(AGENPARL) – mar 10 gennaio 2023 Sanità. Mazzetti (FI): Prato ha bisogno nuova palazzina Santo Stefano. La proposta: “Mettiamo a uno stesso tavolo le due aziende partecipanti al bando”
Roma, 10 gen. – “Bisogna prima di tutto rimediare alla carenza infrastrutturale del territorio e garantire, quanto prima, a tutti i cittadini di Prato e provincia il diritto alla sanità e alla salute, tutt’altro che scontato dopo le scelte del PD a livello regionale e locale, che non ho mai mancato di criticare”, a dirloErica Mazzetti,Deputata di Forza Italia, che prosegue: “Dopo anni di attesa, si sono sbloccati i fondi per la realizzazione della nuova palazzina dell’ospedale Santo Stefano. In una data non certo semplice per le imprese ovvero il 12 agosto scorso – ricostruisce Mazzetti – è stato pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori di circa 20 milioni a cui hanno partecipato solo due ditte; dopo l’aggiudicazione da parte di una delle due avvenuta il 20 dicembre, altra data non semplice, l’altra ditta partecipante ha fatto ricorso al Tar contro presunte irregolarità. Sono certa che la nota azienda pratese arrivata seconda che, dai documenti visionati, avrebbe anche fatto risparmiare circa 2 milioni proponendo un ribasso di circa il 10%, non abbia intenzione di bloccare un’opera fondamentale per il territorio; tuttavia, è suo diritto fare ricorso ma, se andrà avanti in quella direzione, i lavori non inizieranno entro giugno 2023, si perderanno i finanziamenti e Prato resterà ancora indietro. Non possiamo permettercelo”. In qualità di parlamentare del territorio, Mazzetti ha sempre denunciato “le carenze infrastrutturali e organizzative della sanità locali” e ha fortemente criticato “la demolizione di una struttura già esistenze per realizzarne una nuova che ha richiesto una palazzina aggiuntiva”. “Per questo – prosegue Mazzetti – ho tutto l’interesse che venga realizzata la nuova palazzina del Santo Stefano ma anche che vengano rispettati i diritti delle imprese; pertanto, propongo all’ASL, committente dell’opera, congiuntamente a tutte le Istituzioni, di aprire un tavolo di confronto con le due imprese con l’obiettivo di arrivare a una soluzione: una giusta mediazione per scongiurare ricorsi e per procedere alla realizzazione nel rispetto dei tempi”. “In attesa del nuovo codice appalti – spiega Mazzetti che del testo fu relatrice di maggioranza – e stanti le attuali norme, la mediazione è consentita, perfino incoraggiata, proprio per dirimere casi simili. Il Sindaco e il Presidente di Regione facciano uno sforzo per mettere d’accordo tutti e per rimediare alle scelte sbagliate di questi anni. Da parte mia, disponibilità a contribuire e facilitare”. Tornando al codice appalti, Mazzetti precisa: “Casi come questo sono la dimostrazione di quanto sia necessario approvare presto il nuovo codice, con regole chiare, oggettive, uniformi e non interpretabili, un testo che tenga conto delle esigenze dei territori e dell’affidabilità delle imprese espressione del territorio. Un manuale del costruttore, come dico sempre, per far lavorare le imprese, non i tribunali”.
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