(AGENPARL) – lun 05 settembre 2022 Il metodo di studio è fondamentale contro la dispersione scolastica.
MyEdu lancia un nuovo corso digitale per prevenire il fenomeno e motivare lo studente.
Come studiare? Esiste un metodo valido per tutti? E come trasformare il tempo dedicato agli strumenti digitali in un valore positivo? Già a partire dalle scuole elementari e le medie, i ragazzi si confrontano con difficoltà insormontabili che possono ipotecare la loro carriera scolastica e lavorativa; perché troppo spesso “nessuno ci dice come studiare”. Partendo da questi presupposti MyEdu presenta il nuovo corso digitale sul “Metodo di Studio” al Festival della Comunicazione di Camogli (GE) in programma dall’8 all’11 settembre.
CAMOGLI (GE) 5 settembre 2022 – Non avere voglia di studiare perché non si sa come studiare. Potrebbe sembrare un gioco di parole, ma purtroppo è uno dei principali ostacoli alla motivazione dello studente. Se ne parlerà sabato 10 settembre al Festival della Comunicazione di Camogli (GE) alla tavola rotonda dal titolo “Scuola aperta: come dovrebbe essere una scuola inclusiva” alla quale parteciperanno Elisabetta Abamo, la scrittrice Stefania Auci, Silvia di Pietro, esperta del mondo “education” in rappresentanza del Festival della Comunicazione e l’autrice del corso MyEdu, Chiara Zumbo.
La lotta contro l’abbandono e la dispersione scolastica parte dal metodo di studio. La perdita di interesse allo studio interessa trasversalmente tutte le fasce d’età e le provenienze sociali e vede l’Italia fanalino di coda in Europa rispetto al fenomeno dell’abbandono scolastico.
Alla vigilia della partenza del nuovo anno scolastico, MyEdu, tra le principali piattaforme di formazione digitale fondata nel 2013 a Milano, presenta il nuovo corso multimediale per la scuola primaria e secondaria rivolto alla fascia d’età dai 9 ai 16 anni.
Sette video lezioni corredate da testi e schede che indirizzano lo studente verso l’individuazione e l’apprendimento di un metodo di studio per eliminare tutto ciò che implica tanto sforzo con scarso risultato. Tra i temi: migliorare la concentrazione, ripassare senza sforzo e i consigli per memorizzare ed esporre dei concetti. Il corso rappresenta uno strumento anche per chi ha disturbi specifici dell’ apprendimento e un compendio per i genitori per dare i consigli giusti ai propri figli durante il loro percorso scolastico.
“Il nostro ruolo nella fornitura di contenuti digitali per gli studenti e per gli insegnanti ci consente di avere un punto di vista privilegiato sui trend dell’apprendimento, permettendoci di contribuire positivamente rispetto alle difficoltà del percorso di studi – commenta Laura Fumagalli, Presidente di MyEdu – Creare un vero e proprio metodo adattabile ad ogni bambino e ragazzo, qualsiasi sia il punto di partenza o difficoltà trovata precedentemente nello studio rappresenta un investimento sul futuro. Ognuno di noi, infatti, è diverso nelle capacità di apprendimento. Non esiste un metodo valido per tutti, ma esistono delle basi che, una volta acquisite, gettano le fondamenta per iniziare a studiare in maniera efficace”.
La dispersione scolastica in Italia: ipoteca sul futuro delle nuove generazioni.
Come rilevato dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza nel suo ultimo report sulla dispersione scolastica, quando gli studenti decidono di allontanarsi dal sistema scolastico e formativo di fatto si allontanano da un luogo “di protezione”, ma soprattutto vanno incontro a una mancanza, cioè alla mancanza di opportunità.
L’abbandono scolastico è quindi da considerarsi un fenomeno molto preoccupante, perché riguarda la fascia di età giovanile: se i giovani lasciano prematuramente la scuola significa che corrono maggiori rischi di disoccupazione, povertà ed esclusione sociale.
L’Italia, nonostante notevoli progressi sul fronte degli abbandoni scolastici detiene purtroppo un tasso di dispersione tra i più alti dell’Ue piazzandosi al quartultimo posto per numero di abbandoni precoci, con il 13,1%, ben al di sopra del valore medio dell’Unione (9,9%). Tale quota corrisponde a circa 543.000 giovani ogni anno.
“Ci siamo chiesti perché i ragazzi abbandonino la scuola – spiega Chiara Zumbo, autrice del corso MyEdu – I motivi sono i più svariati, ma tra questi, predomina il fatto che non è stato loro insegnato come studiare. A nessuno piace fare una cosa che non sa fare e ciò porta a mancanza di motivazione. Il primo bisogno dell’essere umano, infatti, è quello di sentirsi capace di fare qualcosa. Il metodo di studio, in questo senso, è particolarmente importante. Ripassare nella maniera più leggera possibile è fondamentale e la nostra piattaforma digitale rende più leggero tutto ciò che è obbligo, attraverso gli strumenti e il linguaggio che oggi i ragazzi utilizzano quotidianamente, a partire dai device come il cellulare, il tablet e l’accesso ai contenuti digitali. Attraverso le lezioni di questo corso lo studente si renderà conto come sfruttare al meglio il grande potenziale della sua mente, correggendo quindi gli errori organizzativi fatti fino a quel momento e arrivando a personalizzare il proprio metodo di studio”.
Chiara Zumbo, biografia dell’autrice.
Nata a Reggio Calabria nel 1990. Fin dall’inizio della sua carriera lavorativa è stata attratta da ogni tipo di mansione che prevedesse il contatto diretto e la comunicazione con le persone. Negli ultimi quattro anni ha trovato il settore che più la appassiona e per il quale si è specializzata: il mondo dell’apprendimento. Dopo essersi formata e aver collaborato con aziende leader nel settore dell’apprendimento, Chiara Zumbo è parte del team MyEdu.
MyEdu
Formare i docenti della scuola e sostenere le famiglie nel percorso di apprendimento dei propri figli in età scolare. MyEdu, la piattaforma di formazione digitale fondata nel 2013 a Milano, propone piattaforme e contenuti interattivi: lezioni, video-lezioni, attività per il ripasso e l’autovalutazione dell’apprendimento. Un pacchetto di strumenti di ausilio all’apprendimento scolastico rivolti alle scuole pubbliche e private, agli insegnanti e soprattutto alle famiglie. All’attivo conta un team interno di 35 professionisti, tra redattori, tutor, creativi, grafici e sviluppatori, oltre a una rete di consulenza esterna di professori e autori di contenuti. Numerose le collaborazioni della casa editrice che di recente ha rinnovato la partnership con il Ministero dell’Istruzione attraverso il protocollo d’intesa “per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione didattica e digitale nella Scuola Italiana”. MyEdu ha costruito un network di oltre 2500 scuole sul territorio nazionale e collabora con realtà di primo piano in campo educativo come la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, il progetto Scuola in Ospedale, il MUBA – Museo dei Bambini Milano e l’Acquario di Genova, e fornisce contenuti interattivi e divulgativi per le principali reti televisive per bambini tra cui Rai Scuola e Rai Gulp.
Foto allegata: Chiara Zumbo, MyEdu.
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