
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 Vaccari (Pd), Mieli ricordi contiguità politiche degli stragisti neofascisti
“Paolo Mieli lo sa perché, a differenza di quelli fascisti, nessuno etichetta come ‘comunisti’ i reati dei terroristi di sinistra, come invece il direttore chiedeva l’altra sera a In Onda su La7? Per un motivo molto semplice. Perché di fronte alla nascita delle Brigate Rosse e ai loro vili e sanguinari attentati il Partito Comunista Italiano per primo contrastò con ogni mezzo, nelle istituzioni, nelle piazze e nelle fabbriche, quell’attività criminale, ergendo un muro ideale e democratico. E pagò anche un prezzo altissimo subendo l’assassinio dell’operaio e sindacalista Guido Rossa che seguendo le indicazioni denunciò le infiltrazioni brigatiste nella fabbrica in cui lavorava. Di contro le stragi neofasciste come rilevano anche le sentenze dei tribunali, ultima delle quali riferita alla strage della stazione di Bologna, dimostrano contiguità tra esponenti e formazioni politiche di destra, come il Movimento Sociale, con quella deriva eversiva. La storia ci parla di silenzi, omissioni, coperture. Semmai bisognerebbe domandarsi perché oggi vivono rigurgiti neofascisti nella società e nella politica”.
Così il segretario di presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Ecoreati, Stefano Vaccari.
Roma, 6 agosto 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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