
(AGENPARL) – Wed 15 October 2025 Nota di Maria Grazia Proietti (Pd)
(Acs) Perugia, 15 ottobre 2025 – “I dati drammatici sulla povertà
in Italia dovrebbero scuotere la coscienza del Governo e spingerlo ad
agire subito con misure concrete.” Maria Grazia Proietti (Pd)
commenta così il quadro emerso dal rapporto Istat “La povertà in
Italia – Anno 2024” diffuso lo scorso 14 ottobre.
“Nel nostro Paese – sottolinea Proietti – oltre 5,7 milioni di
persone vivono in povertà assoluta e quasi un quarto della
popolazione è a rischio di esclusione sociale. È un’emergenza che
non può essere ignorata, perché riguarda famiglie, bambini, giovani
lavoratori, persone che ogni giorno fanno la loro parte e che tuttavia
non riescono più a costruirsi un futuro dignitoso. La povertà, oltre
che mancanza di un reddito sufficiente a vivere in modo dignitoso, è
anche mancanza di prospettive e opportunità. L’Istat lo dice
chiaramente: il lavoro e l’istruzione restano i principali fattori
di protezione. Dove ci sono salari adeguati e una scuola capace di
dare a tutti le stesse possibilità, la povertà arretra. Dove invece
il lavoro è precario e malpagato e la scuola è trascurata, la
povertà cresce. È per questo che come Partito Democratico
continuiamo a chiedere con forza l’introduzione del salario minimo
legale, per garantire che chi lavora non sia più povero. Non si può
parlare di dignità del lavoro se milioni di persone non riescono a
vivere con ciò che guadagnano”.
“Eppure – prosegue la consigliera Pd – di fronte a questa emergenza
sociale, il Governo Meloni continua a ignorare i problemi reali del
Paese. Anche la manovra economica 2026 illustrata in Consiglio dei
ministri, con il taglio dell’Irpef per i redditi medio-alti, va
nella direzione sbagliata: un intervento che premia chi ha già e non
sostiene chi lotta per arrivare a fine mese. Servono invece
investimenti su scuola, formazione e politiche attive del lavoro,
sostegno alle famiglie con figli, incentivi all’occupazione
giovanile e femminile. Sono queste le scelte che servono per ridare
speranza e costruire un Paese più giusto. La scuola, in particolare,
deve tornare al centro delle politiche pubbliche. L’istruzione non
è una spesa ma il primo investimento contro la povertà. È a scuola
che si spezzano le catene dell’esclusione e si creano le basi per
una società più equa. Ogni euro investito nell’istruzione, nella
formazione, nell’accesso alla cultura è un euro speso per la
libertà e la dignità delle persone. L’Italia ha bisogno di un
cambio di rotta. Serve – conclude Maria Grazia Proietti – una politica
che rimetta le persone al centro, che non si limiti ai tagli fiscali
ma costruisca un nuovo patto sociale fondato su lavoro, conoscenza e
diritti”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81010
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