
(AGENPARL) – dom 03 aprile 2022 ANNO 43 – NR.69 Domenica 3 aprile 2022
(agenzia umbria notizie)
Astertr 09
fcu: melasecche “dai programmi alla fase realizzativa”. Il crono
per la ricostruzione completa nei prossimi quattro anni. Convegno
a todi
(aun) -perugia, 3 apr. 022 – “Il convegno che si è svolto nella
bellissima Sala Consiliare di Todi, per la Ferrovia Centrale Umbra
segna lo spartiacque fra la fase iniziale dell’azione politica
della giunta Tesei volta a riallacciare i fili di una situazione
che negli anni scorsi era andata via via deteriorandosi e l’azione
per la completa riapertura”. E’ quanto afferma l’assessore
regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche.
“Nelle precedenti legislature purtroppo abbiamo assistito prima
alla cessione e privatizzazione del ramo gomma del trasporto
regionale a Busitalia, poi nel 2017, addirittura alla chiusura
della Ferrovia Centrale Umbra per mancata manutenzione. Infine il
passaggio della gestione strutturale ferroviaria ad RFI, rimanendo
a carico della Regione oltre che la strategia politica
complessiva anche la situazione residuale fortemente debitoria di
Umbria Mobilità. Solo recentemente – ha proseguito Melasecche –
l’abbiamo trasformata in Agenzia dopo un lavoro certosino di
asseverazione dell’ingente debito e del piano di rientro proposto
alle banche, con trasferimento in corso alla stessa di tutti i
contratti, ferro e gomma, che ad oggi hanno portato ad un primo
risparmio di circa 4,5 milioni su base annua ma che si concluderà
a fine anno in un risparmio complessivo lordo di circa 10 milioni
all’anno, da cui detrarre 1,5 milioni che la Regione le riconosce
sia per il costo del funzionamento che per contribuire a sanare il
debito pregresso unitamente alla vendita del patrimonio non utile
ai fini della mission assegnata”.
“Un incontro in qualche modo storico quindi – sottolinea
l’assessore – perchè segna il passaggio dalla fase della gestione
ordinaria, un po’ rabberciata, dell’unica tratta oggi in funzione,
allo studio, alla tessitura dei rapporti nazionali per acquisire
consensi, autorizzazioni e finanziamenti indispensabili, alla
progettazione preliminare ed alla fissazione ufficiale del crono
programma per conseguire entro il 2026 la totale riapertura con
treni elettrici tipo POP della dorsale ferroviaria che abbiamo
mantenuto di proprietà della Regione.
La presenza di sindaci, parlamentari, consiglieri regionali,
amministratori locali, provenienti da tutta l’Umbria ha
sicuramente contribuito a rendere la giornata ancora più
proficua”. Al saluto del sindaco di Todi Antonino Ruggiano che ha
rimarcato l’importanza del ripristino per Todi ma per tutta la
regione ha fatto seguito l’intervento dell’assessore Melasecche
che ha ricordato “come Todi è stata fin dall’inizio al centro
dell’attenzione su questo problema. Tanto è vero che, quando
ancora non si aveva alcuna certezza, era stata organizzata una
prima manifestazione di tutti i sindaci dei comuni posti lungo
l’asse ferroviario per chiedere a gran voce al governo di allora
la disponibilità ad affrontare il problema. La manifestazione non
è più avvenuta, causa covid – ha ricordato Melasecche -, ma il
lavoro è proseguito incessantemente, quindi da tempo era nell’aria
l’organizzazione dell’incontro per fare il punto sull’attuazione
del programma lasciando in qualche modo il passato alle spalle per
cominciare a guardare con visione strategica al futuro”.
L’incontro di Todi è stato moderato dal Vice Sindaco Ruspolini che
ha ricordato i momenti storici salienti dalla costruzione della
linea nei primi anni del secolo scorso. Sono quindi intervenuti i
dirigenti regionali, Naldini e Gattini, che hanno illustrato gli
aspetti tecnici trasportistici ed il progetto “Vivere l’Umbria”,
con la brillante vittoria del bando nazionale Pinqua da parte
della Regione Umbria, con cui verranno recuperate, grazie al
contribuito determinate dell’ATER, quasi tutte le stazioni
ferroviarie lungo la FCU, scendendo da Sansepolcro fino a Terni,
anche ai fini funzionali e turistici. Nelle conclusioni la
Presidente Tesei, ringraziando tutti coloro che hanno fin qui
lavorato al progetto, ha sottolineando “l’enorme lavoro che sta
portando avanti questa nuova amministrazione ed i risultati di
grande soddisfazione su tutti i fronti che segneranno la svolta
regionale verso quegli obiettivi ancor più ambiziosi di quelli che
era possibile immaginare nell’anno di insediamento 2019”. Sono
intervenuti poi vari sindaci ed assessori, a cominciare da
Acquasparta, Umbertide, Marsciano ed altri ancora per chiedere
chiarimenti e sollecitare attenzione verso altri obiettivi dei
propri territori. Si è riparlato anche dell’urgente consolidamento
del Ponte di Montemolino.
Su tutti i temi trattati l’assessore Melasecche ha illustrato il
crono programma che vede, dopo la prossima apertura della tratta
Sant’Anna-Ponte San Giovanni un investimento ulteriore di 3,1
velocizzazione della Città di Castello-P.S. Giovanni, oltre agli
ingenti investimenti già in corso; 128,7 milioni per la
ricostruzione completa della tratta sud P.S.Giovanni-Terni (di cui
49,3 milioni per l’armamento, massicciata, traversine e binari
entro marzo 2024, 46,8 milioni entro dicembre 2025 per le
tecnologie volte alla massima sicurezza e velocizzazione ERTMS, 30
milioni, entro maggio 2025 per gallerie e le altre opere civili ed
2,6 milioni per opere residue. Per la tratta Sansepolcro-Città di
Castello si parla di 26,5 milioni da impegnare gradualmente, dal
nuovo armamento da terminare entro il luglio 2024 fino alla
riattivazione della linea entro il 2025. Cifre e date certificate
formalmente da RFI – ha assicurato Melasecche – che è già
impegnata in questa lotta contro il tempo e su cui la Regione
Umbria non farà di certo mancare collaborazione, ma anche
vigilanza e controlli affinchè la gloriosa FCU possa tornare alla
massima funzionalità. Tutto ciò sia per gli umbri che per le
migliaia di turisti appassionati della nostra regione che può
essere visitata in treno ma anche in bici o, volendo, anche lungo
i tanti sentieri e cammini della fede che intersecano la dorsale
ferroviaria. Una sfida da far tremare i polsi – ha concluso
l’assessore Melasecche -, ma che è stata raccolta con entusiasmo,
professionalità e grande passione. Quella di cui l’Umbria ha
bisogno per risollevare la testa e farsi strada in una fase
storica comunque difficilissima per le molteplici ragioni che ben
conosciamo e che rendono tutt’altro che semplice il momento
storico che stiamo vivendo”.