
(AGENPARL) Roma, 13 mar 2021 – “Il governo ha il dovere di ascoltare e decidere. Il sindacato ha il diritto-dovere di stare dentro il confronto in modo propositivo, accantonando quel potere di veto e interdizione che risale a una stagione vecchia di corporativismi e che ha danneggiato il funzionamento e la modernizzazione, ma anche le stesse tutele del lavoro pubblico. Parlare di “coesione sociale”, battersi per il superamento dei dualismi “pubblico-privato” e “garantiti e non”, non è soltanto lo spirito del testo del Patto: rientra tra le finalità principali dell’intesa e di chi l’ha condivisa. Non basta proclamare i diritti alla salute, alla sicurezza, all’istruzione, a uno stato semplice, efficiente e amico delle persone e delle imprese. Bisogna anche saperli garantire. E sappiamo che la qualità dell’accesso ai servizi pubblici è troppo diversa tra regioni, centri delle città e periferie, aree interne, nord e sud”.
Lo scrive il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in un intervento su “Il Foglio”.
“La Pubblica amministrazione, se funziona, è il primo presidio dei diritti dei cittadini: è il baluardo essenziale contro le disuguaglianze, che la pandemia rischia di acuire. Abbiamo deciso di introdurre le migliori tecnologie digitali e imboccare, con decisione, il percorso delle transizioni che ci chiede l’Europa. ma come tutti i processi di rilancio e innovazione vogliamo farlo puntando sulle persone”.