
(AGENPARL) – dom 04 settembre 2022 Lab21.01 ha effettuato un’indagine demoscopica sulle prossime elezioni del 25 settembre: da questa rilevazione effettuata per Affaritaliani, emerge come stia nettamente calando a mano a mano che ci si avvicina alla tornata elettorale, il numero delle persone che hanno deciso di andare a votare, ma ancora non hanno deciso per chi. Se a metà agosto erano il 39,6% quindi quattro italiani su 10 che hanno deciso di andare a votare ma ancora non sapevano per chi, oggi sono il 34,2% quindi c’è stato un calo di oltre 5 punti percentuali. Allo stesso modo pensando alle prossime elezioni qual è il leader che italiani vorrebbero come premier, escluso Mario Draghi: in prima posizione si conferma la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni con il 23,6% di preferenze seguita da Enrico Letta e da Matteo Salvini. Stabile il leader della Lega, in leggero calo -0,3% rispetto alla rilevazione del 26 agosto il leader del Partito Democratico.
Tra le intenzioni di voto emerge ancora una distanza fortissima sopra ai 15 punti percentuali tra la coalizione di centrodestra e di centrosinistra. Bene Fratelli d’Italia con il 22,8% con una crescita in questa settimana di 0,3% – continua il prof. Roberto Baldassari Direttore Generale di Lab21.01 – all’interno centrodestra che si assesta al 48,1%: bene Fratelli d’Italia che cresce dello 0,3%, stabile La Lega a quota 16.8%, in crescita Forza Italia che arriva al 6% ma guadagna sostanzialmente come una sorta di vasi comunicanti togliendo lo 0,5% proprio alla parte più centrista cioè a Noi Moderati.
Per quanto riguarda il centrosinistra, si registra un arretramento di tutta la coalizione che arriva al 31,6% con una decrescita dello 0,8% della lista Italia Democratica e Progressista (dove dentro abbiamo il Pd, Articolo Uno, Psi, Demos e Volt). Calano leggermente anche l’Alleanza Verde Sinistra, mentre cresce dello 0,3% Impegno Civico guidato da Di Maio che è l’unico partito che, in questo momento all’interno della coalizione di centrosinistra, fa registrare una lieve crescita dello 0,3%, seguita da una crescita marginale dello 0,1% di Più Europa guidata Emma Bonino.
Renew Europe di Calenda e Renzi si assesta al 6,5%: qui più che un arretramento si segnala una sorta di assestamento, cioè come se dopo una prima fase di crescita, questa settimana si sia registrato un momento di assestamento dell’opinione pubblica nei confronti del nuovo partito. Cresce il Movimento 5 Stelle che si assesta all’11,1% con un aumento dello 0,5%.