire iniziative,
confronti, dialoghi che coinvolgano le scuole, gli educatori, le società
sportive. E lo stiamo facendo su vari temi, anche ieri con la criminologa
Roberta Bruzzone. Ma resta il fatto che certe azioni non possono rimanere
impunite.
Proprio in quest’ottica, quand’ero consigliera regionale a Bologna nel 2021
avevo firmato un’interrogazione con la quale chiedevo che venisse stimolato
il Governo a prendere provvedimenti che toccassero sul vivo i giovanissimi:
sospensione dei profili social e patente a vent’anni e non a 18 come misure
accessorie per coloro che si rendessero protagonisti di certi episodi.
Tutto ciò a margine degli eventuali provvedimenti dell’autorità
giudiziaria. Non è certo la soluzione a tutti i mali, ma può essere di
stimolo”.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza