
(AGENPARL) – mar 13 giugno 2023 **La Toscana contro la tratta e lo sfruttamento. I numeri e le attività
del progetto Satis**
Nel 2022, oltre 560 chiamate al numero verde del sistema che prende in
carico le vittime per garantire forme di protezione anche con interventi
sociali
Sono 203 le situazioni di sfruttamento gestite dal sistema antitratta
toscano
/Scritto da Massimo Orlandi, martedì 13 giugno 2023/
Nel corso del 2022 il numero verde del progetto Satis, sistema antitratta
toscano interventi sociali, ha ricevuto 567 chiamate, per poi andare a
gestire 203 situazioni di sfruttamento. I dati sono stati presentati oggi a
Firenze, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo Strozzi
Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana. Satis, promosso dal
Comune di Viareggio in collaborazione con la Zona Distretto Versilia e in
sinergia con la Regione Toscana, e cofinanziato dal Dipartimento pari
opportunità della Presidenza del consiglio dei ministri e da molti enti
locali, si occupa di contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo,
prostituzione e di opporsi alle attività illegali forzate come lo spaccio
o i furti per conto terzi, la tratta delle persone.
Gli obiettivi con la presa in carico delle persone vittima di sfruttamento
sono quelli di contrastare la tratta di essere umani, tutelare e promuovere
i diritti degli sfruttati e assicurare la qualità della vita sociale e la
salute collettiva. Il progetto, costituito da cooperative e associazioni
operanti su tutto il territorio toscano fin dal 1990, dopo le iniziali
azioni di emersione, identificazione e primo aiuto, da quest'anno anche in
occasione degli sbarchi nei porti toscani di Livorno e Carrara, è
impegnato nella realizzazione di programmi di assistenza e integrazione
sociale, azioni di emersione, identificazione e prima assistenza, e
strategie di prevenzione, protezione e reinserimento socio-lavorativo delle
vittime.
Tornando ai dati del 2022, in 63 casi il progetto Satis è dovuto
intervenire per sfruttamento di tipo lavorativo, in 133 occasioni è stato
chiesto aiuto per sfruttamento sessuale su strada, 5 persone erano vittima
di sfruttamento sessuale in appartamento e due casi di matrimoni forzati.
Nel dettaglio si trattava di 135 donne, di 61 uomini e 7 trans. Guardando
alla suddivisione per nazionalità, sul fronte della prostituzione
femminile ci sono state ben 67 donne nigeriane a essere prese in carico dal
sistema antitratta, per quanto riguarda lo sfruttamento lavorativo troviamo
otto uomini originari dell'Afghanistan, altrettanti dal Pakistan e altri
otto dal Bangladesh.
“I casi di tratta e di sfruttamento sono lesivi di ogni principio di
dignità umana”, dichiara l'assessora alle politiche sociali Serena
Spinelli. “Per questo – prosegue – è importante un progetto come questo
che interviene laddove i diritti fondamentali di ogni essere umano vengono
calpestati. Negli ultimi mesi, inoltre, in occasione degli sbarchi nei
porti toscani di migranti salvati in mare dalle navi delle ong, si è
ulteriormente confermato prezioso. Grazie alla presenza degli operatori e
dei mediatori culturali di Satis, è stato possibile svolgere
immediatamente dei colloqui individuali, che hanno permesso di far emergere
e di attivare tempestivamente i percorsi di protezione per alcune giovani
donne, rivelatesi vittime di tratta di esseri umani. La preparazione e le
capacità di Satis in un ambito così delicato meritano senza dubbio il
nostro ringraziamento”.
