
(AGENPARL) – Mon 11 August 2025 VITTORIA BALDINO (MOVIMENTO 5 STELLE) A “FILOROSSO” (RAI
3): PONTE SULLO STRETTO: “QUESTO E’ UN PROGETTO CHE NON
STA IN PIEDI”
Roma, 11 agosto 2025
“Questo è un progetto che non sta in piedi, è un castello di sabbia e noi non stiamo
costruendo una strada comunale con qualche milione di euro, noi stiamo spendendo
circa 20 miliardi di euro degli italiani per costruire un castello di sabbia”. Lo ha
affermato la deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino, nel corso del
programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che ha
dedicato l’apertura della trasmissione alla costruzione del Ponte sullo Stretto.
“Ci viene detto che siamo ideologici, io mi chiedo, sono ideologici quelli che
chiedono un progetto esecutivo unico rispetto a una mega opera che ci costa 20
miliardi di Euro?”, ha detto Vittoria Baldino, “Siamo ideologici se chiediamo che è
necessario fare dei test per verificare se i cavi effettivamente reggono? Siamo
ideologici se chiediamo che vengano fatti i rilievi come chiesto dalla Commissione
via VAS sulle indagini geologiche geomorfologiche, sismologiche per vedere se
questo ponte effettivamente starà in piedi, oppure è ideologico chi oggi manda a gara
sostanzialmente in lotti per un progetto che non è neanche un progetto esecutivo, che
non conosciamo la reale fattibilità, siamo ideologici noi o ideologico chi sottostima
sostanzialmente il progetto dicendo che costerà 13 miliardi e mezzo, ma noi
sappiamo che costerà molto di più, allora mi chiedo chi è ideologico, chi chiede se
effettivamente questi soldi verranno spesi per un’opera che si potrà fare, porterà
effettivamente un ritorno in termini sociali e di sviluppo oppure chi invece va con la
propaganda a spendere miliardi di Euro?”.
Per Vittoria Baldino “la più grande opera che si possa fare per la Calabria e per la
Sicilia sia portarle all’interno dell’Europa, sia dotarle di infrastrutture all’altezza di
questo nome, sia quella di collegare gli aeroporti alle stazioni ed oggi non lo sono, sia
quello di elettrificare le ferrovie ed oggi la maggior parte soprattutto nell’area ionica
non lo sono, il 50% è a binario unico”.