
(AGENPARL) – gio 06 aprile 2023 ORSI – URZÌ (FdI): SE AUTOPSIA CONFERMA AGGRESSIONE SI PROSEGUA SULLE STRADA GIÀ TRACCIATA DAL GOVERNO, CONTRO SCELTE IDEOLOGICHE
“Sugli orsi e i lupi il governo ha già dimostrato di avere le idee chiarissime, che si sono sostanziate sin dalla scorsa manovra di bilancio con iniziative mirate al contenimento di situazioni di pericolo. Ora si tratta di alzare l’asticella, perché la minaccia dei grandi predatori sui sistemi economici e l’incolumità dei cittadini rischia in alcune aree del Paese, in particolare in Trentino ed in Alto Adige di sfuggire altrimenti ad ogni controllo. Tanto più dopo la morte di un ragazzo nei boschi della Val di Sole di cui è in corso l’autopsia che se confermerà l’aggressione subita da orsi imporrà interventi ineludibili”. Lo dice il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione affari costituzionali della Camera Alessandro Urzì annunciando la presentazione di una interrogazione urgente al governo per permettergli in caso di conferma della morte violenta di informare dettagliatamente l’opinione pubblica su tutti i passi già intrapresi e gli obiettivi dati. “Non c’è bisogno di presa di coscienza del problema – chiarisce Urzì – perché è il governo stesso ad avere posto il tema per primo agli Italiani quando gli altri voltavano la testa altrove. Sappiamo che il primo degli interventi è quello a livello europeo per stralciare dalla lista degli animali a rischio di estinzione le specie di orsi e lupi che ormai costituiscono una sovrappopolazione in alcune aree italiane ad alta densità di residenti e di attività economiche. La facilitazione degli interventi di contenimento della diffusione, la possibilità di prelevamento o di soppressione in casi di particolare pericolosità sono priorità per chi voglia difendere il tessuto economico e demografico del Trentino e dell’Alto Adige così come di tutte le altre aree montane con sovrappopolazione di grandi predatori. Non si chiedono nè si pretendono autorità politiche con la pistola fumante e con diritto di uccidere ma regole che autorizzino le autorità scientifiche ad interventi anche radicali e snelli e che rispondano alle esigenze poste dal mondo produttivo e dai residenti capaci di potere operare con immediatezza e attraverso un controllo del territorio che non permetta più contatti ravvicinati addirittura ormai nel cuore degli stessi ambiti residenziali. Il governo ha indicato già a suo tempo la strada dell’approccio di metodo senza condizionamenti ideologici: oggi più che mai anche a livello europeo non si può continuare ad ignorare la pericolosità della situazione attraverso l’applicazione di principi di tutela dell’ ambiente naturale distante dalla vita reale di chi la montagna la vive o la frequenta”. Lo ha dichiarato Alessandro Urzì, capogruppo di FdI in Commissione affari costituzionali della Camera