
(AGENPARL) – Thu 24 July 2025 Trasmettiamo per conto di Lyria un comunicato dell’azienda.
Un cordiale saluto.
*COMUNICATO STAMPA DEL 24 LUGLIO 2025*
*I valori di Lyria: la parità di genere e le certificazioni ambientali per
un tessile responsabile, inclusivo e innovativo*
L’ultima ad arrivare fra le tante certificazioni di Lyria è quella della
Parità di genere: un risultato lusinghiero, non comune nel manifatturiero,
che l’impresa tessile pratese ha fortemente voluto per dare ulteriore
espressione ai propri valori. La visione aziendale è all’insegna della
responsabilità: verso le persone, da chi lavora in Lyria e nella sua
filiera ai consumatori; verso l’ambiente; verso il proprio sistema di
relazioni commerciali e tutti gli stakeholder.
Il recente conseguimento della certificazione di Parità di genere,
realizzato attraverso l’organismo accreditato IBC-Italy Bureau Of
Certification, è stato per Lyria l’occasione per fare il punto del
percorso che l’azienda si è data per rendere visibile il proprio impegno.
La serata di ieri al Museo del Tessuto di Prato – prestigiosa istituzione
di cui Lyria è uno dei sostenitori – aveva un duplice scopo: interno, per
condividere con i propri dipendenti gli obiettivi raggiunti e promuoverne
la diffusione, ed esterno, per coinvolgere i molti interlocutori
dell’azienda a livello di territorio e di rete di relazioni business e
istituzionali.
“Ci sentiamo da sempre un’azienda che vuole e sa andare al di là della sua
stessa mission – commenta *Riccardo Bruni*, fondatore e presidente del
consiglio di amministrazione di Lyria -. Ma del resto tutto ciò che
un’impresa fa concorre a delinearne il profilo e a trasferire nei suoi
prodotti la sua visione e i suoi valori. Sentivamo che la certificazione
della Parità di genere era un tassello importante che mancava per dare
un’immagine compiuta di ciò che siamo e in particolare della convinzione
profonda che la differenza di genere sia un’opportunità e un arricchimento.
Così abbiamo voluto aggiungere anche questa alle altre importanti
certificazioni che abbiamo e che vogliono essere in primo luogo uno
strumento di comunicazione, un modo per manifestare in maniera chiara e
formalizzata ciò che siamo nella sostanza: un’impresa moderna e aperta,
attenta a riconoscere pari opportunità a tutti, a riconoscere i meriti e a
valorizzare i talenti.”
La certificazione della Parità di genere viene attribuita su base
volontaria in coerenza con le norme UNI/PdR 125. Gli indicatori che vengono
valutati riguardano l’inclusività dei valori aziendali, il modello di
governance e di gestione delle risorse umane, l’equità retributiva, le
condizioni per sviluppare i talenti e per conciliare al meglio lavoro e
vita privata. Il Comitato Guida che si è costituito in Lyria ha lo scopo di
redigere il piano strategico per definire obiettivi e stabilire percorsi di
attuazione. Nel caso di Lyria sono punti di forza la presenza femminile,
con importanti incarichi, nel consiglio di amministrazione e alcune
iniziative che coinvolgono i collaboratori: orari agevolati per chi ha
figli piccoli, un sistema di survey per monitorare il clima aziendale e,
nell’ambito delle attività del Comitato Guida, la raccolta di segnalazioni
per migliorare le modalità operative orientandole nel senso della parità.
E’ inoltre parte integrante delle politiche di parità di genere il
contrasto alle molestie e al mobbing.
