
(AGENPARL) – Fri 03 October 2025 Proprietari assistiti e inquilini garantiti: in vigore i nuovi parametri condivisi
Dopo settimane di confronto serrato tra le associazioni della proprietà edilizia e le rappresentanze degli inquilini, sono stati sottoscritti e depositati presso il Comune i nuovi Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato, entrati ufficialmente in vigore dal 26 settembre 2025. Gli accordi, previsti dalla legge 431/1998, rappresentano uno strumento fondamentale per regolare i canoni calmierati, fissando parametri condivisi a livello locale e consentendo ai proprietari che vi aderiscono di beneficiare delle agevolazioni fiscali (cedolare secca al 10%, riduzioni IMU e detrazioni per gli inquilini). Il nuovo testo aggiorna le fasce di oscillazione dei canoni in base alle zone omogenee della città e introduce una revisione delle dotazioni dell’immobile, con premi in percentuale per efficienza energetica e qualità complessiva. Un impianto che risponde a un duplice obiettivo: adeguare i valori al costo della vita e alle esigenze del mercato, e allo stesso tempo favorire la diffusione di contratti regolari e trasparenti, capaci di garantire diritti e doveri a entrambe le parti. L’apporto di Confabitare L’Aquila è stato determinante per arrivare a un’intesa condivisa. L’associazione ha portato al tavolo l’esperienza maturata negli ultimi anni a fianco dei proprietari immobiliari, contribuendo a costruire un equilibrio tra la tutela del diritto di proprietà e la necessità di garantire accessibilità abitativa per studenti, famiglie e lavoratori.
La presidente di Confabitare L’Aquila, Paola Trivellini, ha sottolineato con soddisfazione il valore del risultato: “Abbiamo lavorato con responsabilità e ascolto, cercando di rappresentare al meglio le esigenze dei proprietari senza dimenticare la funzione sociale che un contratto a canone concordato svolge per l’intera comunità. Questo accordo è una vittoria della mediazione e della partecipazione: offre certezze ai locatori, agevolazioni fiscali concrete e una risposta equilibrata alla domanda abitativa”.