“I dati sulle attività del progetto Satis – osserva l'assessora al
lavoro Alessandra Nardini – ci confermano che per contrastare i fenomeni di
tratta e sfruttamento occorre, accanto alla dimensione repressiva, la
costruzione di un sistema di protezione verso chi è vittima. Un apparato
normativo e un sistema di controlli adeguati sono imprescindibili, ma la
presenza di strumenti per la presa in carico di chi si trova in una
condizione di schiavitù ha una rilevanza fondamentale per consentire
emersione del fenomeno e percorsi di riscatto. Crediamo che la Toscana sia
sulla strada giusta, imboccata già da tempo, per garantire diritti e
dignità ad ogni persona, a partire dal lavoro, che non può e non deve
essere sfruttamento. Per questo siamo impegnati anche in un nuovo progetto
contro lo sfruttamento lavorativo, il progetto Soleil. Toscana terra di
diritti significa in primo luogo essere terra capaci di contrastare
fenomeni come questi, consentire a tutti e tutte di ‘liberarsi' da
sfruttamento e tratta”.
L'attività del progetto Satis mostra la centralità del numero verde come
punto di accesso al sistema per la segnalazione delle vittime e il
coordinamento della successiva presa in carico. Numero che da oggi cambia e
diventa 800/600.500 (ricordiamo che è gratuito, anonimo e in funzione
h24), oppure da Lyca Mobile 055/365612. Un cambiamento che corrisponde
anche a una specifica campagna di comunicazione da parte di Satis Toscana,
con opuscoli e depliant realizzati in molte differenti lingue. Un
cambiamento che corrisponde anche a una specifica campagna di comunicazione
da parte di Satis Toscana, con opuscoli e depliant realizzati in molte
differenti lingue.
“Satis è un servizio solido, di grande esperienza e per questo prezioso,
che svolge un compito delicato e per cui servono professionalità altamente
formate, dinamiche e pronte a intervenire per dare sostegno a quei soggetti
che spesso nessuno vede – spiega Alessandro Campani, direttore Zona
Distretto Versilia -. Satis conosce queste persone e i suoi bisogni, attua
misure multidisciplinari e multilivello alle persone che prende in carico
ed è in grado di attivarsi anche in emergenza com'è avvenuto durante la
pandemia per distribuire pacchi alimentari a chi non avendo più reddito
dalla strada era in gravissime difficoltà. O come negli ultimi mesi per
una rapida identificazione delle vittime, in affiancamento al personale
medico, della protezione civile e delle forze dell'ordine in occasione
degli sbarchi nei porti toscani di Livorno e Carrara”.
“Il numero verde nasce nel 2011 in Toscana ed è collegato da sempre al
sistema nazionale antitratta – spiega Serena Mordini, della segreteria
tecnica del coordinamento Satis Toscana -. Il numero verde ha il ruolo di
coordinamento della presa in carico d'emergenza della vittima, si occupa
della fornitura di mediatori linguistici, del trasferimento delle persone
da una struttura all'altra, va alla ricerca di posti in Toscana e fuori
regione per le vittime. È un centralino h24 a disposizione dell'utenza,
delle forze dell'ordine, e delle associazioni. Un numero importante che non
deve mai smettere di funzionare. Proprio per questo e proprio per non
perdere nemmeno una chiamata, il vecchio numero sarà appoggiato al nuovo,
assicurando una totale continuità di assistenza e presa in carico delle
vittime”.
Per lo più a chiamare il numero verde sono le istituzioni che fanno parte
della rete Satis, cioè Comuni e Società della Salute delle varie province
della Toscana, oltre ad associazioni e cooperative sociali. Le telefonate
provenienti da questi soggetti nel 2022 sono state 377. Le richieste
d'aiuto poi in 13 casi sono state degli amici delle vittime, 68 volte a
chiamare sono stati gli stessi sfruttati, e poi forze dell'ordine, servizi
sociali, sistema antitratta nazionale e privato sociale.
Infine i territori di emersione. A Firenze nel 2022 ci sono state 51
vittime di sfruttamento. Segue Prato con 33 casi, Pisa con 24, a Pontedera
ce ne sono stati 18, 16 a Montecatini e 13 a Pistoia. Chiudono la
classifica Arezzo con 12 vittime, Empoli con 11, 7 a Lucca, 5 a Livorno, 3
a Massa Carrara e due a Viareggio.