
(AGENPARL) – Fri 08 August 2025 Tragedia di Marcinelle, il sindaco e presidente Provincia Calamai ricorda il sacrificio del lavoro italiano nel mondo:«Il dramma di quei minatori è lo stesso dei morti sul lavoro dei nostri giorni. Basta sfruttamento e lavoro precario»
L’8 agosto del 1956 nella miniera belga di Marcinelle scoppiò un incendio che costò la vita a 136 operai italiani. Il sindaco Calamai ringrazia la Procura di Prato per l’impegno contro sfruttamento lavorativo. Calamai:«Noi impegnati per un lavoro giusto e sicuro per tutti»
Erano tutti migranti i 136 minatori italiani che 69 anni anni fa, l’8 agosto 1956, morirono nella miniera di Marcinelle in Belgio, a causa di un incendio. Una data impressa nella memoria collettiva e proprio oggi si celebra la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”. Una ricorrenza che il sindaco di Montemurlo e presidente della Provincia, Simone Calamai, ha voluto ricordare facendo appello, ancora una volta, ad un lavoro giusto e sicuro: «Il dramma dei quei 136 minatori italiani, morti in una miniera in Belgio, dov’erano andati per cercare di costruirsi un futuro migliore, non è diverso dallo stillicidio continuo di morti sul lavoro che siamo costretti a registrare ogni giorno, a distanza di 69 anni da quella tragedia, qui in Italia» Il sindaco ricorda solo gli ultimi nomi di un triste elenco, come Giulia Santoni, 23 anni, la giovane infermiera della provincia di Arezzo, impegnata in un trasferimento di un paziente da un ospedale all’altro in ambulanza, morta in un incidente sulla A1 o i due giovani operai egiziani, morti lunedì scorso, a causa delle esalazioni, in una vasca biologica nel veneziano, lavoravano senza contratto.
«La commemorazione di Marcinelle ci spinge, anche oggi, a chiedere con forza un lavoro giusto e sicuro. Un lavoro che sia sempre fonte di opportunità e promozione personale, di sviluppo e mai di morte, come afferma la nostra Costituzione all’articolo 1». Calamai ricorda poi l’importante lavoro svolto dalla Procura di Prato, guidata dal procuratore Luca Tescaroli, contro lo sfruttamento lavorativo, spesso legato a condizioni di lavoro inique e violazioni della normative in materia di sicurezza. «Garantire a tutti i cittadini migliori opportunità di lavoro e garanzie di sicurezza resta un obbiettivo irrinunciabile per noi istituzioni locali e ringrazio il procuratore Tescaroli per l’impegno profuso su questo fronte. – conclude Calamai- È inaccettabile che ci siano imprenditori che fanno profitti sulla pelle dei dei lavoratori più fragili, dei migranti, arrecando danno al tessuto produttivo sano del nostro distretto. Per questo continueremo a lavorare, attraverso le numerose operazioni della nostra polizia municipale, della provinciale e attraverso interventi interforze, affinché Montemurlo così come tutto il territorio provinciale, sia terra di diritti, lavoro e legalità»
Fabiana Masi
Ufficio stampa Comune di Montemurlo