
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 COMUNICATO STAMPA
6 agosto 2025
SCUOLA, CODACONS: SPESA PER LIBRI DI TESTO CRESCE DEL 13% IN 10 ANNI, MA
NUMERO STUDENTI SI RIDUCE DEL 7%
ANTITRUST CONFERMA NOSTRE DENUNCE: ANOMALO TASSO DI CAMBIO NEI TESTI
ADOTTATI DA DOCENTI (35%) E TROPPE NUOVE EDIZIONI SUL MERCATO (10% LANNO)
FLOP DELLE RIFORME SUI TETTI DI SPESA E DEL MERCATO DIGITALE DEI LIBRI
Nonostante la popolazione scolastica sia calata negli anni del 7%, la spesa
delle famiglie per lacquisto dei libri scolastici è cresciuta del 13% in
dieci anni, portando lesborso a una media di 580 euro lanno a studente per
le scuole medie e 1.250 euro annui per le superiori. Lo afferma il Codacons,
che rende noto il contenuto della relazione preliminare dellAntitrust
sulleditoria scolastica.
Il primo elemento che balza allocchio è landamento inversamente
proporzionale tra la spesa sostenuta dalle famiglie per lacquisto di libri
e la popolazione scolastica: nel 2024 il giro daffari delle vendite di
libri di testo è stato pari a circa 800 milioni di euro, con un incremento
complessivo in valore di circa il 13% nellarco di un decennio. Tuttavia tra
il 2019 e il 2024 si è registrata una diminuzione di quasi 600.000 studenti
pari al -7% analizza il Codacons A far impennare i costi in capo alle
famiglie le tante criticità che investono il settore delleditoria
scolastica. Ad esempio, rileva lAntitrust, il mercato risulta fortemente
concentrato, con i primi quattro gruppi (Mondadori, Zanichelli, Sanoma, La
Scuola) che coprono quasi l80% del mercato complessivo. Inoltre chi
sceglie il prodotto (docenti) non lo paga, mentre chi lo paga (famiglie) o
lo usa (studenti) non lo sceglie. Pesa poi lelevata incidenza delle nuove
adozioni da un ciclo allaltro, ossia i cambiamenti nei testi adottati dai
docenti, pari al 35% nelle scuole medie e addirittura al 40% alle superiori,
e lodioso fenomeno delle nuove edizioni e novità, cioè versioni rinnovate
di produzioni già esistenti o vere e proprie novità editoriali, che ogni
anno riguardano il 10% dei libri scolastici. Proprio su tale aspetto
lAntitrust conferma le tante denunce lanciate dal Codacons negli anni,
sostenendo che tali aspetti non solo riducono le possibilità di riutilizzo
di un testo scolastico, ma fa sorgere dubbi circa condotte opportunistiche
nella variazione di opere scolastiche attraverso nuove edizioni. Nella sua
vigente formulazione, lart. 25 del Codice AIE – con il suo generico
riferimento alle modifiche di contenuti che possono legittimare la
pubblicazione di una nuova edizione – lascia infatti grandi margini di
discrezionalità agli editori scrive lAutorità.
Le riforme fin qui adottate in tema di editoria scolastica, compresa
ladozione di libri digitali, si sono rivelate un flop denuncia il
Codacons Secondo lAntitrust infatti I tetti di spesa, previsti in
appositi atti ministeriali per limitare limpatto economico dei libri
scolastici, si sono rivelati inefficaci: i collegi-docenti sono chiamati a
rispettare tali tetti ma non sono presidiati da idonei strumenti di
controllo [
] Le iniziative di autodisciplina sin qui poste in essere
dallAIE in proposito non sono risultate né chiarificatrici né tantomeno
efficaci: lart. 25 del codice AIE, che dovrebbe definire quando unedizione
può dirsi nuova, risulta infatti vago e difficilmente verificabile, dal
momento che il requisito del 20% di variazione nei contenuti è
interpretabile in modo ampio e soggettivo, potendo comprendere anche le
modifiche grafiche [
] Il libro cartaceo continua a dominare le preferenze
dei docenti, mentre le adozioni di soli ebook restano marginali.
Lanalisi preliminare dellAntitrust aiuta a comprendere le cause della
stangata che ogni settembre attende gli italiani che hanno figli in età
scolastica commenta il Codacons Risultati che, purtroppo, confermano le
tante denunce lanciate dalla nostra associazione e rimaste finora
inascoltate.