
(AGENPARL) – Wed 30 July 2025 **Il Consiglio approva il Piano sanitario e sociale, la soddisfazione di
Giani, Bezzini e Spinelli**
Un approccio diverso per meglio rispondere a bisogni di salute dei
cittadini
/Scritto da Walter Fortini, mercoledì 30 luglio 2025 alle 18:07/
Via libera del Consiglio regionale al nuovo piano sanitario e sociale
integrato 2024-2026, importante strumento di programmazione per rispondere
alle sfide, sempre più complesse, che i sistemi di welfare si trovano ad
affrontare. L’aula l’ha licenziata con venticinque favorevoli, dodici
contrari e un astenuto.
Il piano era stato approvato in giunta a fine gennaio, dopo un vero e
proprio percorso partecipativo e di concertazione lanciato dagli assessori
Spinelli e Bezzini, soddisfatti del voto oggi in aula. Prima di arrivare
alla sua versione definitiva, il piano era stato presentato nelle tre aree
vaste della Toscana, a Firenze, Pisa e Siena, coinvolgendo i principali
portatori di interessi dei territori e raccogliendo contributi e
sollecitazioni. Era stato attivato anche uno spazio digitale che ha
consentito di raccogliere ulteriori apporti dai cittadini.
Sono sette gli obiettivi generali messi in fila dal piano: la promozione
delle salute e di corretti stili di vita in tutte le politiche, lo sviluppo
di un nuovo modello di assistenza territoriale, il rafforzamento
dell’integrazione sociale, socio-sanitraria e delle politiche di inclusione
per rispondere in maniera adeguata alle nuove forme di fragilità e ridurre
il più possibile le disuguaglianze, una maggiore integrazione tra rete
ospedaliera e servizi territoriale promuovendo la circolarità delle reti,
il garantire appropriatezza delle cure e governo della domanda per ridurre
le pressioni sul sistema sanitario pubblico, la trasformazione digitale del
sistema sanitario rafforzando l’ecosistema che già esiste, la transizione
ecologica e le politiche territoriali.
“Il piano – sottolinea il presidente Eugenio Giani, soddisfatto del via
libera del Consiglio regionale – si regge su pilastri che mirano a
ripensare i modelli organizzativi del sistema sanitario, sociosanitario e
sociale per realizzare una crescita che tenga conto della lotta alle
disuguaglianze, la garanzia di un futuro sostenibile dal punto di vista
sociale, economico e ambientale”.
“Con il voto favorevole del Consiglio regionale, il Piano sanitario e
sociale integrato della Regione Toscana è realtà – commenta l’assessore
al diritto alla salute, Simone Bezzini -. Ci accompagnerà nella
realizzazione del nuovo modello di assistenza territoriale: un piano
sviluppato tenendo conto dell’approccio “One Health”, che riconosce la
profonda interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, e propone
strategie capaci di affrontare in maniera integrata le sfide del futuro:
dai cambiamenti climatici alla diffusione di nuove patologie, dalla
prevenzione al benessere complessivo delle comunità”.
L’assessore ringrazia tutti coloro che hanno concorso all’obiettivo finale:
la direzione regionale sanità welfare e coesione sociale, il gruppo di
lavoro composto da Anci Toscana, l’Agenzia regionale sanità, l’Organismo
toscano per il governo clinico, il laboratorio Mes del Sant’Anna, ilsettore
programmazione della Direzione Bilancio per il lavoro di elaborazione e
stesura e il Consiglio regionale, “che ha arricchito il piano attraverso
un confronto serio e costruttivo, in aula e nei territori”. Al
ingraziamento si associa anche l’assessora alle politiche sociali, Serena
Spinelli. “È un risultato collettivo che ci consegna – evidenzia ancora
Bezzini – una strategia precisa in materia di tutela e promozione del
diritto alla salute e una visione chiara per il futuro del nostro sistema
di welfare: un sistema in cui la persona è al centro, i percorsi sempre
più coordinati e l’innovazione si coniuga con l’equità, senza lasciare
indietro nessuno”.
“Quello che proponiamo attraverso questo piano è un modello di sistema
socio sanitario, che rappresenta e prova ad interpretare quelli che sono i
cambiamenti demografici e sociali che le nostre comunità stanno
incrociando – sottolinea l’assessora alle politiche sociali, Serena
Spinelli -. All’ottica di un modello solo prestazionale noi rispondiamo con
la programmazione di percorsi condivisi. La frammentazione del sistema
fiscale e il definanziamento di fatto del findo sanitario nazionale
spingono verso una sanità privata: il nostro modello è una sanità
pubblica ad accesso universalistico, dove la responsabilità della cura
delle persone, dei loro bisogni di cura e protezione, è una
responsabilità collettiva e delle istituzioni e che comporta una presa in
carico pubblica, con servizi di prossimità e percorsi personalizzati, in
alleanza con il terzo settore da coinvolgere sempre di più attraverso la
coprogrammazione. Una programmazione condivisa, un sistema sanitario capace
di rispondere ai bisogni di una popolazione che invecchia, della cronicità
e della non autosufficienza, così come delle persone con disabilità, che
non ci chiedono solo assistenza ma diritti e opportunità di
autodeterminazione”.