
(AGENPARL) – Sat 09 August 2025 Tiero (FdI): “Estendere i benefici della Zes unica ai territori provinciali
del Lazio. Fronte comune tra Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo”
Roma, 9 agosto – “Il disegno di legge che ha introdotto le nuove
disposizioni per il rilancio dell’economia delle regioni Marche e Umbria,
includendole nella Zes unica per il Mezzogiorno, ci impone di mettere in
campo tutte le iniziative possibili volte a ricomprendere i territori del
Lazio (esclusa Roma Capitale e area metropolitana) in questo importante
regime speciale. Le province del Lazio devono avere la possibilità di
accedere a tutti i benefici economici conseguenti, ivi incluse le
agevolazioni fiscali per le quali la scorsa legge di bilancio ha stanziato
2,2 miliardi di euro per il 2025. Da tali meccanismi ad oggi sono
estromessi i territori di Latina, Frosinone, Rieti, storicamente
caratterizzati da tessuti industriali dinamici ma in grave sofferenza. Così
come la stessa provincia di Viterbo, che convive con analoghe problematiche
economiche, rischia di essere penalizzata dall’ingresso della confinante
Umbria nella Zes.
Sottolineo dunque che l’estensione della Zes ad aree dell’Italia centrale
potrebbe accentuare un divario inquietante con le nostre province laziali,
già alle prese con le gravi carenze infrastrutturali che le
contraddistinguono, oltre ai noti fattori di instabilità internazionale
come gli incombenti dazi commerciali, i quali colpiranno anche il
farmaceutico che rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia
regionale. Ma le nostre aziende potrebbero pagare lo scotto soprattutto in
termini di perdita di competitività con altre imprese operanti a pochi
chilometri di distanza. Basti pensare che ad oggi, circa il 47,4 per cento
delle autorizzazioni rilasciate in relazione alla Zes unica hanno
riguardato la regione Campania. Occorre quindi intervenire da subito con
iniziative di carattere normativo per salvaguardare la competitività e lo
sviluppo industriale delle province di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo,
geograficamente circondate da territori che possono beneficiare degli
strumenti previsti dalla Zes unica per il Mezzogiorno ma, a loro volta,
escluse da tali meccanismi e agevolazioni. Per raggiungere questo obiettivo
occorre andare oltre gli steccati ideologici, gli schieramenti politici e
le divisioni geografiche. Bisogna remare tutti dalla stessa parte per fare
gli interessi generali delle nostre comunità laziali”.