“Differenza di genere significa in primo luogo complementarietà –
aggiunge *Cristina
Catani*, Chief Financial Officer e membro del Consiglio di amministrazione
di Lyria -. E quindi un ventaglio più ampio e diversificato di idee, di
approcci e di talenti. Tutti elementi preziosi per un’azienda, tanto più in
un settore come il nostro in cui sono essenziali la creatività e la
capacità di muoversi su tanti piani diversi. La certificazione di Parità di
genere si pone sulla stessa linea delle altre certificazioni che Lyria ha
ottenuto nel tempo e che sono garanzia di impegno reale: per l’uso di fibre
riciclate, per la tracciabilità nella filiera della lana e di altre fibre
ai fini dell’attestazione del benessere animale, per l’uso di fibre
organiche e provenienti da foreste correttamente gestite, per la
tracciabilità del lino europeo. Stiamo portando avanti anche il protocollo
Four Sustainability e Chemical Management per la gestione sicura delle
sostanze chimiche. Trasparenza, sostenibilità, responsabilità: sono questi
i pilastri su cui si muove la nostra azienda. Ci sentiamo in sintonia con
un mercato che chiede tracciabilità, uso di sostanze chimiche sostenibili,
decarbonizzazione, circolarità, attenzione alla filiera.”
Lyria crede anche, profondamente, nei giovani come motore del cambiamento e
nella cultura come pilastro dell’economia e della vita della comunità. Nel
2024 ha accolto nella sua Academy studenti universitari di vari Paesi;
quest’anno ha attivato progetti formativi con il Politecnico di Milano e la
Prince Sultan University di Riyadh, coinvolgendo 20 studenti nella
realizzazione di oggetti di interior design. I giovani utilizzano i
leftover tessili di Lyria e si cimentano nella valutazione dell’impatto
ambientale dei prodotti attraverso la metodologia dell’LCA-Life Cycle
Assessment. L’azienda accoglie inoltre studenti dell’Accademia del Costume
e della Moda di Roma per progetti indipendenti di classificazione dei
tessuti.
“È così che immaginiamo il futuro della moda: nelle mani e nelle idee delle
nuove generazioni”, conclude *Riccardo Bruni*.
Cristina Catani ha moderato, nella serata al Museo del Tessuto, una tavola
rotonda alla quale hanno partecipato, oltre allo stesso *Riccardo
Bruni*, *Francesca
Rulli *e *Lucia Ballerini* di Process Factory, *Cristiano Ferrini *e *Paola
Cencetti* di Banca Intesa, *Cristian Bussu* di Ixnea e *Rossella Micheli*
della Camera di Commercio Pistoia-Prato.
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*Con sede nella città di Prato, cuore dell’industria tessile
italiana, Lyria produce tessuti per arredamento e abbigliamento originali e
senza tempo, diversi da qualsiasi altro brand. L’azienda prende il nome da
una rara conchiglia dall’elegante spirale, che simboleggia la libertà
dell’oceano, un regno sconfinato in cui sognare ed esplorare. *
*Il fondatore Riccardo Bruni è un “textile designer” e fonde tradizione,
sperimentazione ed emozione per creare materiali dal carattere
assolutamente unico. *
*Riccardo Bruni si ispira all’estetica wabi-sabi, la filosofia giapponese
che vede la bellezza nell’imperfezione. Wabi-sabi è l’apprezzamento della
transitorietà del mondo naturale e l’attrazione malinconica per
l’impermanenza delle cose. Apprezza la semplicità. Valorizza il
deterioramento come manifestazione fisica del passare del tempo, un
promemoria per ricordarci che siamo tutti transitori su questo pianeta e
dobbiamo accettare il ciclo naturale di crescita, morte e decadimento.*
*Lyria lavora con i più importanti designer e case di moda in Europa, negli
Stati Uniti e in Asia.*
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Allegata una foto del talk svoltosi nella serata: da sinistra a
destra, *Cristina
Catani*, Chief Financial Officer e membro del Consiglio di amministrazione
di Lyria; *Lucia Ballerini*, Reporting Senior Specialist di Process
Factory; *Riccardo Bruni*, fondatore e presidente del consiglio di
amministrazione di Lyria.
Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi
allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate
esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati.
La diffusione,
distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da
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soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai
sensi dell’art. 616
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