
(AGENPARL) – sab 25 novembre 2023 COMUNICATO STAMPA DEL 25 NOVEMBRE 2023
Violenza, informazione e formazione, lavoro, autonomia e libertà. Il 25 novembre a Oristano è stato
dedicato al confronto e all’approfondimento di tematiche strettamente legate alla violenza alle donne.
Nella Giornata internazionale contro la violenza alle donne nella Sala degli Evangelisti, a Palazzo degli
Scolopi, Il Comune di Oristano ha riunito tante energie e numerosi contributi per un ampio esame di un
fenomeno che ormai è diventato un’emergenza sociale. Su iniziativa degli Assessorati ai Servizi sociali e alle
Attività produttive del Comune di Oristano, di Giulia giornaliste, dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e
dell’Istituto d’istruzione superiore De Castro Contini, si è dato corso a un ricco e stimolante dibattito che ha
avuto il suo apice nell’inaugurazione della Panchina bianca quale simbolo della libertà dell’informazione il
cui significato si somma a quelli tradizionali della giornata, la scarpetta rossa e la panchina rossa.
“Ringrazio i dirigenti, i docenti e le studentesse e gli studenti che sono qui e che manifestano grande
impegno e spirito critico – ha detto il Sindaco Massimiliano Sanna -. Il loro lavoro è un segno di attenzione e
di sensibilità per queste tematiche. Conoscere e creare significa costruire la civiltà del futuro, dimostrando
un senso di cittadinanza formidabile, fondato sul rispetto delle parità e dell’equità, e quindi della nostra
Costituzione. Con identico calore ringrazio Giulia giornaliste e l’Ordine dei giornalisti, che hanno aderito alla
nostra proposta, costruendola e patrocinandola con entusiasmo, e le istituzioni accademiche, educative,
sindacali e dell’impresa, che si adoperano per valorizzare il talento, prevenire ed abbattere le
discriminazioni sessiste, e tutti coloro che con interventi orali, artistici, multimediali o musicali oggi
evidenziano l’importanza della libertà attraverso informazione, linguaggio, formazione e resilienza”.
“Diciamo basta alla paura, basta all’ingiustizia e impegniamoci a costruire una comunità in cui tutti possano
sentirsi al sicuro e rispettati – ha concluso il Sindaco Sanna -. No alla violenza, viva il rispetto”.
“Il Comune ha voluto organizzare una giornata di sensibilizzazione sul tema della violenza abbinandola al
tema della libertà di stampa e di informazione perché molte volte la violenza nega la libertà di parola e di
pensiero – ha sottolineato l’Assessore ai servizi sociali Carmen Murru -. La violenza non è solo quella fisica.
Non a caso sono stati invitati gli studenti di diversi istituti per diffondere il messaggio tra le giovani
generazioni e renderle protagoniste di una nuova cultura, così come oggi dimostrano gli studenti e le
studentesse della 5^ B che presenta il progetto EvViva”.
Il punto di partenza del dibattito lo ha offerto Susi Ronchi presentando il libro “Un giorno all’improvviso”,
curato ed edito da Giulia Giornaliste Sardegna di cui ha sottolineato l’impegno a favore della parità e dei
diritti della persona, per una riflessione sui temi dedicati a violenza, diversità e discriminazioni. Volume di
memoria e testimonianza sulla capacità di reazione delle donne durante il Covid e il lockdown, attraverso
sedici interviste a donne della società contemporanea ne racconta la reazione.
Simona Scioni, che ha moderato i lavori, Daniela Pinna ed Elisabetta Gola si sono soffermate sul ruolo della
formazione e dell’informazione professionale, dell’uso di un linguaggio più attento alle vittime, al rispetto
delle individualità soprattutto in tempi di globalizzazione e socializzazione dei media: “Una buona
informazione, corretta ed equilibrata, rispettosa delle diversità, liberata dai pregiudizi, educata al rispetto
delle parti e delle vittime di violenza, in particolare, deve mantenere saldo il principio di servizio alla
comunità”.
Delle insidie, discriminazioni, esclusioni e ingiustizie negli ambiti lavorativi hanno parlato i rappresentanti di
CGIL, CISL UIL e Confartigianato, Francesca Murra, Federica Tilocca, Maria Francesca Ticca e Marco
Francecschi, mentre gli studenti e le studentesse della V B dell’Istituto di Istruzione Superiore De Castro-
Contini, Liceo Artistico, hanno presentato il progetto “evViva” sulla violenza alle donne.
“In una giornata nella quale i simboli sono preziosi per lanciare messaggi semplici ed efficaci – ha detto il
Sindaco Sanna inaugurando la panchina bianca dedicata alla libertà di stampa -, il Comune, l’Ordine dei
Giornalisti della Sardegna e Giulia Giornaliste Sardegna, uniscono le scarpette rosse, che da sempre
caratterizzano la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, al bianco dell’Informazione
inaugurando, nel chiostro del Palazzo degli Scolopi, una panchina bianca dedicata alla libertà
dell’informazione e al rispetto dell’articolo 21 della Costituzione Italiana”.
A chiudere i lavori, in piazza Eleonora, lo showcase dedicato alle arti artigiane storiche di Oristano: la
ceramica e la pelle con le espressioni artistiche di Gian Mario Sanna e Roberta Rassu.
Per l’Assessore alla Attività produttive Rossana Fozzi “l’artigianato che è scuola e fa scuola non è solo una
espressione delle tradizioni, ma incarna un carattere vitale dell’identità cittadina. Con questo spirito nacque
il simbolo della scarpetta rossa, emblema capace di affrontare e diffondere, come prima e più di prima,
l’orrore del sopruso e della violenza contro le donne, in nome dell’arte e della bellezza. Lo spirito artigiano è
infatti un modo di concepire l’esistenza, un modello di progresso e di inclusione sociale, di passione e di
memoria. «A pelle si sentono cose, a cui le parole non sanno dare nome» è il motto sublime che ho scelto
per questa giornata: l’ho preso a prestito dalla poetessa Alda Merini, donna caparbia, come le ragazze che
sono qui, capace di infrangere schematismi e conformismo, il vuoto emotivo che sconvolge l’esistenza delle
vittime e delle famiglie.