
(AGENPARL) – Mon 28 July 2025 *Cnpr forum: “Allarme povertà, tutelare i minori la priorità”*
*Zambito (PD): “Crescente il rischio di esclusione sociale”*
*Sala (FI): “Manovre ‘ad hoc’ per cambiare tendenza”*
*Del Barba (IV): “Occorre investire sulle famiglie”*
*Cavandoli (Lega): “Azioni mirate del governo con sostegno diretto”*
“I dati Istat sulla povertà in Italia evidenziano un peggioramento costante
e un forte rischio di esclusione sociale, soprattutto in alcune aree del
Paese. Si chiede un intervento urgente di Stato e istituzioni locali per
rafforzare le misure di protezione sociale, sostenere le famiglie a basso
reddito e reintrodurre il reddito di cittadinanza con correttivi. Tra le
proposte avanzate figurano l’introduzione del salario minimo, il contrasto
al lavoro povero e maggiori investimenti nella scuola per garantire pari
opportunità e riattivare l’ascensore sociale”. Lo ha dichiarato *Ylenia
Zambito *(Pd), segretario della Commissione Affari sociali e lavoro del
Senato nel corso del Cnpr forum “Bambini a rischio come rispondere
all’allarme povertà”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e
degli esperti contabili, presieduta da *Luigi Pagliuca*.
“La priorità è individuare strumenti efficaci per invertire l’attuale
tendenza – *Fabrizio Sala*, deputato di Forza Italia in Commissione Finanze
a Montecitorio -, puntando sul benessere collettivo e sullo sviluppo
economico e sociale. Occorrono misure per incentivare le nascite e
contrastare l’invecchiamento della popolazione, rafforzando al contempo
l’assistenza dei Comuni e controllando la qualità degli investimenti.
Fondamentale promuovere una cultura dell’inclusione e creare condizioni che
favoriscano l’indipendenza economica dei cittadini”.
Definisce preoccupanti i numeri forniti dall’Istat *Mauro Del Barba *(IV),
segretario della Commissione Finanze della Camera: “I dati Istat sulla
povertà minorile, con il 29,6% dei minori a rischio, sono definiti
allarmanti e riflettono anche l’indebolimento del ceto medio, storicamente
motore dell’ascensore sociale. Si sottolinea la necessità di investimenti
strutturali e continuativi in educazione e sostegno alle famiglie,
superando misure temporanee come i decreti-legge”.
Riconosce il buon lavoro del governo *Laura Cavandoli*, deputata della Lega
in Commissione Finanze: “La crisi legata alla povertà educativa e
all’inverno demografico richiede interventi mirati. Il Governo ha destinato
oltre 300 milioni di euro per cinque anni, puntando su enti locali e Terzo
Settore per valorizzare le buone pratiche e fornire supporto concreto alle
famiglie. Dopo la pandemia e la gestione del Reddito di cittadinanza,
l’attuale esecutivo ha scelto di superare l’assistenzialismo e concentrare
i fondi su misure di sostegno diretto”.
Nel corso dei lavori, moderati da *Anna Maria Belforte*, il punto di vista
dei professionisti è stato espresso da *Sabatino Broccolini,*
commercialista e revisore legale dell’Odcec di Teramo: “L’Istat ha lanciato
un allarme sul futuro del Paese. Un bambino su tre è a rischio povertà o
esclusione sociale. Numeri che non possiamo in alcun modo consentirci.
Investire sul capitale umano significa combattere le diseguaglianze e
offrire a tutti opportunità di studio, crescita e formazione adeguati ad
affrontare le sfide del mercato del lavoro. In particolar modo il Sud e le
isole vedono dati allarmanti con mancanza di reti per l’infanzia e le
famiglie fondamentali”
Le conclusioni sono state affidate a *Paolo Longoni*, consigliere
dell’Istituto nazionale esperti contabili: “L’inclusione implica
l’abbattimento delle barriere economiche, culturali ed etniche che
impediscono a persone e gruppi di sentirsi pienamente accettati e
valorizzati nella società. Diversa dall’integrazione, che richiede
l’adattamento ai modelli culturali esistenti, l’inclusione comporta invece
un’apertura della società stessa verso chi ha origini o culture
differenti”.
da sinistra in senso orario Ylenia Zambito, Fabrizio Sala e Laura Cavandoli
e Mauro Del Barba)