
(AGENPARL) – dom 17 luglio 2022 Donne della pesca a confronto. Il webinar di Coldiretti Veneto DOMANI 18 LUGLIO DALLE ORE 9.00
17 luglio 2022 – La sezione femminile della prima Scuola della Pesca veneta “Matteo Griggio” si dà appuntamento domani on line per il webinar che mette a confronto le esperienze delle donne del settore. Ospiti nell’aula virtuale Noemi Biagiola di Macerata giovane sportiva appassionata di pesca alla carpa, Chiara Meriti che col suo peschereccio solca l’Adriatico pulendo il mare nel periodo di fermo e Sonia Barchielli, direttore cooperativa Labronica motopescherecci di Livorno, unica donna in Italia a gestire un mercato ittico. I lavori saranno moderati da Adriana Celestini docente esperta già Presidente di AKTEA-European Network of Women in Fisheries (rete europea delle donne della pesca).
Connesse per l’occasione le lavoratrici delle cooperative, le impiegate della filiera o delle capitanerie, titolari o addette alla ristorazione ambulante e imprenditrici agricole, ma soprattutto coadiuvanti ovvero le mogli, le compagne dell’impresa familiare.
“Un esercito silente – ha avuto modo di dire Chiara Bortolas presidente regionale delle agricoltrici di Coldiretti – che “ha sposato un mestiere”. Un’affermazione che rende l’idea della mancanza ancora di riconoscimento, nell’attuale normativa statale, di una posizione che esiste già, a livello giuridico, per le donne dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio, ma non per quelle della pesca professionale, che pure svolgono un’attività fondamentale, quella di aiutare, collaborare con il proprio familiare pescatore, come già accade invece nell’impresa agricola familiare e nell’acquacoltura.
Il mercato ittico notturno costringe le donne a svegliarsi nel cuore della notte per caricare le casse del pescato e provvedere alla vendita, cercando acquirenti migliori qualora i prezzi non fossero congrui con l’impegno e le spese sostenute dagli uomini nella giornata in mare.
Il tutto entro un tempo compatibile con gli altri impegni mattutini, domestici e lavorativi. Non c’è remunerazione all’altezza di tanto impegno – continua Bortolas – ma almeno l’accesso, attraverso una contribuzione equa, alle tutele previdenziali e sociali, come l’assicurazione infortunistica, la malattia e una pensione alla fine del lavoro potrebbe essere una conquista”.
Per partecipare:
https://meet.google.com/mrq-yxtr-mgc?authuser=0