(AGENPARL) - Roma, 21 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 21 November 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 21 novembre 2025
COMUNICATO STAMPA
CEFALÙ – NOTIFICATI AVVISI DI CONCLUSIONE INDAGINI PER SFRUTTAMENTO
DEL LAVORO E TRUFFA AGGRAVATA NEL SETTORE SCOLASTICO.
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Cefalù, hanno notificato su disposizione
del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, l’avviso di conclusione
delle indagini a carico di 9 persone – uomini e donne, di età compresa tra i 26 e i 75 anni, ritenuti
responsabili a vario titolo di sfruttamento del lavoro e truffa aggravata.
Gli elementi oggettivi raccolti dagli investigatori durante le indagini, hanno delineato un quadro
probatorio ampiamente accolto dal Pubblico Ministero della Procura di Termini Imerese. Gli indagati
dirigenti e tutor di alcuni istituti paritari riconducibili ad una cooperativa sociale, avrebbero
falsamente attestato la regolarità dei progetti formativi e la frequenza ai corsi degli alunni, inducendo
in errore sia l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia sia il Ministero dell’Istruzione il tutto, per
ottenere indebiti finanziamenti pubblici.
L’attuale provvedimento si inserisce nel contesto di un filone di indagine già avviato nel 2023, che
nell’aprile 2024, aveva portato all’esecuzione di misure cautelari e interdittive per sfruttamento del
lavoro nei confronti di alcuni responsabili della cooperativa e, all’individuazione, di 118 lavoratori
costretti ad accettare non solo condizioni retributive irregolari ma anche, richieste di restituzione di
parte della paga percepita. Inoltre nel maggio 2024, era stato eseguito un sequestro preventivo per
contanti. Il Tribunale termitano nonostante la notifica del sequestro, al fine di garantire la continuità
dell’attività scolastica, aveva nominato un commissario giudiziale.
Gli avvisi notificati oggi rappresentano la prosecuzione naturale dell’indagine che, ha consolidato
non solo il quadro accusatorio già emerso ma anche, confermato l’esistenza di un sistema ritenuto
volto da un lato, allo sfruttamento del personale scolastico e, dall’altro, alla truffa aggravata ai danni
dello Stato mediante la falsificazione delle informazioni relative alla didattica e alla presenza degli
studenti.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter
processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata
in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
